Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:

 
Nella prima mattinata il nostro indice ha segnato un minimo a 14.885 punti (-2,55%)  sulla scia delle parole  della Merkel e di Sarkozy, che ieri avevano dichiarato la sospensione della sesta tranche del primo pacchetto di aiuti alla Grecia, fino a che non confermerà di voler rimanere nell’Area Euro.
Poi, il taglio dei tassi annunciato da Draghi (da 1,5% a 1,25%) e soprattutto la possibilità che il governo Papandreou cada e con esso anche il referendum, hanno favorito una inversione spettacolare con l’indice che è salito fino a 15.984 (+4,65%) per poi chiudere a 15.766 punti, registrando un +3,23%.La giornata odierna non fa che dimostrarci come una voce imprevista possa stravolgere, nel breve periodo, nel bene o nel male, l’intonazione dei mercati.

 
Ultime sedute:

 

 
Se il rialzo di ieri non doveva esser sopravvalutato, quello di oggi invece deve essere considerato perchè ha consentito il superamento della 25+5 da parte del Ftse Mib (peraltro perforata solo ieri), invertendo il trend di lungo che ora è al rialzo.
Il trend di medio resta invece negativo (la 7+5 si muove sopra il nostro indice).Col balzo odierno si è colmato gran parte del gap down aperto martedì scorso.
Servirà salire almeno fino a 16.018 punti per chiuderlo completamente, ma non è certo che ciò possa avvenire, anche perchè, come abbiamo visto, in questo periodo tutto ruota intorno alle voci, più o meno vere.
Domani a Cannes, si conclude il G20: vedremo se finalmente sarà comunicato qualcosa di concreto.

 

Riccardo Fracasso

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