From the daily archives: sabato, Gennaio 3, 2015

Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.058 punti, registrando un -0,03%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -1,46%.

Dicembre si è concluso con un -0,42%.

Il 2014 registra un progresso dell’11,39%.

Trattasi dell’ennesimo rialzo a doppia cifra su base annuale, la  quinta degli ultimi 6 anni a partire dal 2009, col solo 2011 a fare da eccezione:

S&P 500 - Base annuale

S&P 500 – Base annuale

Nel confermare un trend saldamente rialzista, è giusto evidenziare la comparsa di una Harami Bearish su base mensile, figura di inversione ribassista:

S&P 500 - Harami Bearish su base mensile

S&P 500 – Harami Bearish su base mensile

Come al solito, identificata una figura è bene valutarne l’attendibilità, pur consapevoli che in linea generale qualsiasi Harami necessita di conferme dal periodo successivo.

Innanzitutto, si considera il posizionamento: essendo l’harami bearish un pattern ribassista, necessita di un chiaro trend rialzista da invertire.

Tale requisito è indiscutibilmente rispettato.

Passiamo ora alla compressione delle candele (invito chi volesse impratichirsi con tale applicazione, ad utilizzare il programmino da me elaborato: CANDELE – COMPRESSIONE):

S&P 500 - Compressione Harami Bearish mensile

S&P 500 – Compressione Harami Bearish mensile

La candela compressa non conferma il segnale ribassista della figura originaria (l’Harami).

A maggior ragione, quindi, questa Harami necessita di conferme dal periodo successivo (Gennaio).

Personalmente, ritengo che tale figura al momento vada considerata semplicemente per quel che è, ossia come un potenziale rischio da monitorare in un trend che al momento è indubbiamente rialzista.

Riccardo Fracasso

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