Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.691 punti, registrando un +0,51%.
A dispetto di quanto possa indurre a pensare il calo, abbiamo assistito all’ennesima settimana in cui s’è confermata la maggior forza relativa dello S&P 500 (-2,04%) rispetto al Ftse Mib (-3,35%), aspetto evidentemente favorevole alla nostra strategia market neutral.
Probabilmente non mancheranno in futuro settimane negative per tale strategia, ma attualmente ne va evidenziata la capacità di generare performance a bassa volatilità (quest’ultimo, elemento assai importante) in un contesto alquanto volatile.
Il fatto che la borsa americana riesca a tenersi a distanza di sicurezza dalla propria media mobile a 200 giorni, al contrario del nostro listino, rappresenta un ulteriore motivo di preferenza per l’indice USA:
Gli acquisti concentrati nell’ultima seduta suggeriscono possibili recupero nel corso della prossima settimana, favorevoli anche al nostro listino.
Per i prossimi mesi resta intatta l’ipotesi di un ritorno nei pressi dei massimi segnati a fine Gennaio (2.872 punti).
D’altro canto, l’eventuale rottura della media mobile a 200 giorni rappresenterebbe un forte segnale di deterioramento grafico.
Riccardo Fracasso
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