Gli Indici sono delle medie semplici o ponderate che sintetizzano l’andamento dell’insieme dei titoli cui fanno riferimento.
Essi non sono dei semplici numeri, ma informazioni sintetiche vendute dai loro produttori ai vari acquirenti interessati a farne la base per contratti derivati, per vendere banche dati, ecc.; tale interesse economico spinge i vari produttori a promuovere gli indici, per affermarne la supremazia nel riflettere l’andamento dei titoli cui si riferiscono.

Gli indici italiani sono medie ponderate dei titoli a cui fanno riferimento; ponderate perché i titoli non pesano nello stesso modo all’interno del paniere ma in percentuali differenti stabilite in base all’ILC (indice di liquidità e capitalizzazione) che considera la capitalizzazione   media   del   titolo   (flottante   (numero   di   titoli   in  circolazione) moltiplicato per la media dei prezzi ufficiali nei sei mesi precedenti);

La composizione degli indici è rivista ogni tre mesi (il lunedì successivo alla scadenza del Fib30) e di norma il valore dei titoli entranti aumenta mentre quello dei titoli uscenti diminuisce, in quanto esistono dei fondi che devono replicare il più possibile l’indice.
 
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