Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 17.495 punti, registrando un -1,53%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -3,8%.

Maggio si è concluso con un -3,09%, confermando la statistica sfavorevole.

Grafico:

FTSE MIB

FTSE MIB

La chiusura nei pressi dei minimi ne rende probabili ulteriori nel corso della prossima.

Inoltre, la prima chiusura settimanale inferiore alla trendline di minimi crescenti rappresenta un indubbio elemento di debolezza.

Ad ogni modo, la ricerca dello sviluppo dettagliato dell’andamento del mercato costituisce un esercizio di secondaria importanza.

Chi avesse seguito la strategia di fondo indicata in più occasioni (alleggerire sugli allunghi) ora può vivere serenamente questa situazione da spettatore.

Chi invece non l’avesse fatto, può affidarsi alla speranza (che di per sé rappresenta già un comportamento sbagliato) di nuovi spunti rialzisti, possibili, sia chiaro, ma in presenza di un contesto che non offre certamente garanzie.

Comunque, l’ipotesi che la borsa americana possa ancora agire da traino nel breve termine (bull trap?) resta credibile.

La scorsa settimana s’erano indicati dei target rialzisti per svariati indici:

Mercati finanziari - Aree di target

Mercati finanziari – Aree di target

L’informazione più rilevante che ci ha consegnato questa settimana è la confermata debolezza di fondo dell’Area Euro (alla quale non fa certo eccezione la nostra borsa), causata principalmente dalla criticità del settore bancario che s’era annoverato oltre un mese fa tra gli elementi di rischio.

Ciò premesso, è bene precisare quanto segue:

  • un obiettivo, in quanto tale, non necessariamente è raggiunto. Come nella vita, esso si ottiene non solo per volontà ma anche per capacità che, non sempre vi sono;
  • la possibilità che un mercato (S&P 500?) raggiunga la propria resistenza e gli altri no (listini Europei) va tenuta in considerazione.

Riccardo Fracasso

 

16 Responses to Ftse Mib: evidente debolezza

  1. Marco ha detto:

    Ciao Riccardo! Innanzitutto grazie per le tue analisi sempre impeccabili. Considerando che statisticamente il mese di giugno è un mese difficile (come tu stesso hai confermato nell’analisi di settimana scorsa), e sapendo che nessuno prevede il futuro, che target al ribasso ti senti di dare in questo momento, considerando FED del 14 giugno e votazione per Brexit del 23? Grazie, ti auguro buon week end!

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Marco e grazie per i complimenti.
      Se ti riferisci al target finale, probabilmente inferiore a quello di metà Febbraio ma, a mio avviso, rischia di essere controproducente indicare ora dei target.
      Seguire una strategia (che da qualche mese sul mercato azionario vedo in ‘alleggerire sugli allunghi’ (sia chiaro, non si sta consigliando di aprire posizioni short) mentre sull’oro in ‘acquistare sulla correzione’) ci consente proprio di prenderci tutto il tempo necessario prima per valutare se l’ipotesi si concretizzerà (nessuno conosce il futuro) ed in secondo luogo per raccogliere col tempo più informazioni possibili ed indicare con maggior precisione target di un eventuale ulteriore estensione ribassista.

      Riccardo

  2. Marco ha detto:

    Scusa Riccardo,
    se ti fosse possibile, mi piacerebbe conoscere la stagionalità anche degli altri indici: DAX – EUROSTOXX50 -S&P500, che per importanza considero più attendili del FTSE Mib.
    Ancora grazie per la tua disponibilità.
    Marco

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Marco,
      generalizzando, il concetto di stagionalità riguarda tutte le borse dei paesi sviluppati, seppur, ovviamente, in misure leggermente diverse.
      Saluti.
      Riccardo

  3. Luca Cassini ha detto:

    Sempre molto puntuali le Tue analisi. Mi chiedevo se la Brexit sarà già nei prezzi almeno in parte . Questo anno l indice non ha più lavorato nessuna area di prezzo oltre 20000 punti mi sembra un pessimismo eccessivo….ci sono da chiudere Gap sia a 21300 più o meno sia uno a oltre 23000 formatosi lo scorso agosto. Sembra impossibile però. …

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Luca,
      della Brexit si sta parlando soprattutto negli ultimi mesi e negli ultimi mesi i vari indici sono in fase di rimbalzo (noi in fase laterale), per cui più che affermare che i prezzi abbiano scontato parzialmente l’evento, sarei portato a sostenere che l’incertezza possa aver parzialmente frenato la risalita.
      Nel caso di mancata Brexit (ipotesi che reputo credibile) non escludo una reazione di breve termine positiva ma comunque non è questa notizia che da sola può invertire il trend di fondo.
      Ritengo che possa incidere molto di più sui mercati la Brexit che la mancata Brexit.
      In ogni caso, la Brexit è solo uno degli elementi da considerare all’interno di un quadro (grafico e non) ben più ampio che, nel suo complesso, non appare rassicurante.
      Il compito di chi opera sui mercati è quello di individuare quel che è l’ipotesi più probabile e, considerando il contesto generale, target così elevati (pur essendo realizzabili, anche se il secondo al momento lo trovo davvero eccessivamente generoso) non lo sono; ovviamente se dovesse migliorarsi lo scenario in diversi suoi elementi sarà giusto fare nuove valutazioni ma è su quel che abbiamo che ora dobbiamo ragionare.

      Saluti.

      Riccardo

  4. Cristiano ha detto:

    Ciao Riccardo, quindi è consigliabile investire al momento sulle materie prime (specie oro e argento).
    In quale proporzione del proprio patrimonio (capitale a rischio)?
    Ciao e buon fine settimana.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Cristiano,
      a mio avviso, è bene sfruttare le correzioni (come quella recente) dell’oro e dell’argento per acquistare.
      Sotto un certo aspetto (ruolo di bene rifugio) prediligo l’oro anche se l’argento, dal punto di vista grafico ha potenzialità maggiori.
      Non disdegno i titoli auriferi, anche se va tenuta conto una volatilità piuttosto più elevata.
      Personalmente eviterei il rischio cambio.
      Sulla percentuale non posso esprimermi perchè può variare dal profilo di ogni singolo investitore mentre in questa sede mi rivolgo ad un pubblico indistinto (diversamente, ovviamente, con i miei clienti).
      Ad ogni modo, quando si acquista un singolo titolo (per es. oro) appartenente ad un asset volatile (materie prime) è finanziariamente corretto farlo in modo contenuto (ragionamento ancor più valido per i titoli auriferi), altrimenti si costruisce un portafoglio poco efficiente perchè sbilanciato dalla parte del rischio.
      Una esposizione ‘leggera’ consente all’investitore di mantenerla in essere in modo sereno, lasciando correre i profitti ed ‘incuranti’ delle oscillazioni tipiche di un investimento volatile.
      Mi auguro di fornito informazioni utili per una tua decisione.
      Buon weekend.

      Riccardo

  5. MAURIZIO ha detto:

    RICCARDO Ciao .Grazie come sempre per la TUA ANALISI settimanale puntuale precisa e chiara
    Giusto affermare :
    1)“ma è su quel che abbiamo che ora dobbiamo ragionare”
    RISULTATO ……Badando solo alle cifre :
    Bilancio dell’INDICE -3.80% , performance SETTIMANALE DEI TITOLI BANCARI da BRIVIDO :
    MPS-4,67%,INTESA-6,1% ,MEDIOBANCA -8% ,BPER -9,26%,UBI -10,80% , UCI -11,7% ,BPM -11,7% ,B.POPOLARE –17,4% ………DA BRIVIDO……..
    2) Giustissimo anche “Il compito di chi opera sui mercati è quello di individuare quel che è l’ipotesi più probabile e, considerando il contesto generale,etc.etc.etc .” .
    In una TUA risposta il 19-05-16 mi dicevi che la solidità del nostro sistema BANCARIO non era molto differente di altri PAESI spiegandomi che” ora è emerso il problema ‘crediti in sofferenza’, grave ma non di meno conto del problema ‘derivati’ che, se fossero contabilizzati al loro valore di mercato darebbero un aspetto diverso agli istituti tedeschi”.

    Personalmente non ne sono proprio convinto .

    Dopo tutti gli ADC fatti in questi anni e con quelli in corso e quelli che verranno quasi sicuramente (UNICREDITO) il “VIRUS BATTERICO ITALIANO ” è stato individuato e ci hanno più volte annunciato anche che l’ANTIBIOTICO/ATLANTE era stato trovato e somministrato.
    Fino ad ora non ha prodotto il “RISULTATO SPERATO” dai MEDICI(RENZI PADOAN VISCO VEGAS etc.etc.etc..)….e la scorta sembrerebbe che sia esigua….
    NEL FRATTEMPO LA DISTRUZIONE DI VALORE E’ SEMPRE IN CORSO
    Credo proprio che stiamo arrivando a grossi passi , “AL RENDICONTO FINALE PER LE BANCHE ITALIANE .
    Nella PARABOLA DI LUCA 16.2 VANGELO SECONDO “ REDDE RATIONEM “tradotta letteralmente “RENDI CONTO “ tra l’altro si può leggere :
    “redde rationem villicationis tuae: iam enim non poteris villicare”:
    “rendimi conto della tua amministrazione , perché non potrai più amministrare”
    Ma quando mai le remunerazioni dei manager italiani sono state legate effettivamente ai risultati conseguiti dovuta alla loro “SANA E PRUDENTE GESTIONE “ ?
    Prendiamo il caso più recente , il “Povero” Federico Ghizzoni (3,2milioni di stipendio), cacciato da Unicredit con la “transizione morbida”, e con soli 10 milioni € e non quella montagna di denaro che è toccata ad altri, come il suo predecessore Alessandro Profumo (40 milioni €).
    Ed il titolo è sceso del 50 per cento in un anno, i dividendi sono stati pagati in azioni invece che in denaro, l’ operazione della Banca Popolare di Vicenza è sbagliata e via così di accusa in accusa .

    E’ con queste SITUAZIONI che siamo CONFRONTATI.
    Il CONTESTO che si trova la NOSTRA BORSA è questo .
    Lunedì ricominceremo a RAGIONARE sulla logica della FUSIONE BP-BPM ,che si deve compiere per volere della BCE
    PER INCISO:Il POPOLARE vale 1,5 miliardi in borsa e il miliardo è offerto ai vecchi azionisti a un prezzo che equivale ad uno sconto del 29%. Un miliardo, dopo l’aumento di capitale equivale a circa il 40% della Capitalizzazione dell’azienda .Ammesso che alla attuale Capitalizzazione di 1,5 miliardi se ne sommi uno post aumento: lo sconto avrebbe dovuto essere dell’ordine del 40%. Qui Mediobanca ha probabilmente accettato di guidare il consorzio immaginando che a queste condizioni i vecchi azionisti non avessero convenienza ad accettare.
    Cosa farà MEDIOBANCA con il suo ALLEATO BONOMI nella corsa di RCS su questo DOSSIER FUSIONE B.P-BPM dove BONOMI è interessato a BPM e cercherà in tutti i modi di non far approvare la FUSIONE con B.P ?
    Siamo ancora una volta in presenza di un bel “CONFLITTO DI INTERESSE “.. Non credi ????
    E’ anche in questo caso una “SANA E PRUDENTE GESTIONE”?
    Molto ARDUO trovare “LE IPOTESI PIU’ PROBABILI” sul NOSTRO INDICE in questo CONTESTO GENERALE…..
    Molto meglio non fare assolutamente nulla e stare a guardare ….

    Come sempre grazie in anticipo se ti fosse possibile una TUA OPINIONE in merito….sarebbe molto apprezzata.
    Buon Fine Settimana Maurizio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Maurizio,
      per quanto riguarda le buone uscite ingiustificate, come darti torto… rappresentano un fenomeno ingiusto che coinvolge anche altre settori, anche di natura pubblica (il che, se possibile, appare ancor più ingiusto).
      In merito alle criticità del settore bancario italiano sono sempre più evidenti e fonte di preoccupazione.
      Affermando che le stesse non sono inferiori a quelle di altri Paesi (per esempio la Germania) non si voleva sminuire le nostre ma sostenere che esistono altre realtà con dimensioni di pericolo anche superiori.
      Da quel che apprendo dai media l’esposizione in derivati sui bilanci delle banche tedesche è impressionante: il problema è che (sempre da quel che si legge) questi derivati sono contabilizzati al prezzo d’acquisto e non a quello effettivo (ciò lo consente, la normativa europea piuttosto generosa, guarda caso, alla Germania) che è ben inferiore.
      Finchè sarà così le banche tedesche sembreranno sane, ma quando i riflettori saranno puntati su questo aspetto, la fiducia (aspetto fondamentale per le banche) scenderà e non so, a quel punto, chi rischierà di più.
      Considerata il tuo apprezzabile interesse per il settore bancario, sarebbe interessante un tuo approfondimento (in sede di commenti) della situazione tedesca dei derivati.
      Buon weekend.
      Riccardo

  6. Marco ha detto:

    Ciao Riccardo,
    ho capito bene?
    Tra FED 14 giugno e votazione BREXIT del 23, prevedi un target finale a ribasso inferiore a quello di metà Febbraio.
    Se è’ questa la tua ipotesi più probabile entro il mese di giugno, in agosto con i volumi tipici del periodo cosa succederà?
    Gradirei se possibile un tuo commento
    Grazie Marco

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ho parlato di potenziale target finale del calo, non di Giugno.
      Ma il concetto più importante resta quello più volte espresso, ossia di rispettare una strategia sulla base di uno scenario di fondo che va monitorato e, se necessario, rivisto, strada facendo.
      Saluti.

  7. enzo ha detto:

    ciao riccardo, in questi momenti di volatilita’ assurda e psicocopatica diventa difficile fare previsioni sugli indici a parte il sempre manipolato s&p che sosterranno almeno fino alle elezioni americane,ti chiedevo gentilmente dove vedi valore in possibili investimenti a parte l’oro ovviamente
    c’e’ ancora margine nei bond corporate, una bei in euro scadenza corta potrebbe essere considerata un paracadute in caso le cose si mettessero male ? il problema e’ che non mi fido nemmeno della liquidita’ su conto corrente.
    gentilmente se potessi essere preciso su possibili investimenti
    grazie

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Enzo,

      l’acquisto di corporate da parte della BCE deve ancora iniziare per cui ritengo che male non faccia averne in portafoglio purchè diversificati con forme di risparmio gestito per ridurre il rischio specifico (per cui ti sconsiglierei di avventurarti nell’acquisto di singoli titoli).
      La pianificazione precisa è un servizio che rivolgo ai miei clienti mentre in sede di blog mi limito a pubblicare analisi di alcuni indici per fornirvi, a grandi linee, la mia opinione di base.
      In merito allo S&P 500, non so se realmente riusciranno (o anche solo vorranno) tenerlo alto fino alle elezioni, nutro qualche dubbio.

      Saluti.

      Riccardo

  8. Pierluigi ha detto:

    Ciao Riccardo
    Il nostro indice sta smorzato le oscillazioni man mano che si incastra all’interno del triangolo su base giornaliera
    Quindi e’ imminente un uscita o in alto o in basso venendo da un trend ribassista sarebbe piu’ logico una uscita verso i basso?
    Se mi posso permettere consiglio la visione del film
    “La grande scommessa” secondo me ben fatto e anche abbastanza angosciante.
    Buon inizio settimana

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Pierluigi,
      rispondo sinteticamente anche se l’argomento sarebbe più ampio.
      Il triangolo è una figura di continuazione del trend preesistente che, nel caso specifico, è ribassista.
      Ma nulla vieta che la figura sia smentita.

      Condivido, un po’ pesante perché alquanto tecnico il film, ma da vedere.

      Saluti.

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