From the monthly archives: Marzo 2018

Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 2.640 punti, registrando un +1,38%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +2,03%.

Marzo si chiude con un -2,69%.

Il primo trimestre del 2018 registra un -1,22%.

La scorsa settimana:

“Il tonfo ha riportato l’indice a ridosso della media mobile a 200 giorni.

La chiusura sui minimi e l’impostazione ribassista illustrata con l’analisi del Nasdaq ne suggeriscono la rottura nel corso della prossima settimana.

Tuttavia, giusto non dare nulla per scontato, in particolar modo per quanto riguarda la borsa americana che negli anni ha dimostrato di avere mille risorse.

Lo stesso double repo comparso nel Nasdaq non esclude necessariamente un temporaneo recupero.

Con ciò non si sta affermando che il recupero rappresenti l’ipotesi attualmente più probabile, ma semplicemente di non dar per certa la rottura convinta della media mobile a 200 giorni prima che la stessa si concretizzi.”.

Grafico:

S&P 500 – media mobile 200 giorni

Nel corso della settimana abbiamo assistito ad un’altra reazione dell’indice americano dalla rispettiva media mobile a 200 giorni, aspetto che avvalora ulteriormente l’importanza di quest’ultima.

In buona sostanza, l’eventuale futura rottura convinta di tale riferimento (che attualmente si muove a 2.589 punti) rappresenterà un fatto graficamente rilevante.

Fino ad allora lo scenario principale resterà quello di un ulteriore allungo, peraltro in coerenza con lo sviluppo di una fase distributiva simile a quella del 2000 e del 2007, e con l’inizio del vero calo tra Maggio e Luglio.

Si invita i lettori a considerare tale scenario per quel che è: un’ipotesi da porre sul tavolo di lavoro e monitorare step by step.

Si evidenzia comunque che col tempo tutti i tasselli parrebbero incastrarsi.

Seppure Marzo si sia rivelato sfavorevole, si ritiene che la strategia market neutral (Long S&P e Short Ftse Mib) resti finanziariamente corretta in un contesto come l’attuale.

Riccardo Fracasso

 
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