From the daily archives: sabato, Dicembre 7, 2013

Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 1.805 punti, registrando un +1,12%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -0,04%.

Grafico:

SPIl forte recupero manifestatosi proprio nell’ultima seduta della settimana (la più importante) rende probabili nuovi allunghi nella prossima.

Ora, però, andiamo ad osservare il quadro di lungo termine attraverso il seguente grafico di lungo termine (base mensile):

SP2Come più volte evidenziato nelle ultime settimane, se da una parte questo grafico illustra un’indubbia impostazione di lungo termine rialzista (minimi e massimi crescenti) dello S&P 500, dall’altra ci mostra anche che l’indice americano ha corso tantissimo (+171% dai minimi) ed è giunto ad un’area critica.

Personalmente ritengo che questo sia un mercato dove c’è davvero poco valore.

Consapevole che un movimento spesso dura molto più a lungo di quanto si creda e si sia disposti ad accettare, però, è inutile andargli contro a meno della formazione di qualche figura di inversione ribassista.

Vanno inoltre evidenziati alcuni importanti aspetti:

  • la curva dei rendimenti è impennata e rappresenta quindi un contesto favorevole al mercato azionario;
  • il mercato immobiliare (che spesso ha anticipato o ha coinciso con le inversioni del mercato azionario) è ben distante dal segnalare svolte ribassiste;
  • il margin debt ed il net margin ai massimi assoluti rappresentano una situazione di forte eccesso, ma fino a che gli investitori continueranno a ricorrere alla leva per investire, il mercato non potrà certo invertire.

Considerando quanto finora scritto, lo S&P 500, seppur impostato al rialzo, ha raggiunto da settimane un’area critica che consiglia prudenza.

Gli elementi anticipatori (curva dei rendimenti e mercato immobiliare), però, non ci segnalano una situazione di rischio inversione.

Combinando le considerazioni:

  • per quanto sia possibile che una correzione possa avvenire in ogni momento (l’occasione potrebbe essere l’ulteriore avvalorarsi del tapering o persino il suo annuncio), appare eccessivamente rischioso andare contro il mercato (operazioni short);
  • un’eventuale correzione andrebbe letta come occasione di acquisto.

Personalmente, a meno di improbabili ritracciamenti profondissimi, ritengo finanziariamente preferibile ricercare ed attendere l’eventuale raggiungimento di importanti punti di ingresso  di altri mercati che, come il nostro, essendo rimasti molto indietro, presentano un potenziale rendimento molto più consistente.

Riccardo Fracasso

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