ALTRA PESSIMA ASTA PER L’ITALIA.
Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso a 13.937 punti, registrando un +0,12%.
Il Detrended segnala un moderato ipervenduto.
Ultime sedute:
Nell’ultima seduta si è disegnata una doji (apertura e chiusura praticamente coincidenti) che indica forte incertezza.
Se solo l’indice fosse riuscito a chiudere sui massimi avremo avuto una figura rialzista (hammer) che, se avesse trovato conferma lunedì, avrebbe rafforzato l’ipotesi di un rimbalzo.
Così invece, resta solo tanta incertezza.
Certo, si chiude sopra il supporto (13.800 punti), ma non ci si è tanto sopra, ed inoltre non bisogna trascurare che la settimana si conclude con un pesantissimo -8,51%.
Insomma, ci resta ancora l’incertezza che da questi livelli si possa assistere ad un rimbalzo, ma, a mio parere, se anche dovesse manifestarsi, non ci porterà distanti, salvo impreviste ed improbabili novità positive.
Mi riferisco agli Eurobond o alla stampa di nuovi euro, entrambe soluzioni che non risolveranno la crisi, ma che potrebbero portare ad una tregua.
Entrambe soluzioni fortemente osteggiate dalla Germania.
In buona sostanza, se non sarà fatto qualcosa di concreto, scordiamoci qualcosa che vada oltre un semplice rimbalzo (sempre che poi si verifichi).
D’altro canto, c’è molto più spazio per la discesa.
Oggi il Tesoro italiano ha collocato 8 miliardi di BOT a sei mesi al rendimento annuo del 6.504%.
Se tale dato non vi impressiona, magari riuscirò io dicendovi che ad ottobre fu collocato al 3.535%.
Riccardo Fracasso
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