Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.880 punti, registrando un -2,16%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -2,17%.
La scorsa settimana:
“Si sottolinea la presenza di importanti eccessi grafici:
- l’RSI su base giornaliera segnala ipervenduto che, nei casi precedenti, ha sempre anticipato perlomeno rimbalzi piuttosto corposi;
- il calo dell’ultima settimana ha assunto una forma dapprima parabolica ed ora addirittura verticale che indica insostenibilità del movimento.
Pertanto, pur ben consapevole che in una situazione di panico come l’attuale un calo possa estendersi oltre ogni ragionevole aspettativa (il classico coltello che cade), è bene evidenziare eccessi che avvicinano notevolmente, quantomeno, un rimbalzo.
Molto importante è la tenuta di area 1.870 (minimi di Agosto e Settembre 2015), soglia che non necessariamente dovrà essere raggiunta.”.
Grafico:
In queste ultime settimane abbiamo avuto conferma che in un mercato palesemente ribassista i supporti perdono di efficacia e sono sgretolati dalla discesa.
Dal grafico emerge invece, almeno per il momento, un principio di riconoscimento di area 1.870 punti, aspetto importante.
Ovviamente sono necessarie conferme di tenuta, ma tale elemento è un ulteriore tassello che avvalora l’ipotesi di un rimbalzo.
In altre parole, sussistono le precondizioni per un rimbalzo, anche se sono attualmente assenti segnali concreti.
Riccardo Fracasso
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