I DUBBI SUL REFERENDUM SPINGONO ANCHE LO S&P.
Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:
L’indice americano ha chiuso a 1.261 punti, registrando un +1,88%.
Ultime sedute:
La possibilità che il governo Papandreou cada, e con esso anche il referendum, ha evidentemente favorito anche i listini americani.
C’è ben poco da dire: il trend di medio e quello di lungo sono positivi e andarci contro cercando di prevedere il massimo può risultare dannoso, specie se lo si fa senza impostare gli stop loss.
La chiusura vicina ai massimi ne rende probabili ulteriori nella seduta di domani.
In assenza di valide resistenze, nelle ultime due sedute lo S&P; 500 ha trovato strada libera per salire, ma la vera dimostrazione di forza la dovrà dare nel caso in cui si riportasse a contatto con la media mobile a 200 giorni (linea viola), sempre più vicina.
Ad inizio settimana i mercati hanno dimostrato che danni possono provocare nel momento in cui si girano al ribasso, ma è evidente che chi di dovere stia cercando ogni modo per ritardare il peggio, pur consapevoli di non poterlo fare all’infinito.
Riccardo Fracasso
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