Fiat: il trionfo del money management
Considerata l’assenza di novità degne di nota in merito allo S&P 500, preferisco approfondire il tema del money management sempre servendomi di Fiat.
Mi preme innanzitutto ribadire ancora una volta che tutti i contenuti del blog rappresentano un servizio di analisi e non di consulenza.
In altre parole, le informazioni pubblicate costituiscono un supporto ma non devono essere considerate sollecitazione al risparmio né raccomandazioni personalizzate.
Era il 4 gennaio quando si scriveva:
“Ricapitolando, quindi, abbiamo:
-
fortissimo eccesso di ipercomprato;
- gap up;
- Harami Bearish;
- prezzi a contatto con la trendline di massimi decrescenti.
La borsa è affascinante proprio perché non offre alcuna certezza e spesso capita ciò che si ritiene improbabile, ma sono davvero numerosi gli elementi che suggeriscono un calo per Fiat.
Per di più, un’eventuale operazione short su questi livelli darebbe la possibilità di impostare uno stop loss appena sopra la trendline superiore, quindi poco oneroso.”.
Secondo il mio parere, quando dietro ad un’operazione sussistono così tanti elementi che la suggeriscano, indipendentemente dall’esito, essa va considerata un’operazione corretta.
D’altro canto va però detto che non sempre un’operazione corretta si rivela una operazione vincente.
E’ il caso in questione, in cui lo stop che si era ipotizzato è evidentemente scattato.
S’era ipotizzato un ingresso short a 6,795, uno stop del 2% a 6,93 ed un target in area 6,2855.
Oggi Fiat vale 7,44 euro.
Ora inizia la parte dedicata al money management con la quale evidenzierò due importanti aspetti.
Innanzitutto, ancora una volta è dimostrata l’utilità dello stop loss.
Se persino un’operazione giustificata da numerosi elementi tecnici non si conclude con successo, allora significa che l’uso dello stop loss è realmente imprescindibile.
In secondo luogo, s’era spiegata una strategia di money management attraverso la quale “all’eventuale raggiungimento del primo ostacolo (purchè lo stesso disti dal prezzo di acquisto almeno in misura pari alla percentuale di stop loss) si liquida metà delle posizioni.”.
Ora una parziale aggiunta di quanto scritto: per maggiore sicurezza è possibile liquidare metà delle posizioni anche al solo raggiungimento di un prezzo in grado di coprire lo stop loss.
Ad ogni modo, anche nel caso specifico, una strategia simile di money management avrebbe consentito di chiudere un’operazione non riuscita, senza alcuna perdita.
Insisto sul punto che senza una valida gestione del portafoglio (money management), anche un sistema molto buono risulta perdente.
Alcuni investitori solitamente quando dopo svariate operazioni ben riuscite subiscono forti perdite a causa di una sola operazione mal gestita, commettono l’errore di mettere in discussione il proprio sistema di analisi.
Se il 60% (ma anche meno) delle operazioni che vi consiglia il vostro sistema raggiunge il target, il sistema è valido.
Giusto volerlo perfezionare ma, ripeto, il vostro sistema è buono.
Ma se con un sistema simile il risultato complessivo di tutte le operazioni è negativo è la gestione del portafoglio che va messo in discussione.
Solo un sistema di segnali infallibile non necessita dell’osservanza di alcuna regola di money management … purtroppo che non esistono sistemi infallibili.
Riccardo Fracasso
14 Responses to Fiat: il trionfo del money management
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Ciao Riccardo, leggo sempre con interesse il tuo sito, ma c’è una cosa che non capisco.
Io sono entrato su Fiat long pochi giorni fa proprio leggendo il tuo articolo.
Non vedevo alcun motivo per entrare short.
Le ultime barre verdi sono belle piene, con chiusure sui massimi e per come la vedo io significa forza.
Ma non è questo che mi interessa.
Io vorrei capire perchè la maggior parte delle volte proponi operazioni contro trend.
So benissimo che se uno ragiona sulle quotazioni quelle attuali non hanno senso, ma se uno segue l’AT dovrebbe agire in favore del trend per come la vedo io, perchè è il modo di operare meno rischioso e con il quale ci si fa meno male.
Nell’esempio su fiat mi sono messo lo SL a 7,15 e vedo che succede, non me la sentirei di shortare e nemmeno di vendere ora.
Se sale e il trend è ben impostato per quali motivi bisognerebbe vendere?
Buongiorno Massimo e grazie per il tuo interesse.
Innanzitutto va precisato che io ho evidenziato una situazione di probabile correzione il 4 gennaio, mentre le candele ‘piene’ cui tu fai riferimento si sono formate in seguito.
Hai scritto ‘Non vedevo alcun motivo per entrare short’ e ‘Se sale e il trend è ben impostato per quali motivi bisognerebbe vendere?’
Il 4 gennaio, quando ho pubblicato l’analisi, la situazione tecnica presentava i seguenti elementi:
•fortissimo eccesso di ipercomprato;
•gap up;
•Harami Bearish;
•prezzi a contatto con la trendline di massimi decrescenti.
In buona sostanza, motivi per entrare short ce n’erano parecchi ed il trend non era così ben impostato, o perlomeno necessitava una correzione.
Infatti, tutti questi elementi indicavano la stessa direzione, quella ribassista.
Quando tanti elementi indicano la stessa direzione solitamente l’indicazione è valida, anche se purtroppo, come s’è visto, nell’analisi tecnica non v’è certezza (è per questo che è importante il money management).
Quella è un’analisi che rifarei perché correttamente elaborata.
In quel contesto, a mio avviso, era più rischiosa (e meno giustificata) un’operazione long che una short.
Poi può andar bene, per carità, ma anche sorpassare in curva può andar bene.
In una situazione simile sul nikkey (http://finanzaedintorni.info/2013/05/20/nikkey-analisi-della-salita/), a dispetto di candele mensili con chiusure sui massimi e quando il rialzo sembrava non aver fine, furono proprio elementi che suggerivano allerta che mi portarono ad indicare il giusto target per l’inizio di una correzione.
Per quanto riguarda il metodo di ‘investire a favore di trend’ condivido appieno quanto affermi, ossia che è il metodo meno rischioso col quale operare.
Personalmente a volte vedo occasioni a favore di trend (trend following) ed a volte contro il trend (contrarian).
Tra le due, reputo meno rischiose e più efficaci quelle a favore di trend, per cui ripeto, condivido il tuo pensiero.
Vanno comunque fatte alcune precisazioni:
1 – Innanzitutto un conto è investire a favore di trend sfruttando una correzione, un altro è farlo salendo sul treno in corsa (in tal caso il rischio è alto);
2 – Magari può essere sfuggito, ma per il Ftse Mib in più occasioni ho puntualizzato che eventuali correzioni fossero da considerare come occasioni di acquisto. In altre parole, indicavo punti di possibile correzione dai quali ritenevo possibile partire un calo (che qualcuno poteva sfruttare in ottica speculativa), ma l’obiettivo principale era quello di entrare long a calo avvenuto. Tant’è che in seconda battuta indicavo anche un possibile target della correzione.
Mi auguro di aver chiarito i dubbi, altrimenti scrivimi tranquillamente.
Nel frattempo, ti saluto.
Riccardo
Ciao Riccardo,
hai chiarito il dubbio.
Io sono entrato long su fiat in data 14 Gennaio.
Ho detto della tua analisi perchè trovavo troppo scontata una discesa e la chiusura del gap che infatti non è avvenuta.
Se guardi quelle candele sono andati a prendere gli stop dei long cha avevano messo lo stop profit e degli short.
Dato che l’investitore in genere non entra long in questi casi perchè troppo rischioso io ho pensato che il mercato voleva lasciare a piedi tutti e partire.
Questa era la mia visione sul titolo che per fortuna è stata confermata e vedo che sta proseguendo in quest’ottica.
Io in genere entro alle rotture dei supporti o resistenze in direzione del trend.
Ho visto che è il modo di farsi meno male.
Per esempio venerdì era da entrare su esprinet al superamento di 6,055 ma mi è sfuggita. Pure oggi va alla grande.
Questo è il tipo di operatività che prediligo io.
Ovvio, ognuno ha il suo metodo e io ti ho detto questo solo per farti capire come opero in genere.
Certo, l’ingresso a favore del trend è un metodo valido che condivido e che spesso seguo.
Tuttavia, in un trend rialzista fatico ad entrare se prima non vedo una correzione importante.
Ti saluto Massimo e lieto della ‘chiaccherata’.
Grazie a te.
Buona giornata.
Io ho appena provato falk renevables, ha rotto i massimi di periodo. Speriamo bene.
Il problema che io vedo in operazioni simili è che non sempre puoi calcolare il target rialzista e quindi valutare il rapporto risk/reward e quindi la convenienza dell’operazione.
Ad ogni modo, in bocca al lupo per la tua operazione.
Di nuovo, saluti.
Il rischio di tali operazioni sta ovviamente nel fatto che sono sempre più frequenti le false rotture.
Un buon metodo per rendere ancor più efficace il tuo modo di operare, potrebbe essere quello di inserire, oltre allo stop loss, anche la vendita di metà posizione all’eventuale raggiungimento di un guadagno in grado di coprire lo stop.
E successivamente trattare la restante con un trailing stop se non trovi un target accettabile.
Io infatti in genere liquido presto metà posizione e lo stop lo metto al di sotto del minimo della barra di rottura.
In questo periodo quasi tutti i titoli rompono con forza, sembra stranissimo ma è così.
Perfetto.
E per la parte restante come ti regoli per ciò che riguarda il target?
Per esempio su Fiat ho superato il 10% quindi metto uno stop a protezione del guadagno e basta.
Altrimenti individuo qualche resistenza, oppure se c’è la MM200 che funge da tappo meglio chiudere, oppure se si forma qualche brutta candela.
Insomma navigo a vista.
Mi permetto di darti un ultimo consilio e poi vado al mio lavoro.
E’ giusto navigare a vista ma nel trading è caldamente consigliabile individuare un target già prima del momento dell’ingresso per valutare la convenienza dell’operazione (risk/reward).
Un saluto Massimo.
Grazie mille per il consiglio, lo so benissimo ma a volte me ne scordo.
Ecco, su Fiat oggi si sta formando una brutta candela.
Stasera mi studio che fare.
Messo lo stop a 7,29.
Che ne pensi?
Ciao Massimo,
per motivi di posizionamento del blog ho eliminato il link all’interno del tuo commento, ma ad ogni modo ho guardato il grafico allegato.
Personalmente non assegno grande importanza al ritracciamento del 23,6% di Fibonacci ed una correzione del 38,2% e persino del 50% non pregiudica un rialzo.
Ciò premesso, però, visto che il supporto più vicino di una certa valenza è troppo distante (6,975) ci può stare.
Buona serata.