Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 2.259 punti, registrando un +0,59%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +3,08%.

La scorsa settimana:

“In questa settimana abbiamo assistito ad alcune vendite che hanno originato un’Harami Bearish settimanale (evidenziata nel riquadro).

Il nome Harami (dal giapponese ‘donna incinta’) deriva dalla sua rappresentazione grafica che ricorda, per l’appunto, una donna incinta.

Dal punto di vista prettamente tecnico era preferibile che il corpo della seconda candela fosse più ristretto, ma già così possiamo parlare di Harami.

Ovviamente negativa la formazione di una figura ribassista proprio a ridosso di un’area di Fibonacci.

Tuttavia, potendo rappresentare anche una semplice pausa del trend rialzista in atto, necessita di conferme dalla settimana successiva (quindi la prossima).”.

Grafico:

S&P 500 – Estensioni di Fibonacci

La settimana appena conclusa non ha confermato l’Harami Bearish apparsa la scorsa settimana che, quindi, va accantonata.

La chiusura settimanale sui massimi e superiore ai massimi della precedente ne suggerisce ulteriori nel corso della prossima.

Il target del movimento è rappresentato dall’area intorno al livello di estensione del 100% di Fibonacci (favorita dal punto di vista statistico) e rafforzata dalla convergenza col Pivot annuale R2 (2.281 punti, valido fino a fine anno).

In modo schematico, la situazione si può sintetizzare nei seguenti punti:

  • trend positivo;
  • bolla;
  • assenza di segnali di inversione.

L’insieme di questi punti porta alle seguenti considerazioni valide per gli investitori:

  • il trend positivo e l’assenza di segnali di inversione sconsigliano l’attuazione di strategie ribassiste;
  • la presenza di una bolla paragonabile e per certi versi superiore a quelle del 2000 e del 2007  (aspetto che può ma NON deve sfuggire) sconsiglia nuovi ingressi e suggerisce la strategia di vendita sugli allunghi (per chi fosse liquido, invece, una paziente attesa).

Riccardo Fracasso

 

13 Responses to S&P 500: nuovi massimi

  1. Francesco ha detto:

    Buona domenica Riccardo.
    Riassumendo un po’ il tuo pensiero, niente ingressi short e niente ingressi long in quanto il rischio è troppo alto dato che in questo momento le borse sono imprevedibili. E se uno con le tue competenze fa fatica a dare una “previsione” (notare che ho messo il virgolettato) sull’andamento futuro dei mercati, figuriamoci chi è meno esperto e a cui consiglio di passare le feste natalizie dedicandosi alla famiglia, per il resto si può sempre aspettare. Grazie e buona domenica Riccardo

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Francesco.
      In presenza di una tendenza rialzista, di assenza di segnali di inversione, in presenza di bolle, ritengo corretto non shortare ma al tempo stesso non entrare.
      Poi, ovviamente, se qualcuno ha visioni diverse sui punti precedentemente elencati è giusto che si muova in modo diverso, o entrando sul mercato, o shortando.
      Mi unisco al tuo consiglio.
      Buona domenica.
      Riccardo

  2. Giovanni ha detto:

    Ciao Riccardo e grazie x il tuo lavoro e aggiornamento.Guardo lo spoors e poi guardo l orologio del DEBITO AMERICANO..19.999.000.000.000….SIAMO A UN PASSO dai 20 TRILIONI.
    Obama ha costruito il Pil sul debito tripla AAA.Con il consenso del mondo. Un consenso che è negato al RESTO DEL mondo.

    Superati i 20 trilioni..possiamo scrivere 30 visto che TRUMP ha impostato il suo futuro programma su espansione TOTALE del debito pubblico..e perciò potremmo scrivere sul monitor 40..50..100..1000 Trilioni.ALL INFINITO????Scusa ma come è possibile?E poi a questo punto S&P a 10 mila punti e Dow a 100.000 punti.E perché no?Costruendo il PIL SUL DEBITO (gli piace vincere facile!)In un mondo dove tutto è possibile..con uno stampaggio infinito ..non vedo limiti.Che ne pensi?Grazie Giova.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Giovanni,
      senza dubbio le dimensioni del debito rappresentano un problema sia negli Stati Uniti che nell’Area Euro, in particolare nel momento in cui i tassi torneranno su livelli più alti degli attuali.
      Saluti.
      Riccardo

  3. MAURIZIO ha detto:

    RICCADO Ciao .
    Di fronte a quanto sta succedendo in questi giorni e a quanto si legge un po’ ovunque mi permetto ancora alcune mie considerazione .
    La grande corsa dei Mercati Americani dopo l’elezione di TRUMP era già abbastanza difficile da spiegare sul piano fondamentale .
    Si presentavano due pessimi candidati e chiunque vincesse certamente non poteva essere una buona notizia. Le prime nomine di TRUMP in posti chiavi di uomini di potere dell’industria del petrolio e dell’acciaio, con legami discutibili con alcuni paesi produttori, non fanno certo sperare in una politica economica illuminata.
    Ora anche su base Tecnica , non da parte TUA ,molti si pongono più di una domanda a questo “RALLY TRUMPIANO” …..che molto probabilmente continuerà ancora ….confortato dalla stagionalità favorevole.

    Per quanto riguarda il nostro Mercato Domestico la settimana scorsa, nel silenzio completo delle autorità di vigilanza, sempre invece veloci a sospendere i titoli quando scendono, si sono unite le peggiori notizie economiche possibili per l’Italia …..dando seguito ALLA MIGLIORE SETTIMANA DI BORSA DEL 2012.
    E ,come da TE sottolineato ,LA MIGLIORE SETTIMANA DI SEMPRE PER IL COMPARTO BANCARIO .
    Le borse reagiscono al contrario di quello che il quadro economico dovrebbe suggerire .Solitamente anticipano tempi migliore …E’FORSE QUESTO IL CASO ?? Vedremo .
    Ma è mia opinione personale che questo non può che essere ricondotto ad una regia da parte delle Grandi Istituzioni.
    Indurmi a dire questo è la constatazione che in tutti gli ultimi interventi di esponenti delle Banche Centrali o dei Governi si sente citare come prima preoccupazione l’impatto che si avrebbe sui Mercati Finanziari e non sull’Economie Reali.
    Ultimo esempio in ITALIA .
    Si parla molto più dei problemi dei detentori delle subordinate di MPS che dei terremotati in ITALIA CENTRALE ..
    Il Governo appena insediato nasce sulla base della mancanza di assunzione di responsabilità: ora se si dovrà firmare il decreto per la nazionalizzazione di MPS non sarà più l’esecutivo che per mesi ha decantato le doti dell’ ISTITUTO a doversene prendere la responsabilità, ma suoi fedelissimi, pronti poi a farsi da parte quando la gente si sarà dimenticata .
    Il che mi sembra accada sempre più spesso.
    Cosa si possa inventare domani per fare salire la Borsa di fronte a questo ennesimo vuoto istituzionale MI è proprio difficile da immaginare .
    Venerdì sera , dopo la chiusura di BORSA ,hanno iniziato a circolare indiscrezioni in base alle quali la BCE non avrebbe in effetti detto ancora no al prolungamento del piano di MPS.
    RISPOSTA UFFICIALE MERCOLEDI’?

    MPS starebbe cercando di convincere CONSOB a rivedere la profilatura di rischio dei privati che detengono subordinate, per spingerli a convertire: si tenta la direzione di un aumento di capitale senza immissione di denaro , che può confondere ancora l’opinione pubblica ma certo non rappresenta un passo avanti nella soluzione dei problemi di liquidità dell’istituto. Che convertano o meno i privati i loro soldi li hanno persi se non vendono sul mercato e non si capisce davvero perché non abbiano tutti venduto sul mercato nei giorni scorsi. Ammesso che potessero davvero farlo perché a giudicare dai volumi sulle emissioni coinvolte, poche centinaia d migliaia di euro, non vi è nessuno disposto a comprarle. Il comportamento più razionale dei cinque milioni di clienti di MPS sarebbe di chiudere il proprio conto corrente e spostarsi su istituzioni più sicure, anche se questo comporta parecchio lavoro amministrativo, in particolare con riferimento alla domiciliazione dei vari servizi domestici.
    Dalle istituzioni soluzioni non ne arrivano e con questo atteggiamento non sarà solo il MPS a essere a rischio, nel giro di qualche settimana.
    Oggi in un articolo di ZINGALES sul “24 ORE “ (Monte Paschi, COME EVITARE UN ALTRO SCANDALO) si possono leggere altre chicche….secondo i vari punti di vista

    Inoltre come si sa dopodomani è prevista la comunicazione del piano industriale di Unicredit: si sente parlare di sette miliardi di sopravvenienze passive per lo scarico dei crediti inesigibili e di un aumento di capitale da tredici miliardi: la possibile vendita di Pioneer ad AMUNDI, data per certa dalla stampa, è subordinata, secondo quanto riporta il Financial Times ad una cessione di azioni da parte del primo gestore europeo: il che fa pensare ad uno scambio di carta, che migliorerebbe i coefficienti contabili di Unicredit ma non la situazione di liquidità.

    Ora in tutto questo aggiungiamo che il governo ci metterà tre giorni ad insediarsi quindi è probabile che di MPS nono si parli più per qualche settimana; se non vi sono decisioni questa settimana è difficile che arrivino in quella natalizia .
    Le borse potrebbero quindi continuare ad ignorare la realtà?? Non certo ma possibile….

    Di fronte a questo quadro è davvero impossibile dare indicazioni sulla operatività a breve.
    Rimango convinto che siamo molto vicini ad una situazione dove i mercati non potranno essere più puntellati.
    L’unica strategia per chi vorrebbe INVESTIRE con un orizzonte temporale a lungo termine sia un PAC ….Questa opzione credo sia molto valida per chi non sia ancora investito e che non abbia la pazienza di attendere …..

    Sui mercati, credo vi siano opportunità nel campo delle energie alternative, i cui titoli risentiranno positivamente dell’aumento del prezzo del petrolio.
    Viceversa ,sempre mia opinione personale ,per un “ trader aggressivo “ credo che vi siano guadagni significativi possibili nel vendere allo scoperto titoli del comparto bancario, non solo in ITALIA ma anche negli USA .
    La FED credo dovrà comunicare moderazione, questa settimana, nel rialzo dei tassi, perché sulle banche italiane probabilmente non sarà pervenuta alcuna decisione.
    Per ultimo azzardo che probabilmente il dollaro abbia toccato i suoi massimi e che si potrebbe assistere ad un grosso rafforzamento dello yen, se non subito almeno nelle settimane a venire.
    Scusa la lunghezza ,forse faccio sorridere
    Lascio comunque come sempre a te la decisione o meno se pubblicare questo mio post.
    Buona Serata Maurizio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      E’ la giornata dei sorrisi oggi Maurizio…

      Nella fase iniziale del rialzo dei tassi sarebbe pure normale vedere i listini azionari salgano.
      Tuttavia, l’attuale ciclo è molto distorto da una politica monetaria espansiva senza precedenti.
      Ciò premesso, l’exit strategy è riconducibile al tapering, avviatosi ben 3 anni fa, per cui, la fase di travaso di parte dei flussi in uscita dal mercato dei bond a favore dell’equity dovrebbe essere molto più breve rispetto al passato.
      Un altro aspetto legato al rialzo è una minor percezione del rischio da parte del mercato.
      Che questo sia strano in presenza di criticità è vero, ma i mercati talvolta si muovono in modo poco razionale e sono da rispettare.
      Condivido in ogni caso il tuo pensiero in base al quale “siamo molto vicini ad una situazione dove i mercati non potranno essere più puntellati” e, aggiungo, vicini ad una situazione in cui nemmeno si vorrà puntellarli, anzi.
      E più leggo euforia e/o dubbi sul crash, e più sono convinto di quanto appena detto.

      Buona serata.
      Riccardo

  4. Giovanni ha detto:

    Ciao Riccardo. L anno scorso a dicembre i piu vedevano 24-28 mila punti…e siamo finiti a 15 mila punti. Quest anno i piu vedevano 10 mila punti o sotto. E stiamo volando sopra i 19 mila. Non è che pensare contrario al mercato faccia male? Mi pare perdere GRANDISSIME occasioni. Forse arriverà pure il crash…ma intanto chi ci crede fa molti soldi. Senza aspettare il crash. Mi sa che oltre il panettone questo Natale si stappa un bello Champagne. In barba ai debiti,alle banche fallite,alla povertà in aumento,e al peggio del peggio. Il mercato va dove vuole. Ciao Giovanni.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Giovanni,
      A marzo e ad aprile consigliai di alleggerire sugli allunghi indicando come target area 19 mila (in realtà poco sopra).
      Da allora non si è mai andati oltre tale livello.
      Magari si andrà oltre in questa occasione, o forse no, poco importa … ho detto in più occasioni che quando non trovo sufficientemente rassicurante un contesto sono piuttosto incurante alla ‘perdita di occasioni’.
      So che un simile comportamento può portare a perdere inevitabilmente delle occasioni ma, al tempo stesso, riduce notevolmente la possibilità di subire perdite molto pesanti.
      Poi, ovviamente, l’operatività cambia a seconda del profilo di ognuno di noi (io vi ho spiegato bene il mio e la mia concezione sui mercati, ma voi potete averne diversi).
      Per esempio, un certo Warren Buffet ha preferito non partecipare all’immenso rialzo sui titoli tecnologici del 2000 non vedendone un valore.
      Non ci ha guadagnato, ma in quella bolla credo che siano molti di più che ci hanno perso.

      In merito al discorso ‘contrarian’, il trend di fondo è il movimento avviatosi l’estate dello scorso anno, per cui ribassista, non rialzista, per cui lo si sta rispettando.
      Se poi il movimento attuale sarà in grado di invertirlo, questo è un altro discorso.

      Saluti.

      Riccardo

  5. MAURIZIO ha detto:

    RICCARDO Ciao Grazie per la risposta di stamani .
    Mi permetto di nuovo un azzardo .

    In un mondo razionale ora sarebbe davvero tempo per le quattro principali Banche Centrali di agire all’unisono .
    Viceversa ognuno sembra andare per conto proprio.
    Credo che se solo un decimo di quello che il MERCATO si aspetta dalla nuova amministrazione americana in termini di conversione ad un modello più verso l’industria pesante e meno verso i servizi, per gli STATI UNITI sarà fondamentale avere un dollaro molto più debole di così.
    La FED a quanto è dato a sapere , sembrerebbe avere trovato un compromesso con la nuova amministrazione (la quale si sta contraddicendo su tutta una serie di punti presentati in campagna elettorale ).
    Molti degli uomini chiave vengono da Goldman Sachs, dopo una acerrima propaganda contro le banche di investimento.
    A mio modo di vedere la FED dunque cercherà una linea morbida sui TASSI.
    Credo ,forse sbagliando , ma la posizione della BCE è stata interpretata come foriera di nuove immissioni di liquidità.
    In questo caso la FED non potrà essere aggressiva, creando Confusione sui MERCATI .
    Generalmente le politiche accomodanti sono favorevoli alle borse, ma qui penserei piuttosto sia più prevalente la considerazione che avrà sugli impatti valutari più che sui tassi.
    Dobbiamo solo attendere questa sera e vedere cosa succederà…….
    RIPETO E’ UNA MIA PROVOCAZIONE . Di nuovo Buona Serata
    Grazie Maurizio

    P-S: spero di non stancare troppo ….a TE se pubblicare o meno questo post…..Buona FEDDDDDDD.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Aggiungo solo che ci sta una politica un pò diversa perchè la situazione economica americana è più avanzata rispetto a quella europea.

      Buona serata.

      Riccardo

  6. giuliano ha detto:

    Gentile Riccardo, ritieni che dopo questa sostanziosa discesa di Oro e Argento, possano essere ulteriormente interessanti, come sostenuto tempo fa, oppure gli eventuali ulteriori aumenti dei tassi americani, ne fanno scemare l’interesse? Ritieni inoltre che un aggiormanto grafico possa interessare a tutti noi? Un saluto e grazie per la disponibilita’. Giuliano

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Giuliano,
      si ancor più interessante, considerati i prezzi, sempre rispettando la regola secondo cui è sbagliato mediare al ribasso e che si tratta di un asset volatile (quindi è consigliabile una posizione leggera, comunque in funzione del proprio profilo).
      Il calo di ieri dell’oro rientra sempre in quel movimento di pull back cui s’è fatto riferimento.
      Per l’aggiornamento, può essere utile anche la semplice pubblicazione del grafico: non assicuro niente considerati i miei impegni, ma se avrò modo farò un breve post questo weekend.
      Saluti.

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