Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 21.858 punti, registrando un +0,87%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +0,52%.

Agosto si conclude con un +0,85%.

Negli ultimi mesi, in più occasioni si è rimarcato il seguente concetto tecnico/operativo: un importante livello di controllo (nonché potenziale livello di stop loss per eventuali posizioni long in portafoglio) è rappresentato dal minimo della candela in cui è stato registrato il massimo.

Pertanto, se si opera su ampi orizzonti temporali, appare corretto fare ricorso ai riferimenti mensili.

A Giugno si è inoltre evidenziata la violazione (seppur temporanea e lieve) dei minimi di Maggio (che al tempo costituivano il punto di controllo):

FTSE MIB – Sforamento minimo di Maggio

Ciò premesso, tale andamento, pur non offrendo certezze, teoricamente assegna poche probabilità all’ipotesi di una rottura convinta dei massimi di Maggio (21.828 punti):

Finora tale aspettativa è stata rispettata poiché nella risalita abbiamo assistito ad un semplice sforamento (falsa rottura) e non ad un superamento netto della resistenza.

Il tutto, inoltre, si è svolto in un’area grafica di rilievo:

FTSE MIB – Punti pivot annuali

Ci si riferisce ovviamente al pivot annuale R1 (21.946 punti).

L’eventuale rottura decisa di area 20.500-20.600 (preferibilmente confermata con chiusura settimanale) dovrebbe aprire la strada a vendite decise; fino ad allora, qualche possibilità di risalita esiste.

Riccardo Fracasso

 

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