Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.687 punti, registrando un +0,23%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +2,36%.
Partiamo andando a verificare quali eventuali modifiche grafiche ha apportato il rialzo delle ultime settimane, attraverso il grafico su base giornaliera (inevitabilmente molto compresso):
Innanzitutto abbiamo assistito all’incrocio d’oro che, il più delle volte, anticipa o coincide con l’inizio di un’accelerazione rialzista.
Ancor più che all’incrocio d’oro, io porrei evidenza al superamento convinto della media mobile a 200 giorni che, al di là di qualche lieve e temporaneo sforamento, non era mai avvenuto nell’ultimo anno.
Entrambi questi aspetti, quindi, sono da annoverare tra quelli positivi.
Torniamo al nostro consueto grafico su base settimanale:
Oltre al posizionamento dei prezzi all’interno dell’area di ritracciamento di Fibonacci del 50%, si evidenzia come il rialzo abbia assunto una forma non solo parabolica ma addirittura verticale (il che descrive insostenibilità del rialzo).
Ed ora passiamo al grafico del settore bancario:
Si evidenzia una chiusura settimanale oltre la trendline superiore (aspetto indubbiamente positivo) ma non tale da escludere l’ipotesi di falsa rottura.
In buona sostanza, il raggiungimento di aree di resistenza importanti da parte degli indici e la verticalità del rialzo del Ftse Mib rappresentano delle pre-condizioni per un calo ma, d’altro canto, è giusto sottolineare l’attuale assenza di segnali ribassisti concreti.
Riccardo Fracasso
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