From the monthly archives: Ottobre 2011
Vi chiedo di seguirmi perchè avrò bisogno di molta attenzione da parte vostra.
Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso a 16.654 punti, registrando un -1,78%.
Settimanalmente il Ftse Mib ha invece guadagnato il 3,34%.
Ultime sedute:
Sarebbe troppo facile affermare che dopo la reazione a caldo di ieri al vertice UE, oggi abbiamo assistito alla reazione a freddo, quella più razionale.
E’ ancora troppo presto, anche perchè un -1,78% dopo un +5,49% è una correzione assolutamente normale.
Vediamo però se tale calo ha portato o meno delle novità dal punto di vista tecnico.
Innanzitutto, con la chiusura settimanale l’indice si è riportato a ridosso della soglia a 16.639.
In sintesi, seppur ieri ed in gran parte della seduta odierna il Ftse Mib si sia mosso al di sopra di tale area, a livello settimanale non ne è stato confermato il superamento.
Ne consegue che se l’indice dovesse calare ulteriormente, lo sforamento che abbiamo assistito nelle ultime due giornate andrebbe considerato come una falsa rottura.
Ora, passiamo temporaneamente al grafico ad un anno:
Ultime sedute:
Come si può osservare, anche in tal caso non v’è conferma settimanale della rottura di una resistenza (in questo caso parliamo della trendline decrescente (linea rossa)).
Per cui, se da un lato rimane attivo il supporto (linea verde) che ha accompagnato il recupero in atto (elemento positivo), dall’altro l’indice è tornato all’interno di un canale ribassista (evento negativo).
In sintesi, al momento, il movimento rialzista dell’ultimo mese, nonostante le notevoli dimensioni, va ancora considerato come un semplice rimbalzo all’interno di un canale di ribassista.
Se poi cambierà lo scenario, faremo altri ragionamenti.
Adesso vi invito a riportare la vostra attenzione al secondo grafico che ho postato (per intenderci quello in cui è evidenziato il gap).
Ieri ho sottolineato la formazione di un gap up, la cui chiusura sarebbe possibile solo nel caso di un calo almeno fino a 16.372 punti.
In passato s’è detto come spesso tali ‘buchi’ trattengano il mercato e lo riportano verso sè.
In sintesi, il gap potrebbe frenare gli acquirenti.
La presenza di ipercomprato (vedi Detrended primo grafico), seppur in calo, favorisce tale ipotesi.
Nell’eventuale momento in cui si chiudesse il gap, si vedrà se gli acquirenti avranno ancora la forza per prevalere sui venditori.
Sempre guardando il secondo grafico, rivolgete l’attenzione alle ultime due candele.
Non vi sembrano simili alle seguenti?
Bene, quello appena riportato è un esempio scolastico di una dark cloud cover (dall’inglese ‘nube scura’), una formazione di inversione ribassista.
E’ una configurazione molto attendibile anche se necessita di conferme nella seduta successiva.
Sia chiaro che stiamo parlando solo di una formazione che si è verificata a livello giornaliero (sarebbe molto più importante se fosse composta da due candele settimanali, o persino mensili), ma considerata l’importanza del momento, l’averla evidenziata ci permette di capire che, nel caso in cui trovasse conferma nella seduta successiva, dovremo assistere ad alcune sedute di calo con le quali l’indice si porterebbe a debita distanza delle due resistenze citate (16.639 e trendline rossa dell’ampio canale ribassista riportato nel terzo grafico).
E’ uno scenario che deve trovare conferme, ma la seduta di oggi, dal punto di vista tecnico, ha sicuramente portato qualche preoccupazione per i rialzisti.
Riccardo Fracasso
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