Ieri sera è arrivato il via libera per i prestiti bilaterali al Fondo Monetario Internazionale.
L’importo ammonta a 150 miliardi.
Inizialmente la cifra doveva essere di 200 miliardi grazie all’apporto di 50 miliardi da parte di Paesi dell’Unione Europea non facenti parte dell’Area Euro, principalmente dalla Gran Bretagna (30 miliardi) che ha dichiarato che deciderà ad inizio del prossimo anno la misura con la quale parteciperà.
La Germania contribuirà con 41,5 miliardi, la Francia con 31,4 e la nostra Italia con 23,48.
 
In sintesi, l’Italia verserà del denaro al FMI perchè questo, nel caso di necessità, acquisti titoli di stato emessi da Paesi, come il nostro, che si trovano in difficoltà.
Un pò contorto, ma così è.
Si conferma ciò che vado dicendo ormai da mesi: i soldi, quando non si stampano, non nascono dal nulla, e da qualche parte li si devono prendere.
In tal caso provengono proprio dalla stessa Area Euro che è quella colpita dalla crisi.
 
Inoltre, stiamo parlando di 150 miliardi di euro, e giusto sabato abbiamo visto che per la sola Italia e per i soli 5 mesi da dicembre 2011 ad aprile 2012 saranno collocati (in realtà alcune aste hanno già avuto luogo)  ben 179,9 miliardi di euro. 
Per quanto il FMI debba ‘solo’ sostenere i titoli di stato e non certo comprarli tutti, 150 mliardi appaiono davvero pochi, soprattutto se si considera che Mario Draghi ha recentemente (8 dicembre) affermato che la BCE non acquisterà sul mercato secondario altri bond degli Stati in difficoltà.
 
 
Riccardo Fracasso
 
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