S&P 500: in attesa di segnali
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.164 punti, registrando un -0,57%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,19%.
Seppure non rappresenti il time frame da preferire per l’operatività da investitore, di seguito osserviamo un dettaglio offerto dal grafico su base giornaliera:
Innanzitutto, si osservi come col rialzo di questa settimana sia stato chiuso il gap down apertosi circa due settimane fa.
Inoltre, da notare la tenuta della media mobile a 50 giorni (linea blu).
Peraltro, passando su grafico settimanale, si nota come in tale area converga anche una concentrazione di volumi significativa, in cui la mano primaria potrebbe aver partecipato da qualche settimana per completare la propria fase distributiva presumibilmente avviatasi da oltre un anno e mezzo:
Ad ogni modo, al momento il listino americano si dimostra sufficientemente forte per mantenersi lievemente al di sopra del range laterale 1.810-2.130, ma non abbastanza per superare con convinzione l’area di target 2.162 punti (pivot annuale R1) che,sulla base delle considerazioni più volte scritte, a mio avviso rappresenta una soglia presso la quale liquidare, anche a costo di perdere un’eventuale ulteriore estensione rialzista.
Riccardo Fracasso
6 Responses to S&P 500: in attesa di segnali
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Buongiorno a tutti gli appassionati di analisi tecnica.
Mi permetto di suggerire che si potrebbe affiancare alla strategia di liquidare le posizione su questi livelli, anche quella di aprire delle posizioni short sull’ indice.
In questo caso il loss da pagare in caso di superamento dell’ indice dei 2.162 punti
potrebbe essere poca cosa rispetto al
considerevole gain che si potrebbe ottenere un caso invece di discesa decisa dell’indice.
Saluti
Buongiorno,
ritengo che tale operatività è prematura, in quanto i volumi non indicano una discesa imminente, semmai il contrario.
Il potenziale rialzo, se accadrà, non è di pochi punti sopra i 2.162, quindi si rischia di portare a casa una perdita della dimensione dello stop-loss inserito.
Saluti,
Enrico
Premesso che quando ho una visione ribassista su un asset, mi limito ad evitarlo e non a shortarlo perchè reputo già un successo evitare un calo e perchè, in presenza di rischio di una discesa, ricerco opportunità rialziste altrove.
E premesso che per un’operatività short solitamente è bene aprire una posizione sfruttando rimbalzi interni ad un trend di fondo comunque ribassista (in questo caso il trend primario è laterale).
Ciò premesso, tuttavia, per un profilo di rischio alquanto aggressivo e che prevede un’operatività short (non fa al mio caso) può starci l’apertura di una posizione short sulla resistenza (area 2.162 punti) protetta da uno stop loss poco al di sopra.
In tal caso il rapporto tra perdita potenziale (margine tra prezzo d’inserimento e stop loss) e rendimento potenziale è piuttosto favorevole.
Ribadisco, però, non è l’operatività che suggerisco e, pertanto, mi limito ad indicare come strategia quella di liquidare sugli allunghi.
Buon weekend.
Riccardo
Buongiorno a tutti,
la strategia suggerita da Riccardo, ossia liquidare eventuali posizioni in gain o strike sui massimi raggiunti in area 2170 mi pare coerente e prudente allo stesso tempo.
Per l’investitore/trader che vuole tentare approccio speculativo è possibile tentare di posizionarsi al ribasso sui livelli citati, mettendo in conto la perdita dello stop/loss.
Personalmente ho aperto short in area 2185 cogliendo fortunosamente i max di periodo, questo effimero vantaggio mi consente ora di inserire stop a pareggio, diversamente sarà più rischioso posizionarsi bearish in un trend di lungo abbastanza neutrale e di ampio range (oltre 200 punti).
Il mercato a WS è sostenuto dalla FED che vuole evitare tracolli pericolosi e soprattutto un apprezzamento corposo ed indesiderato della valuta USD.
RICCARDO Ciao .
Nell’attesa di segnali mi permetterei alcune considerazioni .
Sul SP 500 il mio approccio è quello di mantenere in essere le mie posizioni .Come TI ho scritto più volte e ribadito nel mio post del 20-07-16 .
I 10 titoli che ho accumulato pazientemente negli ultimi 15/10 anni si sono ,fino ad ora ,rivelati quasi sempre più forti dello stesso INDICE ….
Il MERCATO USA per tutte le considerazioni da TE elencate sembrerebbe tirato….molto probabile
A proposito della media mobile a 50giorni mi permetto di attirare l’attenzione che dal 20 aprile tecnicamente l’indice è sorretto anche dall’INCROCIO D’ORO.
Che come TU hai scritto in un post di marzo 2015 su Trend- Online :
“L’incrocio non anticipa mai un’inversione di lungo termine ma coincide o precede l’estensione di un movimento di fondo già in essere “.
Tecnicamente per la situazione sui mercati in generale credo dobbiamo fare riferimento in primis a :
1)rivalutazioni del dollaro ( pericolose )
2)trend dell’oro che sta testando la tline negativa a 1358 a scendere pluriennale
3) SP500 .
L’indice USA è ancora in trend laterale – positivo .
Il 1° supporto ,come hai ben evidenziato nelle TUE ANALISI dovrebbe posizionarsi 2050/2030.
Il 2°supporto è posizionato alla base del famoso RETTANGOLO che hai indicato in AREA 1810/1840p e per non invertire il TREND POSITIVO di lungo deve assolutamente tenere……Altrimenti???
Quindi ,in conclusione credo :
potremmo assistere ,nel breve , ad un ulteriore allungo di distribuzione ?????( EST.RIALZ.???=1991/2193/2119p con 1°obb. = 61,8% a 2231p etc.etc.etc) poi probabilmente correzione tecnica e se dovessimo scendere sotto il 2° supporto …un’ inversione di medio periodo con forti oscillazioni e conseguenze su tutti i MERCATI.
Ad ogni buon conto , per prudenza e in sintonia con quanto scritto nelle TUE analisi di questo periodo , aprirò una posizione SHORT , con ETF non a leva , su questo INDICE a protezione dei miei investimenti .
Per quanto riguarda il FTSEMIB la lettura che do è la seguente :
siamo ancora all’interno di AREA17400/15880p : al rialzo target in estensione verso 18500/19170p(target della PARALLELA MEDIANA della FORCHETTA), al ribasso 15000/14500p (con conseguente rottura della PARALLELA INFERIORE DELLA FORCHETTA ora in AREA 16200p )……con possibilità di estensione 13700/13500p.
Anticipatamente come sempre grazie per una Tua opinione in merito.
Buon Fine Settimana Maurizio
Ciao Maurizio,
integro parte di quanto hai scritto.
In merito allo S&P, il primo supporto lo vedo nella parte superiore del range laterale (2.130), il secondo nel POC di questo range (area 2.070 circa).
Il cedimento convinto e confermato del primo rientrerebbe nell’ipotesi di falsa rottura, mentre il cedimento del secondo avrebbe come primo target l’estremo inferiore del range (area 1.810) ma innalzerebbe notevolmente la possibilità di una sua rottura.
Il nostro andamento dipende anche (ma non solo) da quello americano.
Al di là di come andranno le cose (nessuno può escludere con certezza ipotesi rialziste puramente speculative), considerato il quadro generale ritengo corretto da mesi ridurre la parte volatile del portafoglio, fatta eccezione per l’oro (o anche i titoli auriferi) da mantenere o, per i ‘ritardatari’, da accumulare su eventuali correzioni.
Buona domenica.