Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 21.355 punti, registrando un -1,89%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -3,41%.
Evidente la debolezza delle ultime settimane da parte del nostro indice.
In un contesto globale piuttosto tirato, nel corso della stagionalità sfavorevole, le dinamiche politiche si sono e si stanno rivelando un pretesto sin troppo facile per non essere cavalcato dalla speculazione.
La scorsa settimana:
“L’impressione è che il recupero dai minimi di martedì possa rivelarsi un semplice rimbalzo all’interno di un calo che potrebbe farsi risentire.
Ad ogni modo, lasciamo sia il mercato a parlare: l’eventuale discesa al di sotto dei recenti minimi (21.122), andrebbe letto come un chiaro segnale di ripresa del trend ribassista.
Fino ad allora, resta qualche speranza di ulteriori allunghi.”.
Effettivamente le vendite non si sono fatte attendere, avvicinando notevolmente il nostro listino ai minimi di fine maggio, il cui eventuale cedimento rappresenterebbe un’ulteriore conferma ribassista.
Passiamo al settore bancario (-6,47% settimanale):
Si osservi un incrocio della morte appena accennato (attendere conferme).
Ad ogni modo, si ricorda come tale incrocio solitamente anticipa vistose accelerazioni ribassiste, con nuovi minimi.
Giusto comunque precisare che, soprattutto nei casi in cui l’incrocio si formi dopo aver già assistito a violente vendite (come nel caso specifico), non è raro che un’ulteriore ondata ribassista si avvii dopo una temporanea ed illusoria tregua.
Andiamo allora ad esaminare il grafico di Unicredit, un titolo molto tecnico, e buon punto di riferimento per la nostra borsa:
Qui l’incrocio della morte è netto e non necessita di ulteriori conferme.
Inoltre, in questo caso i minimi segnati a fine Maggio sono già stati rotti.
Riassumiamo in punti quanto emerso da questo post:
- contesto globale con svariati eccessi;
- stagionalità sfavorevole;
- minor forza relativa della nostra borsa, evidentemente facile bersaglio della speculazione;
- minor forza relativa del settore bancario;
- incrocio della morte (seppur solo accennato) sul grafico del settore bancario;
- chiaro incrocio della morte su Unicredit (buon punto di riferimento).
Pur non potendo escludere una temporanea tregua, tutto lascia supporre che non sia stato ancora toccato il fondo.
Riccardo Fracasso
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