From the daily archives: domenica, Giugno 20, 2010
L’azione è una frazione del capitale di una società che in funzione dei diritti che attribuisce al possessore si può distinguere in:
 
·    ordinaria: danno diritto di voto sia in assemblea ordinaria che straordinaria;
·    privilegiata: il privilegio è previsto nel rimborso del capitale nel caso di fallimento della società; a fronte di questo beneficio il diritto di voto è limitato alle assemblee straordinarie;
·    risparmio: è al portatore (e non nominative come le altre due categorie) e quindi   non è riconducibile ad una persona e può essere emessa soltanto se è quotata la  corrispondente ordinaria. Gode di dividendi superiori a quelli degli altri due tipi ma  non da diritto di voto alle assemblee sia ordinarie sia straordinarie.
 
In occasione di un’eventuale scalata le azioni ordinarie e quelle privilegiate risultano più appetibili poiché la scalata è rivolta ad esse e non alle azioni di risparmio che non danno alcun diritto di voto e quindi di controllo della società e dunque non sono considerate dal potenziale acquirente che mira a comandare.
Le conversioni delle azioni di risparmio in ordinarie prevedono solitamente il versamento da parte dei possessori delle azioni di risparmio di un conguaglio pari al 35% delle ordinarie.
Le azioni di risparmio in genere quotano a sconto del 50% rispetto a quelle ordinarie e quindi ne traggono un vantaggio mentre le ordinarie si deprezzano poiché se l’operazione ha successo aumentano in quantità: sono questi i motivi per i quali all’annuncio di una conversione scattano gli arbitraggi consistenti la vendita delle ordinarie e l’acquisto di quelle di risparmio che portano la differenza tra i due tipi di azione al 35%.
 
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