Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

L’indice americano ha chiuso a 1.244 punti, registrando un +0,19%.

Singola seduta:

La linea rossa, come sempre, rappresenta la parità.
Ciò premesso, si può notare che lo S&P; nella prima parte della seduta è sceso fino a toccare un minimo a 1.229 punti, registrando un -1,15%.
A quel punto ha iniziato a salire in modo costante chiudendo con leggero rialzo una giornata in cui s’era mosso per la quasi totalità in terreno negativo (le quotazioni infatti, a parte l’ultima mezzora, sono sempre sotto la linea rossa).
Il recupero è sicuramente un fattore positivo, e la chiusura sui massimi ne rende probabili ulteriori oggi.
 

Ultime sedute:

Dall’ultima candela si può notare che il minimo segnato oggi è proprio a ridosso della 25+5, la quale dimostra la sua validità.
In buona sostanza, il trend di lungo termine, invertito al rialzo ieri, conferma la sua nuova impostazione.
 
La 7+5 è stata sforata, ma di troppo poco per potersi definire sin d’ora superata ed invertita anch’essa al rialzo.
 
E’ evidente che il quadro tecnico generale dello S&P; sia sicuramente migliore del nostro (Ftse Mib) ma fino a che l’indice americano non romperà in modo convinto la media mobile a 200 giorni, non si potrà essere realmente positivi.
D’altro canto la perforazione della trendline di minimi crescenti (retta verde) fornirebbe un chiaro segnale ribassista.
Troppo rischioso anticipare gli eventi in un senso o nell’altro.
 

Riccardo Fracasso

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