S&P 500: si balla
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.127 punti, registrando un -2,45%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -2,39%.
La scorsa settimana:
“Da quasi due mesi, e più precisamente dal momento in cui il listino americano ha posto timidamente la testa oltre l’estremo superiore del range laterale oggetto del nostro studio da diverso tempo, non s’è assistito a nemmeno una variazione giornaliera superiore al punto percentuale.
E’ evidente che tale andamento non può essere infinito e che sia destinato a lasciar spazio a movimenti più corposi.”.
Almeno su scala giornaliera, i ‘movimenti più corposi’ effettivamente non si sono fatti attendere molto, considerato il calo odierno.
Grafico:
Si osservi il ritorno dei prezzi all’interno del range laterale che era stato abbandonato per 2 mesi.
Ovviamente, non è un gran vedere.
Tuttavia, l’entità del rientro è talmente esigua da non consentire sin d’ora ai ribassisti di stappare la bottiglia e a me di ufficializzare la falsa rottura.
Considerata l’estensione temporale del range laterale, è gradita una conferma mensile (quindi con la chiusura di settembre).
Ad ogni modo, il gap down giornaliero, le vendite concentrate nell’ultima seduta, la chiusura sui minimi della settimana ed inferiori a quelli della scorsa, sono tutti aspetti negativi che rafforzano l’ipotesi che le vendite non siano esaurite, il che renderebbe più netto il movimento di falsa rottura.
Riccardo Fracasso
20 Responses to S&P 500: si balla
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comunque vada rinnovo i miei complimenti per le ottime analisi e grazie tante
Grazie a te Mario per la stima.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo
Complimenti d’obbligo e meritati perché questo movimento (anche se deve essere confermato) tu lo avevi previsto in tempi non sospetti.
A presto
Claudio
Grazie per averlo evidenziato Claudio.
Buona domenica.
Riccardo
Ciao Riccardo,
mi associo alla tua analisi che ritengo fondata e corretta.
Occupandomi di trading potrei aggiungere che il quadro daily rivela buone probabilità di ulteriore affondo almeno in area 2100, quale proiezione della figura di congestione rettangolare interessata dal break down attuale.
Su quel livello convergono diversi elementi grafici che potrebbero sostenere le quotazioni.
In buona sintesi ritengo che a WS nn sia tuttora suonata la ritirata, anche se queste Marubozu daily/weekly vanno interpretate come un campanello di avvertimento.
Grazie e buon wk.
Buon weekend.
Riccardo
anch’io ritengo l’analisi corretta e, in attesa di sviluppi,
ti faccio i complimenti
gio
Grazie Giovanni,
buona domenica.
Riccardo
RICCARDO Ciao . Analisi perfetta della situazione .
Credo s’inquadri correttamente anche nella situazione fondamentale che si sta creando.
Dopo l’intervento di Draghi di giovedì gli investitori sembrano entrati in una fase di consapevolezza: sembra oramai chiaro che le politiche monetarie accomodanti hanno raggiunto i limiti possibili..
Venerdì sui mercati, non solo quello americano, è arrivato un doppio segnale credo piuttosto indicativo di una fase di correzione che potrebbe portare l’indice americano S&P verso il livello di 2000p abbastanza velocemente : :un’ accelerazione nel ribasso dei corsi di borsa unito al calo del prezzo del petrolio e dell’oro e tassi di interesse in risalita, non solo negli Stati Uniti ma anche in area euro e in Giappone..
Credo che ora vi siano le condizioni che lo yen sfondi verso il basso la soglia dei cento yen per dollaro. Meno evidente cosa possa succedere sull’euro che potrebbe anche rafforzarsi verso e oltre 1,15 in una fase di correzione.
Sulla borsa italiana è chiaro che la sostituzione di Viola è un altro modo per rimandare la decisione sull’aumento di capitale, sperando che la Bce lo accetti e che nel frattempo qualcosa succeda. E’ probabile che la stessa Bce, in evidente imbarazzo per avere approvato un piano operativo, quello di MPS, che non sta in piedi, concederà altro tempo, aggravando ulteriormente la situazione .
Se la correzione arriva, come ci aspettiamo, potrebbero rinascere alcune situazioni di interesse sul mercato italiano ( 15/20 % inferiore al livello attuale delle quotazioni ) .
Mi concentrerei nel settore industriale . La mia scelta rimane BREMBO in primis ma anche FERRARI se ritornasse verso i 30€
Credo che oggi la prima cosa da vendere siano le obbligazioni di minore qualità, quelle ad alto rendimento, sia nel segmento aziendale che in quello delle banche: se i tassi iniziano a salire anche moderatamente saranno quelle a subire le maggiori correzioni nei corsi.
Come sempre Grazie anticipatamente per una Tua opinione
in merito .
Buona Giornata e Buon Lavoro
Maurizio
Salve Maurizio,
sul fatto che le cartucce delle Banche Centrali siano poche, non posso che condividere.
Qualche dubbio invece lo pongo sull’oro: la correzione in corso la vedo come una semplice necessità di pulirsi dagli eccessi dopo un gran rialzo e non come qualcosa di legato agli altri mercati (forse solo, in parte, al dollaro), anzi, le tensioni lo sostengono.
Per quanto riguarda Viola, c’è una chiave di lettura opposta alla tua (e credibile): le sue dimissioni (secondo alcune voci richiesta da JPM) confermano la volontà di fare l’operazione.
Però non entro nel merito, mi limito ad osservare.
In merito ai settori di interesse, io sono dell’avviso che l’investitore che è fuori sia nella posizione di potersi permettere di decidere in futuro, con tutta la calma possibile e lasciando che siano i mercati a darci più informazioni di quelle che abbiamo (se correzione ci sarà, alla sua conclusione il settore bancario potrà rivelarsi una delle più belle opportunità mai viste: un settore sottovalutato di una borsa già ora sottovalutata).
Saluti.
Riccardo
buongiorno Riccardo e complimenti.
Un paio di considerazioni veloci: se correzione importante ci sarà(armiamoci di pazienza prima di entrare), credo, come te, che l’oro salirà. D’altronde penso anche che la Fed possa ancora alzare i tassi a settembre innescando una vera correzione. In quel caso,parodossalmente, potremo assistere ad un mercato azionario orso con dollaro che si apprezza(se pur di poco) sull’euro.Chiaramente le valutazioni obbligazionarie Usa vedrebbero una discesa. Sul petrolio… ci sarà l’Opec dopo il meeting Fed, quindi impossibile fare previsioni!!!Per quanto riguarda il nostro povero indice, a correzione avvenuta(se ci sarà), sulle banche per principio mi verrebbe da non metterci neanche un euro sopra,piuttosto titoli solidi nel lungo periodo e “internazionali”(i soliti brembo,prysmian,interpump,campari,luxottica….).
Alessandro
PS: per quanto riguarda il concetto di Globalizzazione: Le crisi sono quasi sempre globali(stati uniti giù=italia giù), le buone notizie lo sono meno(stati uniti su= italia?? non pervenuta)……
Ciao Alessandro e grazie per i complimenti.
Io non escluderei che il calo dei mercati azionari possa verificarsi anche nel caso di mancato rialzo dei tassi.
Un nulla di fatto, infatti, sarebbe letto come conferma che l’economia è troppo debole per camminare con le proprie gambe (il che è grave giunti a questo punto); ma anche un rialzo potrebbe essere letto in modo negativo, poichè non finalizzato a raffreddare l’economia (che non è surriscaldata) ma per altri motivi citati recentemente.
Per quanto riguarda il nostro indice, a mio avviso nel caso di calo è vero che alcuni titoli (io mi riferirei più a quelli anti-ciclici che a quelli ‘solidi nel lungo termine’, perchè gli industriali sono ciclici) sono destinati a sovraperformare, ma è altrettanto vero che per sovraperformare è sufficiente anche perdere meno di altri e non necessariamente guadagnare di più.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo,
concordo sul fatto che il calo dei mercati Usa possa concretizzarsi sia nel caso la Fed alzi o meno i tassi..quello che può cambiare è semmai la profondità e la durata di tale calo.
Per quanto riguarda i titoli che ho definito “solidi nel lungo periodo” intendo quei titoli che il Mercato ha (quasi)sempre permiato perchè ben Gestiti e capace di creare valore nel tempo(in termini di crescita,dividendi,ed espansione geografica-capacità di posizionarsi in mercati nuovi-).Se guardiamo i grafici di questi titoli notiamo che sono quasi tutti vicini a massimi storici anche in un contesto di zero crescita(come quello italiano).questo perchè non dipendono dal mercato domestico ma posizionati diversamente e leader nei vari settori di competenza. Campari e luxottica poi non li definirei industriali(anche se sono ciclici). ma ci sono altri titoli ottimi come Diasorin(che è anticiclico).
Nel caso di profondi cali(e di successiva ripresa!)questi titoli li preferico ai bancari semplicemente perchè trovo che siano aziende “Serie”.
RICCARDO Ciao . Grazie per la Tua risposta .
Capisco ed accetto la TUA posizione di non entrare nel merito di MPS .
Mi permetto solo aggiungere alcune considerazioni
entrando ,scusandomi in anticipo ,nel merito.
Da quello che si legge sulla stampa di settore la decisione di sostituire l’amministratore delegato è pensata con l’idea che un nuovo manager abbia più facilità a condurre in porto l’aumento di capitale.
La mia opinione sarebbe che le decisioni che vanno prese a MPS oggi dovrebbero essere di tutt’altro genere .
La banca andrebbe commissariata per traghettare i correntisti verso lidi più sicuri e successivamente tagliare i crediti in sofferenza al loro vero valore, poi chiusa. Se è ancora possibile……. e con tutte le possibili ripercussioni politiche che si andrebbero a generare.
Si legge che due terzi dei crediti dell’istituto sono oramai in sofferenza, il che probabilmente vuol dire che anche i correntisti perderebbero i loro soldi.
Il Fondo di Garanzia sino a 100 mila euro di fatto non esiste, ha un bilancio di meno di un milione di euro e impegni volontari da parte delle banche aderenti di poco più di un miliardo e mezzo.
Come ti ho scritto la BCE probabilmente concederà ulteriore tempo, avendo essa stessa fatto un colossale errore di valutazione nel dare il beneplacito al “piano”.
I peggiori disastri, non solo in finanza, della storia recente dell’uomo derivano dal non volere prendere decisioni dolorose ma inevitabili sperando che poi succeda non si sa bene che cosa.
Ma più si aspetta ,mia opinione personale ,più si rischierà di peggiorare la situazione .
Grazie come sempre anche della tua preziosa disponibilità nel concedere lo spazio a tutti noi lettori del TUO BLOG.
Buona Giornata e Buon Lavoro
Maurizio
Prego, figurati.
Saluti.
Riccardo
Ciao a tutti.
Ritengo che la correzione sia già avvenuta venerdì scorso e che nei prossimi giorni/settimane testeremo nuovamente i massimi dello S&P 500, con target potenziale a 2300 punti, se ci arriva.
Che ne pensate ?
Ciao Enrico,
la ritengo un’ipotesi possibile ma molto meno d’altre e, soprattutto, che implica rischi eccessivi.
Saluti.
Riccardo
Ciao a tutti, considerato il calo di s&p500 di ieri, il quale mi ha messo in ginocchio, e purtroppo non avevo letto le considerazioni di Riccardo, c’è in previsione un rialzo o è meglio aspettare? Grazie
Ciao Ignazio,
probabilmente troverai risposta nell’intervista che sarà pubblicata domani (come di consueto pubblicherò il link).
Saluti.
Riccardo
Grazie