Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

L’indice americano chiude a 1.224 punti registrando un +1,74%.

La settimana si conclude con un complessivo ed inequivocabile +5,98%.

Ultime sedute:

Come si può osservare lo S&P; 500 ha chiuso in piena area di resistenza.
 
Lo scenario più probabile, al momento, è quello di un suo superamento.
 
I motivi:
  • l’impostazione rimane ovviamente positiva (la 7+5 e la 25+5 sono ampiamente sotto i prezzi);
  • la chiusura giornaliera sui massimi ne rende probabili di ulteriori nella successiva (Ndr: lunedì);
  • la chiusura settimanale sui massimi ne rende probabili di ulteriori nella successiva.
    Come già sottolineato in passato, il massimo giornaliero non può coincidere con quello settimanale.
    In buona sostanza il massimo settimanale sarà più alto di quello di lunedì.
 
Ovviamente si sta parlando di ipotesi più probabili (non certe), ma è proprio queste che ogni analisi deve ricercare, senza l’illusione e la presunzione di poter prevedere il futuro con sicurezza.
Comunque sia la situazione attuale è questa e difficilmente il livello di forte ipercomprato segnalato dal Detrended potrà da solo ostacolare ulteriori allunghi.
 
Logico che un’eventuale diffusione di notizie impreviste e notevolmente negative potrebbe ribaltare l’attuale situazione.
Ovvio che se la stessa regia che ha messo in piedi l’attuale rialzo dovesse decidere che i prezzi siano già ora sufficienti per aprire posizioni ribassiste, il mercato improvvisamente crollerebbe.
I bassi volumi che continuano a non voler decollare, mi portano a credere che il movimento in corso sia, nonostante la notevole estensione, un semplice rimbalzo.
 
Tuttavia, ripeto, allo stato attuale le probabilità maggiori sono a favore per una prosecuzione del recupero, per cui, al momento, il target va ricercato verso l’alto.
 
Andiamo allora a vedere quale può essere l’obiettivo di tale rimbalzo con l’ausilio del seguente grafico:
 
 
 
Come si può notare lo S&P; ha registrato un massimo il 2 maggio a 1.370,6 ed un minimo il 4 ottobre a 1.074,8 punti.
 
Grazie a tali valori è possibile calcolare i livelli di Fibonacci.
Nel grafico mi sono limitato ad esporre quello del 38,2% a 1.187,8 punti (già ampiamente superato) e quello del 61,8% a 1.257,6 punti che dista dai valori attuali di un  2,74%.
 
Ad avvalorare la seconda soglia vi è il minimo del 16 giugno che praticamente coincide (1.258,07).
 
 
 
Riccardo Fracasso
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