Titoli di Stato: precisazioni
Questo articolo integra l’ultimo studio dei titoli di stato per chiarire alcuni concetti.
Investire significa ricercare VALORE, ed il valore non si valuta in funzione del rendimento ma del rapporto tra rendimento e rischio.
Per quanto sia generalmente valida la correlazione diretta tra rendimento e rischio, sono frequenti le situazioni in cui il rapporto è sbilanciato dalla parte del rischio o del rendimento; nel secondo caso si evidenzia del valore … un’opportunità.
Lo scopo di chi investe è proprio quello di ricercare il valore ed evitare gli investimenti in cui prevale il rischio.
L’obiettivo minimo di un’obbligazione è quello di coprire il rischio inflazione attraverso il rendimento (in linea generale è accettata la tesi secondo cui il fair value di un decennale americano è rappresentato da un rendimento reale pari al 2%).
Ovvio che un investitore come si deve richiede un rendimento maggiore via via che si riduce il rating e si allungano le scadenze.
Ad ogni modo, la finalità principale del mio studio è quella di fornire una prima scrematura che tenga conto dei rendimenti reali (i rendimenti reali sono da considerare per lo studio di qualsiasi scadenza).
Difatti, è errore comune quello di confrontare i rendimenti lordi e non quelli reali.
Se, per esempio, il decennale italiano offrisse un 8% ma a fronte di un’inflazione del 10% (quindi rendimento reale a -2%), non presenterebbe comunque valore, fermo restando l’importanza di altri elementi di valutazione (politica monetaria BCE, rating, ecc.) da tenere in considerazione nel giudizio complessivo.
Rendimenti reali negativi rappresentano un’anomalia destinata a rientrare nel medio/lungo termine o grazie ad un rialzo dei rendimenti o ad una discesa dell’inflazione.
Pertanto, a meno che non si ritenga probabile uno scenario deflattivo (ipotesi lecita), appare finanziariamente sconsigliabile orientarsi verso i titoli che offrono i rendimenti reali meno appetibili, poiché il rischio non è sufficientemente compensato.
A tal proposito, nello studio s’è evidenziata la tendenza rialzista dell’inflazione.
Riccardo Fracasso
16 Responses to Titoli di Stato: precisazioni
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Buonasera Riccardo. So che per te i movimenti del lunedì sono a volte non importanti ai fini dell’analisi settimanale, ma se ti posso chiedere… non ti pare che il movimento sugli indici USA abbia modificato quello che era il tuo scenario? Idem il meno 4 del dax… posso chiedere un tuo parere in merito? Scusa e grazie in ogni caso, Filippo
Ciao Filippo,
al momento posso solo dire che era (ovviamente) auspicabile una correzione meno profonda ma, come al solito, attendiamo la chiusura settimanale.
Ad ogni modo, molto meglio che la correzione si stia concretizzando ad inizio settimana.
Saluti.
Riccardo
Ok, grazie mille! Tra l’altro, guardando il grafico weekly del dax, non vedo un gap così ampio dal 2011 ad oggi… penso e spero vada a chiuderlo presto…
Gentile Riccardo,
forse è il caso di rivalutare una figura tecnica come il rettangolo che si è formato (timeframe settimanale) fra 22.550 e 20.500 nella consapevolezza che una rottura confermata in chiusura potrebbe significare un target a 18.000.
La tenuta del supporto è probabile che faccia rimbalzare il prezzo verso il lato superiore. Vedo però, da un punto di vista grafico, le seguenti negatività:
– per la prima volta dal 2012, su mensile, la candela perde il contatto con la mediana delle Bollinger Bands
– sempre su mensile il target (per la teoria) è sulla banda inferiore di Bollinger, attualmente a 19.000
– mi pare sia in atto, su settimanale un non riconoscimento della più recente forchetta rialzista
– sempre su settimanale è ben visibile una trendline ribassista (resistenza) già testata con successo (si fa per dire) per tre volte. Su giornaliero addirittura tale linea passa più in basso ed è stata testata numerose volte, dimostrando la valenza (eccezione fatta per il top del 1 Dicembre) tanto che un trader può sfruttarla per gli ingressi short.
– su ProReal noto che i supporti statici sono a 20386 oramai abbastanza vicino, eppoi campo libero sino a 18.180
– su giornaliero è tracciabile una estensione al ribasso con target oramai a 20.473 (161,80%).
E’ inconfutabile, credo, che si sia in un ambiente ribassista (massimi sempre decrescenti) e il doppio massimo del 17 con il 29 Dicembre non ha fatto altro che confermare.
Infine mi pare vi sia anche un setup di carattere statistico che andrebbe indagato: storicamente una eventuale chiusura in rosso di Gennaio porta con sè altri ribassi. Forse le borse stanno cercando un minimo “forte” per ripartire al rialzo. Credo ci vorrà del tempo (secondo trimestre o addirittura semestre?).
Cari saluti
Mario
Ciao Mario,
sorvolo sulle bande di Bollinger che, almeno per il momento, non rientrano nel mio metodo di lavoro, e mi concentro sulla parte che reputo più importante della tua analisi.
Premetto che non escludo la possibilità che si debba accantonare la forchetta rialzista di medio termine, ma affermare sin d’ora che sia in atto un ‘non riconoscimento’ lo trovo prematuro.
Esistono gli sforamenti, attendiamo la chiusura settimanale.
E anche nel caso dovessimo abbandonare quell’ipotesi grafica, c’è la forchetta rialzista di lungo termine.
In merito alla sequenza di massimi e minimi decrescenti, fai riferimento al medio termine ma il trend di lungo resta rialzista.
Quando il trend di medio porta i prezzi ad un riferimento tecnico di lungo termine il più delle volte si propone quella che potremo definire una giuntura di acquisto.
Inoltre, pure l’anno scorso è stata messa pressione alla parallela inferiore di lungo termine e pure l’anno scorso c’era panico da parte degli investitori.
Ora, non dico che debba verificarsi necessariamente quanto successo un anno fa (fortissimo rialzo), ma andrei piano ad essere troppo negativo.
Lasciamo che siano i mercati a dirci ciò che succederà.
Ora siamo in un’ampia area di supporto, e solitamente sui supporti non si vende.
Riccardo
Buonasera Riccardo
Grazie per l’intervento infrasettimanale.
Graziano
RICCARDO Ciao…….Giornata tremenda ….Considerando che è la prima dell’anno….un poco d’ansia ci potrebbe anche stare. Andiamo con ordine
1)Avendo aperto a 19186p(se non erro ) mi indica che statisticamente con apertura inferiore al PIVOT 2015
19188p ci potrebbe stare che il 2016 chiuda ad un livello
inferiore ……
Notizia tutt’altro che buona ….Anche se nel 2015 questa statistica non ha funzionato
2)Alcuni giorni fa una lettrice indicava alcuni livelli
rialzisti/ribassisti TROVATI con le ESTENSIONI RIA/RIB
di FIBONACCI.
Questi livelli sono più o meno confermati anche lavorando con il PIVOT MENSILE di DICEMBRE (=21589p)
Il SUPP. che trovo in S1 è = 20334p.
Mi sembra che concordi a quanto TU asserisci
(certamente con la possibilità di errore ),
“IMPROBABILE UNA PERFORAZIONE DECISA DEL SUP. IN AREA
20600p-20500p”
3)Il SUPPORTO S1 del PIVOT di DICEMBRE credo anche che corrisponda +/- alla PARALLELA INFERIORE DELLA FORCHETTA RIALZISTA DEL TREND DI LUNGO PERIODO……..
Messa sotto pressione a fine 2014inizio 2015.
Come scrivi il tempo ci dirà anche questa volta se ,come spesso accade nei MERCATI, la STORIA si ripeterà .
Grazie in anticipo di una TUA opinione
Buona Serata Maurizio
Ciao Maurizio,
onestamente c’è poco da aggiungere oltre quel ‘poco’ che ho scritto.
Hai fatto bene ad evidenziare l’apertura inferiore al pivot centrale, il che suggerisce cautela ma al tempo stesso non esclude rialzi anche corposi nel corso dell’anno.
Per il resto, attendiamo venerdì.
Riccardo
Ciao Riccardo, come vedi a pochissimi interessano i titoli di Stato!
Ti aspettiamo (con ansia) venerdì sera.
Ciao Cristiano,
il fatto è che i bond fanno parte del sistema finanziario e capirne o meno la convenienza aiuta.
Ad ogni modo l’articolo sui titoli di stato ha ricevuto un notevole numero di condivisioni in molti profili facebook.
Ci sentiamo nel finesettimana.
Saluti.
Apertura ftse mib 40
21.186,13 – Pivot centrale 21.188,67
la calma è la virtù dei forti
ciao
Raffaella
Ciao Raffaella
RICCARDO Ciao. Grazie per la risposta.
Mi permetto alcune considerazioni con un’altra domanda .
Negli ultimi mesi del 2015 ,se non mi sbaglio , ogni qualvolta che il S si apprezzava contro l’€ le BORSE EUROPEE quasi sempre avevano un movimento al RIALZO.
In questi giorni possiamo notare :
1)LE TURBOLENZE ASIATICHE , CINA IN PRIMIS .
2)FORTI MOVIMENTI DEL PREZZO DEL PETROLIO CHE CONTINUANO ANCHE IN QUESTO INIZIO 2016 DOPO IL 2015.
3)POSSIBILI CONSEGUENZE DELLE VARIE DIATRIBE CHE STANNO ACCADENDO IN MEDIO ORIENTE
Detto ciò personalmente non mi spiego del tutto i movimenti che si stanno verificando sui MERCATI .
Solo movimenti di ASSESTAMENTO oppure c’è dell’altro?
Una TUA opinione ,SE POSSIBILE ,sarebbe come sempre molto
apprezzata.
Grazie Buona Giornata Maurizio
Ciao Maurizio,
giustificazioni se ne trovano sempre.
Tuttavia, il motivo principale degli ultimi cali parrebbe essere il riproporsi della situazione cinese.
Ad ogni modo, attualmente non vedo un market mover tanto rilevante.
Anche un anno fa il mercato prima di ripartire si è reso protagonista di varie false ripartenze che, evidentemente, sono servite alla mano primaria per accumulare.
Ora, io non ho la certezza che tale andamento possa ripetersi, ma sussiste il motivo per ritenerla una ipotesi concreta (probabile).
Come detto, ha molto più senso riesaminare la situazione alla conclusione della settimana.
Buona giornata.
Riccardo
Ciao RICCARDO Grazie per la risposta .
Avendo un poco di tempo e non avendo la TUA SAGGEZZA
mi espongo prima di riesaminare la situazione nel fine settimana come da TE indicato
In questa giornata di ASSESTAMENTO se l’INDICE dovesse tenere il minimo di ieri a 20701p la TUA IPOTESI CONCRETA si potrebbe anche materializzare forse prima del fine settimana .
Una possibile EST/FIB/RIA. sul T/F WEEKLY si potrebbe formare con A=20506p B= 21705p C=20701p e con
61.8% =21441p(chiusura gap ribassista di ieri )
100% =21900p
161.8%=22641p
Nessuna certezza …..e segnali labili …..
Monitorare e prudenza più che mai….Vedremo
Grazie e scusa in anticipo per questa mia opinione
molto personale e spero non troppo inopportuna.
Buona Serata Maurizio
Di niente, figurati.
Buona serata.
Riccardo