Ftse Mib: settimana invariata
Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.479 punti, registrando un -0,06%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,18%.
Grafico:
La settimana in corso non aggiunge novità di rilievo sul grafico del Ftse Mib: i prezzi, infatti, ormai da tempo hanno raggiunto e si mantengono entro l’area intorno al ritracciamento di Fibonacci del 50%.
Di seguito il settore bancario:
Una parentesi didattica: quando i prezzi toccano una trendline, cambiano l’inclinazione (accelerazione del movimento in corso) o la direzione (inversione del movimento).
Al momento i prezzi si trovano proprio a contatto con la parallela superiore ed il temporaneo sforamento di 2/3 settimane fa appare come una potenziale falsa rottura in cerca di conferme.
Si conclude segnalando che giovedì prossimo (26 Gennaio) l’Eurogruppo si riunirà per verificare la compatibilità del piano di salvataggio di MPS con le normative Europee.
Riccardo Fracasso
24 Responses to Ftse Mib: settimana invariata
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Ciao Riccardo sembra che il nostro indice sembra reggere molto bene e fare anche meglio degli altri,pensi che si possa salire ancora un po’sui 21000 punti prima della primavera? Grazie un saluto
Ciao Emanuele,
se il Ftse Mib si dimostra in grado di superare tale scoglio e il Ftse Italia Banche il proprio (retta superiore canale), il prossimo target è area 20.666.
Ad ogni modo, tutti gli indici hanno raggiunto soglie grafiche rilevanti e, quindi, suggerirei di non escludere a priori ipotesi opposte a quelle di un ulteriore allungo.
Buona serata.
Riccardo
Ciao Riccardo!grazie come sempre per condividere il tuo lavoro con tutti i tuoi lettori. Denoto in alcuni commenti dei tuoi lettori una poca flessibilità nel valutare le situazioni. Senza critiche ne polemica, ritengo che escludere a priori uno scenario, significhi fondamentalmente perdere una possibilità.
Scusate la banalità che mi concedo, ma in tutti gli ambiti, non vince il più forte, ma chi si adatta meglio…confessione di un investitore che in passato ha pagato a caro prezzo la sua mancanza di flessibilità…
Ciao Alessandro,
più che perdere una possibilità (che a mio avviso non è un gran problema), il rischio è quello di legarsi ad uno scenario per pura speranza.
Ciò non toglie, però, che le considerazioni espresse da chi scrive i commenti siano frutto di analisi ben fondate.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo! Giusta la tua osservazione. Non è mio intento criticare nessuno dei lettori del blog che conduci, anche perché la maggior parte di loro sono più preparati del sottoscritto. Credo però che, come giustamente hai evidenziato, si sia creato un clima di euforia in parte non giustificata. Nelle prossime settimane ci saranno degli ostacoli non semplici da superare. Sarà importante capire come si arriva al adc Unicredit (maggiore adc di sempre in Italia). Il contesto in cui arriva è difficile. La maggior parte degli istituti hanno vari problemi di capitalizzazione, ma ancora più importante, le banche hanno problemi a generare utili. Buon week end a tutti
Certo Alessandro, e l’euforia rende il terreno ancora più fertile per cali intensi.
D’altro canto va però detto che, per esempio, l’incrocio d’oro non ha ancora prodotto i propri effetti e che se dovesse farlo ci attenderebbe un ulteriore allungo.
In merito al resto, io penso che la mano primaria abbia già da molto tempo steso il proprio programma che, raramente stravolge se non a fronte di notizie impreviste di notevole impatto.
Buon Weekend.
Riccardo
Ciao Riccardo,a me sembra che sia quasi concluso sul ftse banche un testa a spalle ribassista con target tra fine febbraio e primi di marzo intorno ai 7800 punti pari al 61% di fibonacci dal minimo di luglio 2016.E quindi visto che come tu giustamente hai più volte scritto,il nostro è un indice ad elevatissimo peso finanziario (circa il 40%)molto probabilmente un ritorno quantomeno in area 17400 lo vedrei probabile.Che ne pensi?
Ciao Paolo,
se ti riferisci alla base giornaliera, concordo: c’è un testa e spalle ribassista che, però, si completerà solo con la rottura della neck line che attualmente transita a circa 9.600 punti.
Al momento siamo sulla parte alta della spalla destra.
Ovviamente è prematuro indicare target ad un calo che non è ancora partito.
Ciò premesso, ipotizzando che il massimo sia già stato segnato (il che non è informazione certa), Fibonacci indicherebbe area 18 mila per il nostro Ftse Mib.
Poi, però, sappiamo tutti come una palla di neve si possa trasformare in valanga.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo. Dopo l’avvenuta rottura marginale del livello posto a 19135 non mi attenderei nel brevissimo un nuovo massimo, quello in corso dovrebbe essere solo un pullback di 19811 al quale dovrebbe seguire un ribasso più consistente.
L’eventuale chiusura del Gap a 17758 punti costituirebbe a mio avviso un brutto segnale in ottica rialzista.
Noi non abbiamo ovviamente la presunzione di pensare di azzeccare tutti i movimenti erratici dei mercati su base settimanale quindi lasciamo che siano loro a dettarci le prossime operazioni. Un saluto.
Ciao Ursulina.
Condivido, giusto indicare lo scenario più probabile ma talvolta è necessario anche attendere maggior chiarezza e avere l’elasticità necessaria per aggiustare il tiro in funzione dell’andamento del mercato che, per sua natura, non è prevedibile con certezza.
Saluti.
Riccardo
Buongiorno Riccardo e a tutti i frequentatori del blog.
Mi ricollego al commento di Alessandro per fare una considerazione.
E’ giusto tenete conto dei “fondamentali” e di tutte le operazioni in “sospeso” tipo la valutazione della Bce sul piano di MontePaschi e dell’adc di Unicredit tanto per citarne 2, ma mi pare che il mercato come al solito abbia scontato in anticipo una soluzione positiva del problema banche che anche se non e’ di fatto acclarata e’gia’ comunque nei prezzi.
Intendo dire che deve essere fatta come sempre una valutazione complessiva dello scenario, altrimenti rischiamo di avere dei convincimenti che poi il mercato regolarmente smentisce.
Quindi a mio parere allo stato attuale e’l’analisi tecnica che ci puo’ indicare la strada da seguire e come piu’ volte ribadito da Riccardo, per ora segnali di inversione
del trend attuale non ce ne sono.
Buongiorno Daniele,
diciamo che al momento non sono presenti segnali di inversione ma ci sono le precondizioni per un’inversione (Raggiungimento soglie grafiche importanti, forte innalzamento volumi Dow, ecc.).
Saluti.
Riccardo
RICCARDO Ciao. Grazie per la Tua analisi come sempre chiara e precisa …nel solco che hai tracciato da aprile 2016.
La mia esperienza in A.T come ben sai è limitata ..Cercando di apprendere osservo
Concordo ..Non ci sono segnali (neanche quelli falsi ..credo più pericolosi ) .
A mio modo di vedere siamo come tra il 21-11-16 e il 05-12-16 ,dove la configurazione dell’INDICE (per i puri della A.T. ) indicava :
1)Accumulazione o 2) Distribuzione .
Nella fattispecie annotavo però che anche dopo 22 settimane di BOX-LATERALE(17400p/15950p) in pochissimi intuivano che la maggiore probabilità di fuoriuscita da questa “AREA ” sarebbe stata verso l’alto (per inciso la Sig.ra URSULINA , lo aveva indicato antecedentemente in tempi non sospetti ) piuttosto che verso il basso .
Per contro tutti , ma proprio tutti ,concordavano nel pronosticare che la fuoriuscita sarebbe stata con un movimento violento data la lunghezza della LATERALITA’.
Oggi leggo che gli stessi puristi dicono e affermano che siamo in :
“ 1) Distribuzione o 2) Accumulazione “ .
Il campo è diviso ….ma i più mi par di capire che propendano per un movimento ,anche se non violento(18000/17750p) verso SUD…….
A quel punto vedremo si dovrà vedere cosa mettere in conto.
Come sempre grazie in anticipo per una Tua opinione in merito .
Buon Fine Settimana Maurizio
Ciao Maurizio,
innanzitutto l’assenza di segnali concreti ci impedisce di sbilanciarci in modo convinto.
Tuttavia, il raggiungimento da parte di tutti gli indici di soglie grafiche rilevanti unitamente a quel che attualmente appare come una falsa rottura sul Ftse Italia Banche (che di per sè rappresenta un segnale) mi portano ad assegnare maggiori possibilità ad uno scenario ribassista.
L’allineamento di tutti gli indici (tutti hanno raggiunto target importanti) avvicina l’ipotesi di un movimento dopo settimane di stallo.
Quel che stona è l’incrocio d’oro che deve ancor produrre i propri effetti positivi, ma non è esclusa nè l’ipotesi che possano svilupparsi dopo una correzione, nè che in questa occasione non si concretizzeranno.
Ad ogni modo, dovendo sbilanciarmi, propenderei per il calo.
Però, ha senso fare previsioni quando queste hanno un’utilità operativa.
Mi spiego.
Ora, per chi è flat sicuramente non ha senso andare long sulla resistenza, semmai ne può avere (se il profilo lo consente) aprire uno short protetto.
Il dubbio può averlo chi è long che, se non si accontenta, deve comunque impostare un trailing stop.
Per chi non rientra in questi tipi di operatività, ha poco senso perdere energie alla ricerca di quel che è lo scenario più probabile.
Saluti.
Riccardo
Ciao riccardo
Provo anch’io a dare la mia opinione sul nostro indice.
Penso he siamo tutti d’accordo nel definire la situazione molto delicata, detto questo penso che finita questa fase laterale da qualsiasi parte si dirigerà il mib sarà una trappola,mi spiego meglio, se andrà verso l’alto non sarà una vera e propria ripartenza ,se andrà verso il basso non sarà quella correzione che tutti ci aspettiamo ,le mani forti non svelano ancore le proprie mosse ,bisogna pazientare ancora .
Buona serata
Ciao Pierluigi,
in linea generale sono d’accordo.
Un eventuale allungo probabilmente si rivelerà l’ultimo tratto rialzista prima del calo (forte).
Nel caso di correzione, invece, ho più perplessità.
Nel senso che non escludo nè che possa precedere un nuovo allungo nè che si trasformi in qualcosa di più serio, specialmente se la trendline inferiore del canale del settore bancario sarà rotta.
Valuteremo.
Ad ogni modo, ora come ora propenderei per un calo e non per un ulteriore allungo, ma lasciamolo dire al mercato.
Buon weekend.
Riccardo
Ciao Riccardo non capisco tutta questa sfiducia nel nostro indice e nelle nostre banche nonostante tutto si stia cercando di risolvere il problema delle sofferenze dal canto mio rimango molto ma molto fiducioso che sia il nostro anno un saluto
Ciao Emanuele,
ovviamente nessuno può escludere con certezza nulla per il futuro, nemmeno che questo possa rivelarsi ‘il nostro anno’.
D’altro canto, però, di elementi che giustifichino una certa sfiducia non mancano.
A partire dalla statistiche che nell’ultimo ventennio hanno visto le chiusure annuali negative (come il 2016) essere sempre seguite da annate molto negative e lo stesso dicasi per gli anni in cui non si raggiunse il pivot R1 (come il 2016): http://finanzaedintorni.info/2016/12/30/ftse-mib-statistiche-fine-anno/
Al calo avviatosi nell’estate del 2015, inoltre, è mancato il picco di volatilità con la quale solitamente si conclude un grosso calo (http://finanzaedintorni.info/2016/05/06/12857/) e che a mio avviso giungerà.
In merito al settore bancario italiano, che si stia cercando di risolvere il problema (aspetto positivo) non significa che sia risolto e, inoltre, la storia insegna che gli aumenti di capitale solitamente hanno forti ripercussioni negative sui prezzi.
Il tutto, inoltre, si contestualizza col mercato leader che presenta valori in linea o superiori a quelli che hanno preceduto i crolli avviatisi nel 2000 e nel 2007, ed è impensabile un nostro rialzo a fronte di un eventuale crollo della borsa americana.
Ripeto che non posso escludere a priori ipotesi opposte da quelle di un calo, ma che elementi per cui essere negativi e, quantomeno, non scartare a priori scenari fortemente ribassisti, ne esistono ed è bene tenerli in considerazione, altrimenti si corrono dei rischi notevoli.
Buona domenica.
Riccardo
Ciao Riccardo, intendi il calo avviatosi nell’estate del 2016…e non del 2015??!! ai tempi mi sembra se ne parlò:un calo importante ci fu nei primi mesi del 2016, il picco di volatilità al ribasso con panico ci fu poi nell’ Estate con la brexit! tutto ciò se guardiamo l’Italia, perché negli Usa il panico e gradi discese proprio nn si sono viste…!
Mi accodo e penso saranno le prime mosse di Trump ad innescare una correzione……l’italia
Al solito seguirà!
Saluti
Alessando p.
Ciao,
estate 2015, dai 24 mila punti.
Quello della brexit non è un picco di volatilità come intendo io, guarda il link che ho pubblicato all’interno del commento.
E non si sta parlando di una seduta… inoltre manca un trimestre con almeno un -20% che in passato abbiamo sempre visto in chiusura del calo.
Riccardo
Ciao, io la vedo cosi: calo arrestatosi(momentaneamente)a febbraio 2016..poi rimbalzo fino a 19000punti(draghi implementa qe),poi nuova discesa a 15000punti(-20%da quei massimi..in qualche mese)in occasione della brexit(-12 in un giorno..e questo si chiama panico.. con tutti i giornali a strillare la fine del Mondo!!)…poi lateralizzazione(con il senno di poi:accumulazione) e seguente Partenza. Ma tutto ciò Oggi ha poca importanza per prevedere i prossimi movimenti…tanto più che in altre borse (uk..Usa..)tutto ciò non è mai accaduto(Zero Panico, nessuna correzione degna di nota, su questo non ci piove).
Al di là dell’analisi tecnica, che rimane strumento fondamentale per fare analisi, spesso ci viene incontro il buon senso e la semplice regola di mercato di domanda/offerta:chi è disposto(negli usa)a coprare a questi prezzi? C’è domanda? C’è Valore? La risposta (secondo i fondamentali) è no!Trovare il cigno nero sarà gioco da ragazzi(imbarazzo della scelta…può essere politica di Trump-vendite su promesse non mantenute o semplici vendite sulla notizia, insomma, in un caso o nell’altro..-), La mano forte vorrà poi riacquistare là dove si sarà nuovamente creato del valore(offerta vantaggiosa).
L’Italia è sottovalutata? se diamo retta alla media storica dell’indice, si; ma se lo guardiamo più da vicino si noterà che i bancari sono sotto prezzati(ma sarà poi vero? siamo sicuri
che, dato il contesto, mps e unicredit siano sottovalutati?)ma che altri titoli(quelli ben amministrati.. i soliti brembo campari prysmian)sono sui massimi storici(MASSIMI in un indice martoriato). ergo per alcuni titoli ci sarà poca domanda perchè assente un valore congruo per il rischio da assumersi.
Giovanni Tamburi(che è un pò il Buffet italiano)sta smobilizzando le sue quote in prysmian(circa un terzo della sua partecipazione nel titolo, acquistate a 12euro)… certo per andare incontro ad altre operazioni(futuri sbarchi in borsa di Furla e Eataly-di cui è già azionista-)ma, se vende Lui….
Saluti Alessandro P.
Il panico cui mi riferisco non è di una giornata ma di un tempo più prolungato e a livelli superiori a quelli visti con la Brexit (basti confrontare il VSTOXX).
Per quanto riguarda il discorso della domanda e dell’offerta, tenendo in considerazione l’ipotesi rialzista, la domanda potrebbe essere sostenuta dai soldi in uscita dai bond.
D’altro canto, però, la domanda potrebbe crollare nel caso in cui la leva (margin debt) dovesse crollare.
Saluti.
Riccardo
Buongiorno a tutti ed a te Riccardo.
Volevo soffermarmi un attimo sui volumi e sulla fase laterale del nostro mib, ma che poi tanto laterale secondo me non lo è.
i dati oggettivi ci dicono che a dicembre siamo saliti con volumi e probabilmente si sono posizionati alcuni fondi sul nostro listìno.
Dopodiché sembra che siamo entrati in una fase consolidamento con diminuzione di volumi e quindi oscilazzione tra 19200-19500.
Secondo mio modesto avviso siamo in fase di accumulo soprattutto sui bancari e finanziari in attesa di news buone per i nostri istituti di credito.
Volevo aggiungere che ci sono importanti segnali che secondo me nn sono trascurabili, riguardo ai cosiddetti titoli sottili che si stanno muovendo all’insù con volumi esagerati rispetto al 2016.
Tu che idea ti sei fatto riguardo a ciò, esistono statistiche riguardo ai suddetti titoli??
Per quello che ho potuto capire io questi li fanno muovere sempre quando vedono che sul mercato si innesta fiducia e quindi potrebbe essere un indicatore da tenere in considerazione.
Buona domenica
Salve Riccardo,
che nelle ultime settimane il quadro grafico sia migliorato è un dato di fatto e pure il sentiment.
L’accelerazione si è avuta soprattutto dopo la rottura della media mobile dei 200 giorni.
Io non escludo l’ipotesi di una pausa prima di un ulteriore allungo (peraltro suggerita dall’incrocio d’oro).
Tuttavia, il raggiungimento di aree grafiche di rilievo, l’avvicinarsi di aumenti di capitali mai visti prima (che in questo periodo non sono considerati dal mercato) mi portano quantomeno a ritenere rischiose scommesse sul rialzo che, se anche si dovesse concretizzare, avrebbe come obiettivo area 20.666 punti.
Buona domenica.
Riccardo