Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.802 punti, registrando un -0,73%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -2,82%.
Maggio si chiude con un sonoro -9,5% (sul quale grava il 2,1% per lo stacco dividendi).
Nella settimana in corso abbiamo assistito al cedimento della media mobile a 200 giorni, importante riferimento grafico:
Il settore bancario (-3,28% settimanale e -18,98% mensile!) ha raggiunto i minimi di dicembre:
Quasi superfluo affermare che l’eventuale rottura di tale area di supporto rappresenterebbe un chiaro elemento di deterioramento grafico del Ftse Italia Banche, nonché un segnale di alert per il Ftse Mib.
Nel breve periodo non è escludibile un rimbalzo del settore bancario e, conseguentemente, del listino italiano, in particolar modo se accompagnato da un recupero da parte della borsa americana (più improbabile in caso contrario).
Nel caso di rimbalzo, probabilmente la rottura dei minimi di dicembre da parte del Ftse Italia Banche e del Ftse Mib sarebbe soltanto rimandata, anche alla luce del rapporto di forza tra Ftse Italia Banche e Ftse Mib:
Siamo ai minimi, livelli persino inferiori a quelli del Luglio 2012, quando circolava l’ipotesi del fallimento dell’Italia, e Draghi intervenne pronunciando quelle sue famose parole (“Ho un messaggio chiaro da darvi: nell’ambito del nostro mandato la Bce è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro. E credetemi: sarà abbastanza”).
Riccardo Fracasso
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