Ftse Mib: note positive
Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 16.401 punti, registrando un +0,38%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,31%.
Settembre registra un -3,2%, mentre il terzo trimestre un +1,25%.
Grafico:
Nel caso in cui avessimo chiuso sui minimi, ora scriverei quasi con termini di sentenza.
Invece, a dispetto di una variazione lievemente negativa, assegno comunque alla settimana appena conclusa una valenza positiva, avendoci offerto le condizioni per una prosecuzione degli acquisti odierni:
- il rialzo, nonostante le pesanti voci su Deutsche Bank, descrive la volontà di salita da parte del mercato;
- la tenuta della parallela inferiore, peraltro dopo esser stata messa sotto forte pressione, costituisce il cosiddetto movimento di riconoscimento della forchetta rialzista, dal quale si attendono conferme.
Il target resta quello più volte citato: la mediana della forchetta, che dalla prossima settimana transiterà in area 19.300 punti.
Pur con la consapevolezza di non conoscere il futuro, allo stato attuale indico come probabile la chiusura del gap down in area 17.000 punti, mentre nutro più di qualche perplessità in merito all’ipotesi di raggiungimento della mediana che, semmai fosse, a mio avviso andrebbe considerata come ghiottissima occasione per liquidare.
Potremmo definirlo come un potenziale rimbalzo per trader.
Ovviamente, tra i requisiti di un eventuale rialzo dei listini europei, v’è il supporto della borsa americana.
Infine, non scordiamoci che le criticità del comparto bancario (di cui Deutsche Bank ne è l’esempio più attuale, ma non certo l’unico) non sono state risolte.
Ad ogni modo, valuteremo strada facendo, con la dovuta elasticità.
Riccardo Fracasso
20 Responses to Ftse Mib: note positive
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Ciao Riccardo, il 18 settembre scrivevo: Le prossime 2-3 settimane saranno decisive per le sorti del nostro mercato in un senso o nell’altro. Ora dopo 2 settimane aggiungo che a mio avviso la seduta odierna ci dice che il rialzo più volte anticipato su questo sito è finalmente iniziato.
Grazie un saluto.
Grazie Ursulina, quindi tu vedi area 20.600 punti come target giusto?
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo, il target da me indicato è la fascia 20000-20600. Se poi ci fermassimo qualche centinaio di punti sotto spero non sia un dramma. Un saluto.
Figurati, nessun dramma Ursulina.
Buon weekend.
Riccardo
Buonasera Riccardo
Speriamo che anche questa forchetta rialzista ci porti verso la chiusura del primo Gap.
Grasie per l’analisi .
Graziano
Prego Graziano.
Buon weekend.
Riccardo
Ciao Riccardo se veramente entro l’anno il piano Mps dovesse riuscire cioè vendita noi e aumento capitale cambierebbero di molto le prospettive del nostro indice? Grazie e un saluto
Scusa ma volevo scrivere vendita npl grazie
Ciao Emanuele,
ovviamente sono aspetti che almeno temporaneamente favorirebbero un rialzo.
Detto questo, il problema delle insofferenze non è circoscritto ad MPS, ma è ben più ampio.
Inoltre, noi si dovrà comunque far sempre i conti anche con i cosiddetti mercati leader (tipo borsa tedesca ed americana): se questi vorranno proseguire la corsa avremo possibilità, in caso contrario non ne vedo.
Saluti.
Riccardo
Buonasera Riccardo e grazie per l’analisi. Caspita, che cambio di toni nei confronti del mercato! Pensavo credessi ad un ribasso nel breve ed invece il rimbalzo forse continua?
Ciao Filippo,
sul breve termine, in questa settimana, abbiamo assistito a vendite anche corpose ma che non hanno portato alla rottura convinta della parallela inferiore, ed è doveroso per un analista considerare aspetti graficamente così importanti per offrire un lavoro obiettivo.
Ciò premesso, al momento s’è semplicemente indicata come probabile la chiusura del gap in area 17.000, nulla di che insomma.
Buon weekend.
Riccardo
Sig. Riccardo buonasera . Leggo il suo sito da diversi mesi. Belle analisi , molto semplici e chiare. Quello che mi chiedo però è questo….ok gli Usa sembrano ormai arrivati ad una fine di questa corsa iniziata dal 2009, le Borse europee alle prese con grossi problemi , il primo su tutti le banche….ma se dovessimo continuare a salire ancora !? mi spiego , se i mercati proprio per la loro meschina natura ingannevole continuassero ancora a crescere per Mesi ….pensa sia sempre il caso di starne fuori !? Se lo S&P dovesse fare ancora 200 punti , noi Italia salire verso i 20000pt.( tra l’ altro valore della mediana a fine anno)pensa non possa essere uma ghiotta opportunitá per qualche mese ?…qualche mese non sarebbe un intervallo poi così brevissimo !? Un Anno fa poco più mi ero salvata un link di una proiezione presa da “investireoggi” che fino a 7/8 mesi fa era sempre visibile , ma in questi mesi ho provato a rilanciare sui vari broswer , ma che stranamente adesso è irraggiungibile. Per farla breve , un tizio aveva proiettato un grafico scala mensile da fine 2014 (data pubblicazione del suo post) un max per il Dax a 12.500 pt. per la primavera 2015 , dopo di che inizio calo con il minimo a 8500pt. febbraio ’16, poi lateralità per risalire da Ott ’17 fino a Marzo ’17 a 11500 pt. ….ecco da lì sarebbe iniziato il vero tracollo (se non ricordo mala fine 2017 a 7000 pt. ) . Ora , premesso che è stata la semplice ipotesi di un qualcuno, che non posso fare a meno di non ricordare, perchè impressionantemente per adesso attinente…..ma non sarà che il vero crollo , che sicuramente ci sará , non sará prima della primavera del prox anno !? Non sarà che come sempre avviene sui mercati , si voglia fare credere che il peggio è passato !?….ringrazio in anticipo della sua eventuale considerazione . Saluti e di nuovo grazie
Salve Gianna,
possiamo passare al ‘tu’ se non è un problema.
Corretto tener in considerazione l’ipotesi che hai giustamente evidenziata, ossia di un’ulteriore estensione rialzista dei mercati, che avrebbe carattere puramente speculativo e che sarebbe spinta principalmente dalla carenza di alternative.
Si tratterebbe di un rialzo tra insidie pericolose, ma che non può essere escluso e che credimi, non ho mai scartato.
Tuttavia, il fatto che noi s’investa prima di conoscere il futuro e non dopo, ci porta a fare delle scelte in funzione del proprio profilo di investitore e dello scenario più probabile, pur consapevoli che lo stesso possa non concretizzarsi.
Nel momento in cui s’è tenuto questo comportamento, per me s’ha già fatto la cosa giusta, indipendentemente dallo sviluppo dei mercati.
Ovviamente è importante che le strategie di un metodo valutate complessivamente, il più delle volte abbiano successo, altrimenti c’è qualcosa da rivedere.
In un articolo di Luglio (http://finanzaedintorni.info/2016/07/20/13284/) ho spiegato il mio profilo proprio per fornirvi il giusto metodo per ‘pesare’ le mie analisi ed adeguarle al vostro profilo personale.
Considerato il quadro, a Marzo e ad Aprile ho indicato delle aree di target (effettivamente raggiunte) presso le quali ritenevo più salutare liquidare (sullo S&P ho indicato area 2.162) e ben superiori (almeno per il MIB) dai livelli attuali.
Per ora la strategia risulta vincente.
Ora i miei obiettivi sono semplicemente quelli di non restare in balia del mercato e di giungere al termine di un’eventuale forte correzione pronto per sfruttarla.
Nel frattempo, sarò piuttosto indifferente ad eventuali rimbalzi ma al tempo stesso comprendo che per chi legge, potendo avere un profilo diverso dal mio, possa viverla diversamente.
Quel che mi sento di suggerire a chi eventualmente decidesse di cavalcare il rialzo è di farlo proteggendosi.
Saluti.
Riccardo
Buongiorno Riccardo.
Qual’e’ la Sua opinione sul petrolio ?
Grazie
Ciao Daniele,
sul petrolio mi ero espresso favorevolmente (http://finanzaedintorni.info/2016/02/26/12456/) a Febbraio, quando valeva 33 dollari.
Ora, dal punto di vista grafico, v’è un obiettivo minimo in area 52 dollari e, in caso di ulteriori allunghi, area 60.
A ciò si aggiunga il recente accordo sulla riduzione della produzione.
D’altro canto, va detto che il trend primario resta ribassista e la ripresa economica fragile rappresenta un fattore penalizzante.
In sintesi, possibili (forse probabili) estensioni rialziste almeno a 52 dollari ma in un contesto che suggerisce cautela.
Saluti.
Riccardo
ciao riccardo
un saluto a tutti
visto l’elevata qualità di questo blog ,grazie ovviamente al moderatore e anche ai partecipanti con le loro domande sempre molto interessanti, io ovviamente mi metto all’ultimo posto,volevo lanciare un idea.
L’idea sarebbe di fare ,solo utenti registrati, un sondaggio continuo dove uno ,in anonimo,dice come è sull mib al rialzo o al ribasso insomma fare un sondaggio di qualita per sapere il famoso sentiment di noi investitori.
qualcosa del genere c’è anche su investing.com ma se il sondaggio è della stessa qualita del blog………..
se non pubblichi nessun problema sempre complimenti e buon week.
Ciao Pierluigi,
ci ho pensato però dovrei mettermi d’impegno (e serve tempo) per capire la fattibilità per realizzarlo dal punto di vista tecnico.
Inoltre, per quanto questo blog sia seguito, il bacino di lettori non penso sia tale da fornire un dato significativo.
Ad ogni modo è un’idea che non ho abbandonato ma solo accantonato.
Riccardo
Ciao Riccardo.
Proporrei a te e alla gentile Ursulina di scambiarvi per un po’ i ruoli di blogger e semplice utente : fa un po’ specie vedere te che rivolgi a lei domande su evoluzioni future e livelli di riferimento 🙂
Scherzi a parte, è quantomeno curioso l’effetto che ogni volta sembra associarsi a quelle sedute di mercato che si risolvono nei cosiddetti hammer (si dice così ?) ossia in repentini, fulminei recuperi finali dopo un prolungato crollo ed apnea.
L’effetto è quello di ringalluzzire un po’ tutti, perché la cosa viene puntualmente interpretata come il morto che resuscita. Il che non di rado è vero.
Però nessuno che mai sospetti come quella specie di raptus possa anche equivalere alle convulsioni precedenti il rigor mortis, tantopiù considerate le circostanze sospette che sembrerebbero fatte “apposta” per il più classico imbellettamento : finale mensile e trimestrale.
Dopotutto la motivazione è stata, innanzitutto, in una “voce” e non già in un fatto (e già questo dovrebbe essere eloquente ma si sa, gli hammer appunto ottenebrano la freddezza nei giudizi) ; per giunta, la “voce” consisterebbe nel presunto sconto della multa americana a Deutsche Bank, da 14 miliardi a poco più di 5.
Anche ammesso che fosse tutto vero, è come se si fossero festeggiate” : 1) una multa che comunque resta una batosta, paragonabile all’intero aumento di capitale di MPS; ; 2) la certificazione notarile – data dalla multa stessa – che DB ha manipolato i mercati, e dunque l’ammissione urbi et orbi che i mercati sono oggetto di sistematica manipolazione ; 3) il fatto che “nonostante” questi magheggi illeciti (e i conseguenti vantaggi che è logico pensare ne siano derivati…) DB si trovi comunque in braghe di tela (figurarsi dunque senza di essi ) ; 4) le altre magagne della stessa DB, ossia i derivati e più in generale quelle, assolutamente intatte sotto il tappeto, del settore bancario che fa acqua da tutte le parti. E al quale che i tassi a zero – va ripetuto per l’ennesima volta – non fanno altro che togliere ossigeno.
Insomma, una gran fanfara per aver aggiunto una misera scialuppa al Titanic: anche se in fondo è un po’ il solito ormai annoso discorso e teatrino già visti in passato.
In questo quadro rimango ancora più perplesso di fronte a una cosa “tecnica” la quale, più che interessarmi, mi incuriosisce : il senso di una forchetta “rialzista” in un trend ormai di lungo periodo inconfutabilmente ribassista. Logica vorrebbe che i riferimenti tecnici e grafici siano coerenti e congruenti con il trend in essere, per definire dei “punti di controllo” che possano risultare utili : e in un ribasso questi ultimi non possono essere altro che supporti.
Con una forchetta “rialzista” viceversa, si finisce per avere riferimenti un po’ surreali come, appunto, i livelli mediani e superiori che via via col tempo si alzano mentre il trend continua ad essere al ribasso, creando così una divaricazione sempre più ampia di cui a un certo punto sfugge il senso logico (in altri termini : mentre l’indice passa da 17 a 16mila punti, l’obiettivo – sic ! – della forchetta passa da 18 a 19 mila).
Certo, poiché tutto è possibile, potrebbe anche avvenire che Hillary Clinton vinca le presidenziali americane, il SI vinca il referendum costituzionale, i tassi d’interesse vengano fermati per sempre, l’inflazione scenda a sorpresa dal cielo, i Paesi arabi decidano di dimezzare la produzione di petrolio facendolo tornare a 80 dollari che per una volta il nostro DEF azzecchi le cifre auspicate sul Pil, e via di congiunzioni astrali : forse Ursulina nella sfera di cristallo saprà già in anticipo tutto ciò (ma con tali capacità di preveggenza sarà ricchissima). Però, razionalmente, se proprio congiunzioni astrali si dovessero verificare, appare quantomeno più probabile che siano semmai di segno negativo.
Ciao.
Ciao Andrea,
nel momento in cui un lettore desidera proporre una propria visione, se necessario a renderla più chiara a me ed ai lettori, richiedo delle spiegazioni o delle semplici conferme.
Fermo restando che, indipendentemente dal fatto che le conclusioni siano o meno allineate alle mie, apprezzo sempre quelle poche persone che dimostrano di formulare analisi in modo obiettivo e non alimentate da speranze legate alla propria posizione.
Finora Ursulina ha dimostrato, oltre ad un buon fiuto, anche di essere tra queste poche persone.
Per quanto riguarda gli hammer, sono figure per le quali, comunque, gli stessi esperti delle candele precisano che necessitano di conferme dal periodo successivo.
Ad ogni modo, concordo che certe figure (non solo orientali come le candele, ma anche occidentali), sono costruite ad arte, soprattutto con la finanza moderna che, quindi, richiede molti filtri.
In merito a Deutsche Bank, sotto certi aspetti mi hai letto nel pensiero.
Mi spiego: proprio in questi giorni ho raccolto informazioni (come per il resto hai dimostrato di aver fatto tu).
Magari un giorno ci scriverò un post … per ora mi limito ad affermare che l’idea che mi son fatto è che se si parla giustamente dei pericoli legati ai crediti in sofferenza del settore bancario italiano, si parla troppo poco di quelli legati alla situazione di DB (e non solo), che è una banca sistemica.
In buona sostanza, stiamo camminando tra le uova, e non certo da quest’anno ma, la differenza da quelli passati è che i riflettori sono stati accesi.
Ad ogni modo, un accordo ad importi molto inferiori a quelli richiesti dagli Stati Uniti, per quanto rappresenterebbe una perdita per la banca, sarebbe comunque meno di quanto magari già scontato dai prezzi.
Non sto sostenendo che i problemi a quel punto sarebbero svaniti, ma che non si può escludere una tregua che potrebbe favorire un rialzo che, comunque, dovrebbe districarsi tra varie insidie.
Veniamo all’analisi tecnica.
E’ bene chiarire alcuni concetti.
Il trend di fondo è ribassista ma i ribassi si articolano con l’alternanza di estensioni ribassiste e rimbalzi.
I rimbalzi interni ad un ribasso possono rispettare i livelli di Fibonacci, esser supportati da trendline, governati da Forchette, ecc…. tutti strumenti dell’analisi tecnica che ci aiutano nella lettura ma che, giustamente, vanno affiancati ad altre considerazioni e ad un corretto money managment.
Nel momento in cui uno strumento si dimostra affidabile (e la Forchetta lo ha dimostrato più volte), a mio avviso è giusto tenerlo in considerazione anche nel caso in cui, come questo, s’ha l’idea che non sarà rispettato.
Infatti, anche nel caso di rottura convinta della parallela inferiore ci tornerà utile, perché secondo i dettami dell’analisi delle forchette a quel punto saranno probabili minimi inferiori a quelli di Febbraio (informazione utile).
Per quanto riguarda l’ipotesi finale, ho imparato con l’esperienza a non escludere mai nessun scenario (guarda il Bund che ha fatto in questi anni), ferma restando la mia convinzione che un’eventuale forte estensione rialzista dovrebbe muoversi in un contesto molto pericoloso che la rende improbabile.
Un saluto.
Riccardo
Ma l’Hammer cui fai riferimento qual’è? e su quale time frame (giornaliero/settimanale, ecc) ?