S&P 500: finalmente si respira
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.940 punti, registrando un +2,48%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,75%.
Gennaio si conclude invece con una perdita del 5,07%.
Questa settimana dona:
- chiusura settimanale sui massimi;
- chiusura settimanale superiore alla precedente;
- rialzi concentrati nella parte finale della settimana.
Tutti elementi che rendono altamente probabili nuovi acquisti.
Ora passiamo alla parte grafica:
Come evidenziato la scorsa settimana i prezzi si trovano all’interno di un ampio range laterale che ha per POC (massima concentrazione di volumi) area 2.070 punti.
Nel grafico s’è introdotto a titolo di ipotesi una nuova forchetta rialzista che indica come obiettivo del rimbalzo in corso l’area intorno alla mediana che, nella prossima settimana, transiterà a circa 2.010 punti.
Se effettivamente il recupero dovesse esaurirsi effettivamente a questo livello, a quel punto sorgerebbe il timore che il POC si trasformi da magnete a repulsore (‘S&P 500: analisi trend laterale’), col rischio di una fuoriuscita verso il basso del range laterale, con ultimo baluardo a difesa di area 1.820 punti rappresentato dalla parallela inferiore della forchetta rialzista.
E’ un semplice timore per ora, valuteremo strada facendo ed un passo per volta.
Per ora, nel breve, si guarda verso l’alto.
Riccardo Fracasso
6 Responses to S&P 500: finalmente si respira
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Buongiorno Riccardo
Facendo riferimento alla forchetta rialzista e alla R1 della tabella pivot (posta in area 2162) sembra che ci siano i presupposti per una risalita, se così fosse speriamo che anche gli altri mercati si mettano in coda,compreso il nostro listino.
Graziano
Ciao Graziano,
la forchetta rialzista ha come obiettivo 2.010.
Io comunque per quest’anno suggerirei previsioni per difetti piuttosto che per eccesso.
Riccardo
Buongiorno Riccardo, ieri bad news sul pil americano e SP 500 vola…mah sempre difficile prevedere una logica. Cosa prevedono un allentamento sui tassi?! buona giornata
Reputo altamente improbabile allentamento tassi e non penso nemmeno sarebbe letto positivamente dal mercato.
Buon weekend.
Riccardo
RICCARDO Ciao . Post perfetto al quale volevo aggiungere una considerazione che credo sia molto importante in questo momento.
Penso che i Tassi Negativi in Giappone saranno una Spinta alla Borsa Statunitense
Anche se mi sembra un altro caso scolastico in cui le politiche monetarie non hanno riflesso sull’economia.
Credo che in Giappone, dove comunque i tassi di risparmio rimangono alti provocherà come in passato deflussi di denaro dallo yen verso il dollaro.
La moneta americana ha già ampiamente scontato a 120 contro yen il differenziale dei tassi .
Ma leggo che non sono poche le previsioni di uno yen a 110 o meno per la fine dell’anno.
I Giappponesi cercano proprio di contrastare con questa mossa una possibile rivalutazione della divisa.
Gli impatti sulla economia reale saranno come sempre marginali, ma sicuramente l’impulso alla borsa americana sarà, credo molto forte.
La mia speranza ,ma veramente piccola , è che anche l’EUROPA (ITALIA inclusa )possa trarne beneficio ….in attesa che Mr DRAGHI possa fare , quanto promesso , nella prossima riunione della BCE.
Grazie come sempre anticipatamente per una
TUA opinione .
Buona Serata Maurzio
Ciao Maurizio,
decimale più decimale meno sono anni che la politica monetaria giapponese è questa.
Entrando invece sull’aspetto grafico, c’è una trendline di massimi decrescenti sul cambio dollaro/yen che attualmente transita a 123.
Grandi margini di rafforzamento del dollaro non ne vedo.
Buona serata.
Riccardo