From the monthly archives: Ottobre 2011

Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

L’indice americano ha chiuso a 1.284 punti registrando un +3,43%.

Ultime sedute:

 
 
Il gran balzo ha permesso allo S&P; 500 di superare in un sol colpo sia la resistenza a 1.258 punti che la media mobile a 200 giorni (linea viola).
E’ senza dubbio il secondo dei due eventi a dover preoccupare più di tutti i ribassisti.
 
E’ pur vero che il superamento della media mobile, per il momento, non è stato così netto per poter parlare ufficialmente di rottura.
Inoltre l’indice, compiendo l’impresa, ha provocato un forte innalzamento del Detrended, il che significa forte ipercomprato.
Tutto ciò però nulla toglie all’importanza del superamento della media mobile.
 
Nel frattempo emergono precisazioni in merito a quanto deciso a Bruxelles.
Sembra certo che l’allargamento del Fondo Salva Euro non sarà utilizzato per ricapitalizzare le banche (ipotesi che aveva contribuito a favorire il recupero dell’ultimo mese).
Gli istituti, infatti, per coprire i danni che provocheranno le svalutazioni dei crediti nei confronti della Grecia dovranno trovare da soli il modo di raccogliere liquidità.
Al via quindi aumenti di capitale o emissioni obbligazionarie.
Nel primo caso cresce il numero di azioni presenti sul mercato e tutti sanno che solitamente l’aumento dell’offerta di un bene ne causa un deprezzamento.
Nel secondo caso, invece, le emissioni obbligazionarie ne aumentano il debito.
In sintesi, la reazione a caldo dei titoli bancari è indiscutibilmente positiva, ma le motivazioni non hanno basi così solide come possa sembrare.
 
L’analisi fondamentale assume grande importanza per un cassettista ma ne perde via via che si riduce l’orizzonte temporale.
Nel breve, infatti, l’analisi fondamentale non sempre riesce a dare spiegazioni convincenti al livello di certi prezzi (per es. le quotazioni dei titoli tecnologi nel 2000 o, aggiungerei anche, la salita attuale del settore bancario), ma nel lungo termine il mercato tende ad allinearsi con i fondamentali.
Tutto ciò, comunque, nulla toglie al fatto che i mercati stiano evidentemente salendo.
 
 
Per impegni di lavoro, con ogni probabilità il consueto articolo dedicato al Ftse Mib verrà postato in ritardo o potrebbe anche slittare al finesettimana.
 

Riccardo Fracasso

 
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