Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.760 punti, registrando un +0,82%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +4,85%.
Settimana che ha consentito di chiudere il mese di chiudere il mese di Novembre con un +1,79%.
Rialzo iniziato sin da lunedì per poi accelerare con le parole di Powell.
Il presidente della FED, infatti, ha affermato che i tassi “restano appena al di sotto del livello che sarebbe neutrale per l’economia”.
Un cambio di programma importante se si pensa che inizialmente prevedeva un rialzo a dicembre ed altri 4 nel 2019.
A questo punto, è probabile che il prossimo anno assisteremo ad 1 o al massimo 2 rialzi.
Cambio che va incontro ai ripetuti inviti da parte di Trump di adottare una politica monetaria meno restrittiva.
Se da una parte una politica meno restrittiva del previsto favorisce i mercati finanziari, dall’altra sorge il dubbio che sia legata anche ad indicatori economici previsionali non troppo rassicuranti.
Il risultato sui mercati è stato quello di un rialzo sul breve ma di un contesto di fondo che resta complicato:
Riccardo Fracasso
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