From the daily archives: venerdì, Giugno 10, 2016

Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 17.120 punti, registrando un -3,62%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -2,14%; non poteva essere altrimenti visto e considerato l’ennesimo tonfo del settore bancario (-5,85%).

La scorsa settimana:

“La chiusura nei pressi dei minimi ne rende probabili ulteriori nel corso della prossima.

Inoltre, la prima chiusura settimanale inferiore alla trendline di minimi crescenti rappresenta un indubbio elemento di debolezza.

Ad ogni modo, la ricerca dello sviluppo dettagliato dell’andamento del mercato costituisce un esercizio di secondaria importanza.

Chi avesse seguito la strategia di fondo indicata in più occasioni (alleggerire sugli allunghi) ora può vivere serenamente questa situazione da spettatore.

Chi invece non l’avesse fatto, può affidarsi alla speranza (che di per sé rappresenta già un comportamento sbagliato) di nuovi spunti rialzisti, possibili, sia chiaro, ma in presenza di un contesto che non offre certamente garanzie.”.

A distanza di una settimana, concetti come quello della “serenità” e della “speranza” assumono un significato ancor più chiaro.

Grafico:

FTSE MIB

FTSE MIB

Nelle ultime sedute abbiamo assistito al netto cedimento della trendline di minimi crescenti.

Ora, dal supporto dinamico si passa a quello statico rappresentato dall’area intorno al minimo di Aprile (16.777 punti).

Area 19.000-19.200 punti resta valida ma, purtroppo, sempre più distante.

Le vendite concentrate nella parte finale della settimana, la chiusura settimanale nei pressi dei minimi ed inferiore a quelli della precedente, sono tutti aspetti che suggeriscono nuove vendite nel corso della prossima.

Fermo restando la validità dei concetti espressi la scorsa settimana e riportati oggi, in un mese in cui cadono appuntamenti importanti (riunione FED, referendum Regno Unito), non escludo possano concretizzarsi anche nuovi temporanei slanci rialzisti.

Riccardo Fracasso

 
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