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Come noto, l’inflazione è il tasso di crescita dei prezzi.

Sono auspicabili livelli contenuti che descrivono un’economia in crescita controllata; l’obiettivo delle Banche Centrali dei paesi sviluppati è il 2%.

L’inflazione rappresenta un guadagno aggiuntivo per le attività.

Nel caso di calo dei prezzi (deflazione), invece, le aziende subiscono una perdita e tendono a rallentare la produzione nell’attesa di tempi migliori.

D’altro canto, un rialzo esagerato dell’inflazione, se spinto dall’aumento delle materie prime e non da un eccesso di domanda, impedisce alle attività (dal piccolo bar alla grande impresa) di riversare completamente il costo sui clienti.

Un rialzo eccessivo dei prezzi al consumatore, infatti, spingerebbe a un calo della domanda (un caffè in meno, meno uscite infrasettimanali, vacanze più brevi, ecc.).

In periodi come l’attuale, infatti, oltre a quello delle aziende, anche il bilancio familiare subisce il forte rincaro delle bollette.

Rincaro che erode significativamente la capacità di risparmio e di consumo, causando un significativo calo della domanda a discapito della già complicata situazione delle aziende costrette, in alcuni casi, a licenziare parte del personale, mettendo quindi ulteriore pressione alle famiglie.

In altre parole, si innesca un circolo vizioso assai pericoloso, tipico della stagflazione.

Come al solito, non potendo intervenire sui costi, le Banche Centrali stanno agendo sulla domanda attraverso una politica restrittiva che, però, è causa di recessione.

Considerando gli elevati livelli dell’inflazione sarà necessaria una forte recessione per ridimensionare i prezzi; in caso contrario dovremmo abituarci a uno stile di vita diverso (minori consumi) che, come detto, si ripercuote sull’economia.

Il ricorso a maggior debito potrebbe compensare il rincaro delle bollette e mantenere inalterato il tenore di vita delle famiglie, ma fasi come l’attuale, in cui peraltro la leva privata è presso i massimi storici, sono invece caratterizzate da una stretta creditizia.

In buona sostanza, ovunque la si guardi, la situazione non è bella.

Riccardo Fracasso

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