Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:
L’indice americano ha chiuso a 1.285 punti, registrando un +0,04%.
 
La settimana si conclude con un +3,78%.
 
 
Ultime sedute:
 
Abbiamo più volte ricordato che il più delle volte che un asset si ritrova a ridosso della media mobile a 200 giorni succede qualcosa di rilevante.
Per ‘qualcosa di rilevante’ si intende che:
  • in caso di respingimento si verifichi un violento movimento contrario a quello in corso (nella circostanza attuale avremo un calo molto consistente);
  • in caso di rottura si assista ad un’accelerazione del movimento in atto (nella circostanza attuale avremo invece un ulteriore e notevole allungo).
Giovedì abbiamo evidenziato il superamento della media mobile a 200 giorni (linea viola), ma allo stesso tempo che la rottura non era così netta per poter escludere completamente l’ipotesi di un semplice sforamento.
La seduta di ieri non ha fornito schiarite.
La variazione pressochè nulla (+0,04%) non rappresenta nè un ritracciamento importante nè un notevole allungo.
In buona sostanza, se ne sa quanto prima, ma non preoccupatevi che con ogni probabilità già nella prossima settimana verranno svelate le reali intenzioni del mercato.
 
Se da una parte la rottura di resistenze importanti (1.258 punti) ed il trend di medio e di lungo positivi favoriscono l’allungo, dall’altra l’ipercomprato elevato e la poca sostanza delle decisioni emerse da Bruxelles avvalorano l’ipotesi di un’inversione.
 
A mio parere, questa è una situazione ideale per impostare dei trailing stop, utili a proteggere eventuali posizioni long in portafoglio.
 
 
Fracasso Riccardo 
 
 
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