Come immagino tutti saprete, il referendum inglese ha decretato la vittoria degli elettori a favore della Brexit: 51,9% contro il 48,1%.

Onestamente, risultato contro mie previsioni, un risultato che rileva un voto evidentemente di pancia degli elettori e che, a mio avviso, non ha tenuto nella giusta considerazione l’aspetto economico.

Ad ogni modo, ci si augura che ciò serva per migliorare l’Europa.

Il processo di uscita non sarà immediato: sono necessari 2 anni di negoziati e solo alla fine il recesso sarà effettivo.

La Gran Bretagna innanzitutto dovrà presentare la richiesta di uscita e potrebbe farlo già al prossimo Consiglio Europeo (28 giugno).

L’accordo tra Regno Unito e Unione Europea dovrà essere approvato dal parlamento britannico, da quello Europeo e dal Congresso Europeo.

In assenza di accordo, dopo 2 anni il recesso sarà ugualmente in vigore.

A quel punto, la Gran Bretagna dovrà rinegoziare con tutti i Paesi del Mondo gli accordi commerciali stretti come membro UE.

Inoltre, i britannici perderanno i vantaggi legati all’accesso del libero mercato, la libertà di movimento, di lavoro e di assistenza nei Paesi dell’Unione Europea.

Riccardo Fracasso

 

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11 Responses to BREXIT: risultati e risvolti

  1. Andrea ha detto:

    Ciao,
    sai bene quali fossero le mie opinioni, previsioni e convinzioni, sicchè mi crederai se ti dico che la mia sorpresa è alquanto relativa, anzi.

    Credo che niente come gli ultimi giorni esemplifichino in modo plateale il senso della “commedia” scritta di cui parlavo giorni fa e dentro la quale muoversi equivale a recitare da vittime predestinate.

    La spericolatezza di tutto l’arsenale a cui si è ricorsi parla da sola :

    disinformazione per ribaltare in apparenza un risultato già scritto (ricordiamolo : MAI messo in discussione se non, appunto, nei sondaggi-tarocco delle ultime ore);

    un agghiacciante “omicidio di scopo” (in quale altro modo definirlo vista la strumentalizzazione istantanea che se ne è fatta ?);

    minacce esplicite (tagli di posti di lavoro, evocazione di cataclismi economici).

    Visto l’esito, un’orchestrazione di elementi talmente sfrontata da apparire davvero il tentativo disperato di mollare il cerino da parte di chi se lo trovava in mano.

    A questo punto, potrebbe certo rivelarsi la classica tempesta in un bicchier d’acqua : ma persino questa eventualità si ribalterebbe come un boomerang contro chi evocava disastri, perché significherebbe appunto che si agitavano spauracchi inesistenti. E alimenterebbe altrove analoghe spinte centrifughe.

    Quanto all’AT, Riccardo perdonami, ma posso limitarmi solo a far notare che a suon di hammer, island reversal e quant’altro essa sembra non aver fatto altro che “integrare” in modo complementare la rappresentazione complessiva ?
    Purtroppo sono costretto mio malgrado a rimarcarlo, altrimenti sembra che i miei siano preconcetti mentre invece – come vedi – sono convinzioni nate nel tempo da episodi concretissimi, questo come altri analoghi in passato.
    L’ AT va bene e si dimostra utile nei momenti tranquilli; ma in quelli topici diventa molte volte anch’essa uno strumento di “avallo trappole” in mano a chi può manipolare i mercati a proprio vantaggio.

    Ovviamente riconosco parimenti i tuoi inviti alla prudenza, peraltro molto più pressanti e “prioritari” rispetto all’AT ed ispirati a criteri di money management : e di questo ti do pienamente atto anche se non sarebbe neppure necessario perché qui siamo sempre stati in sintonia.

    Un caro saluto.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Andrea,

      il margine tra favorevoli e contrari è stato così limitato che personalmente non parlerei di ‘risultato già scritto’.

      In merito all’analisi tecnica, è uno strumento imperfetto ma utile, e se uno se ne serve con queste consapevolezze, non può che trarne vantaggio.
      Uno strumento che, nel caso specifico, descriveva un certo ottimismo del mercato sull’esito del referendum…e allora ci sarebbe da chiedersi: è l’analisi tecnica che non ha saputo prevedere l’esito del referendum o è il mercato che non lo ha fatto e, conseguentemente, l’analisi tecnica ha giustamente descritto le previsioni (sbagliate) del mercato?
      Inoltre, c’è da dire che l’analisi tecnica (lo dice il nome stesso), è più attendibile quando il mercato è tecnico… molto meno quando si fa emotivo, o è legato a variabili sconosciute.
      E’ per questo che essa va integrata con altre considerazioni, come quelle che son state fatte negli ultimi mesi e ci hanno suggerito forte prudenza.
      In altre parole, se si da il giusto peso all’analisi tecnica (Senza aspettative eccessive), se la si usa come si deve e all’interno di un quadro di valutazione più ampio, non può che esser molto utile, seppur non sia infallibile.
      Nel mio piccolo ritengo di averlo dimostrato, seppure non sempre sia stato in grado di individuare il giusto scenario… ma questo va messo in preventivo.
      Ti pongo una domanda: tu guardi le previsioni del tempo?
      Pure quelle sbagliano, e allora perché si continua a guardarle? perché si accetta che possano sbagliare con la consapevolezza che il più delle volte (non sempre) sono corrette, e quindi utili.
      Non trovi?

      Saluti.

      Riccardo

  2. danilo ha detto:

    Ciao Riccardo ,
    di tendenza al ribasso nel medio termine si era era già parlato ,ma dopo
    Il rosultsto di Brexit pensi che un Ftsmib a12500 nel breve sia ipotizzabile?
    ciao Danilo

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Danilo,
      tutto è ipotizzabile.
      Attenderei la chiusura settimanale per esprimere un giudizio, anche se sul breve lo riterrei già ora non probabile.
      Riccardo

  3. Michele ha detto:

    Ciao Riccardo,
    se mi posso inserire nel dibattito, è possibile che nel brevissimo non si vada verso i minimi del 2009-2012, ma teniamo conto dell’America (questo è il grande quesito).
    Se lo S&P tiene il supporto di gennaio-febbraio (o manco viene interessato… virtù delle “mani forti”) allora non andiamo verso i 12.000 punti di MIB.
    Viceversa credo possibile anche questa estate.
    Cordialmente. Michele

  4. danilo ha detto:

    Ciao Riccardo
    Oggi il ftsemib ha chiuso in maniera più che convincente sotto i 16000 e se lunedì non resuscita ritengo probabile x martedì target minimo 12500 e oltre entro agosto.
    Buon Week end -Danilo

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Danilo,
      dipende anche da altre variabile (non tecniche), tipo la volontà della mano primaria, eventuali annunci da parte delle Banche Centrali, ecc.
      Saluti.

  5. Alessandro Cunati ha detto:

    Ciao Riccardo,
    Se posso sintetizzare quanto ritengo (personalmente) il pensiero predominante in questi giorni che hanno preceduto il referendum, si sostenevano chiaramente due concetti dominanti:
    Trend primario ribassista e aumento della volatilità, di conseguenza il momento era appannaggio dei traders e non degli investitori!
    Detto questo, credo che chi avesse seguito l’analisi tecnica del trend primario, in questo momento non possa ritenersi “tradito dall’At”. Personalmente, questa mattina avevo posizioni ribassiste scadenza settembre e dicembre, che avevo aperto dopo il rialzo di lunedì con la speranza di chiusura prima del referendum (cosa non possibile a causa di un rialzo corposo nella giornata di ieri). Ti ringrazio sempre per le tue analisi, sempre fonte di ispirazione!

  6. Pietro ha detto:

    Ciao Riccardo,grazie come sempre per il tuo appoggio anche in queste giornate così nere..!!Avrei due quesiti da sottoporti.Sul nostro indice sono presenti tre gap down (agosto 2015-gennaio 2016-oggi).Potrebbero essere gap rispettivamente di rottura il primo,continuazione il secondo ed esaurimento oggi..!!Su intesa San Paolo i volumi di oggi sono ‘mostruosi’..,il record di sempre da quando il titolo è quotato.Spesso volumi così elevati dopo una lunga discesa vanno interpretati come possibile esaurimento del trend ribassista o li vedi più come inizio di nuovo affondo.Grazie mille in anticipo.

    Buona serata,

    Pietro

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Pietro,
      oggi non c’è stato gap.
      Per quanto riguarda i volumi, non mi sorprenderei che fossero elevati su tutti i bancari ma anche sul nostro listino.
      Si, potrebbe essere un selling climax che preannuncia un rialzo di qualche settimana, ma che richiederebbe anche altri elementi (citati nell’analisi appena pubblicata) e l’impostazione di stop loss (operatività da trader).
      Se invece ti riferisci al lungo termine, considera che la leva (margin debt) americana è tuttora elevatissima, che la borsa americana è tuttora a pochi punti dai massimi e che i problemi del settore bancario non sono risolti…. non è un gran vedere.
      Saluti.

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