From the daily archives: mercoledì, Ottobre 19, 2011

Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

 
 
L’indice americano ha chiuso a 1.225 punti, registrando un +2,04%.
 
 
Ultime sedute:
 
 
 
 
Il trend di medio e quello di lungo restano ovviamente impostati al rialzo.
 
Il Detrended segnala ipercomprato.
 
Grazie al balzo di ieri lo S&P; è riuscito a recuperare la trendline ‘A’, portandosela sotto i piedi; tale elemento è sicuramente positivo.
 
Ora, però,  l’indice americano si è riportato a ridosso dell’area di resistenza 1.220-1.231; i rialzisti attendano un suo superamento prima di dar per certa la prosecuzione fino alla successiva (1.258).
 
 
Nella giornata in cui Moody’s taglia di due gradini il rating della Spagna (da Aa2 a A1) e minaccia la Francia di un declassamento (è uno dei pochi Paesi che ancora gode della tripla A) il mercato americano sale, spinto da un articolo del giornale inglese Guardian che afferma che Francia e Germania vorrebbero portare il fondo salva euro a 2 trilioni di euro.
 
 
E’ bene chiarire:
  1. se gli stessi protagonisti dell’accordo prima hanno annunciato di aver trovato la risposta alla crisi e dopo una sola settimana si sono smentiti, non vedo perchè dar per certo quanto riporta un giornale; con ciò non voglio escludere che il piano Merkel-Sarkozy possa esser quello descritto dal quotidiano inglese, ma evidenziare che ancora una volta, come frequentemente successo nelle ultime settimane, si stia salendo sulle ipotesi trascurando i fatti reali (taglio di rating spagnolo e monito di un possibile taglio alla Francia);
  2. ammesso e non concesso che quanto scritto dal Guardian sia vero, la proposta dovrebbe comunque esser accolta da tutti gli altri Stati della zona Euro, che, come sappiamo, si trovano in posizioni ben diverse da quelle della Francia e della Germania; in sintesi, al momento, si tratterebbe unicamente di un accordo bilaterale;
  3. infine, se anche tale piano venisse accolto dagli altri Paesi, a mio parere l’allargamento del fondo salva euro non risolverebbe la crisi ma finirebbe con l’indebolire il Fondo stesso. In merito a tale argomento, per chi non li avesse letti, troverete i miei approfondimenti nell’articolo ‘IL FONDO SALVA EURO: UN FRAGILE CASTELLO DI SABBIA’ pubblicato il 10 ottobre.
 
Nelle ultime settimane si sono lette ipotesi, sentite dichiarazioni, che sono state assecondate dai listini azionari, i quali, quindi, già ora le scontano.
In questo conteso, trovo improbabile che dal G20 usciranno notizie in grado di sorprendere positivamente i mercati.
 
 
Riccardo Fracasso  
 
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