Approfondiamo la situazione grafica del cambio euro/dollaro alla luce del rialzo delle ultime due sedute.
Grafico:
Presto per parlare di un autentico rimbalzo, ma gli acquisti in un contesto di forte ipervenduto avviatisi nei pressi della trendline inferiore del canale di deviazione standard (costruito come al solito con le seconde DS) suggeriscono di prendere in esame l’ipotesi di una prosecuzione degli acquisti.
Innanzitutto sottolineo che è mia convinzione che nel caso in cui il rialzo dell’euro avviatosi lunedì dovesse effettivamente proseguire andrebbe comunque classificato come un movimento di rimbalzo (occasione di acquisto/incremento dollari) e non di inversione; la politica monetaria espansiva in fase di allargamento nell’Area Euro ed in fase di rientro negli Stati Uniti restano favorevoli al dollaro.
Andiamo allora a ricercare i target di questo potenziale rimbalzo, ammesso e non concesso che il minimo di partenza (1,2501) non sia ritoccato.
Di seguito i ritracciamenti di Fibonacci della gamba ribassista che va dal massimo di 1,3993 (8 maggio) al recente minimo a 1,2501 (3 ottobre):
- 1,3071 (38,2%);
- 1,3247 (50%);
- 1,3423 (61,8%).
Statisticamente il livello presso cui il rimbalzo il più delle volte si interrompe è il primo, avvalorato per di più, nel caso specifico, dalla convergenza con la trendline superiore del canale di deviazione standard (va comunque tenuto conto che qualsiasi canale di deviazione standard è un elemento grafico dinamico sia nei prezzi che nell’inclinazione).
Riccardo Fracasso
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