In seguito è sceso, arrestando il proprio calo ancora una volta in coincidenza proprio dell’area 1.220-1.231, per poi rimbalzare .
Quest’ultimo movimento è classificabile come un pull back, col quale lo S&P; ha prima rotto una resistenza, poi è sceso per testare tale soglia e riconoscerla come nuovo supporto, ed infine è ripartito.
E’ sicuramente un elemento molto positivo.
Tuttavia, c’è un ostacolo importante da superare perchè il quadro possa diventar ancor più limpido: la media mobile a 200 giorni, che attualmente transita a 1.273 punti.
Fino a che non riuscirà l’impresa, resterà sempre la preoccupazione e la possibilità, peraltro molto concreta, che anche per l’indice americano le cose possano volgere improvvisamente al peggio.
In tal caso i venditori potrebbero comparire tutti insieme, e provocare un bagno di sangue.
Ad ogni modo, se per salire occorre rompere la media mobile a 200 giorni, è altrettanto vero che per scendere è necessario perforare l’area 1.220-1231 punti.
In sintesi, la partita si sta giocando in soli 50-60 punti o, meglio, qualcosa di più, visto che le rotture devono esser convinte e non semplici sforamenti, per non rischiare di esser traditi da falsi segnali.
Archivi
Ultimi Articoli
- Dollaro: aggiornamento
- Trump vince le elezioni
- Avena: analisi grafica
- Ftse Mib: analisi grafica
- Check up: nuova pubblicazione
- S&P 500: analisi grafica
- Cina: una settimana importante
- FED: ecco il primo taglio
- Oro: analisi grafica
- BTP: aggiornamento grafico
- S&P 500: analisi grafica
- Euro/dollaro: aggiornamento
- Check up: nuova pubblicazione
- VIX: analisi grafica
- Mercati: qualche conferma, attendendone altre