Che l’anno in corso sia molto complicato già lo sappiamo, ma il seguente grafico può confermarlo in modo chiaro:

Solitamente la fase in cui equity e bond scendono contemporaneamente è limitata e quasi mai tale da causare una chiusura annuale negativa per entrambi gli asset.

Ebbene, considerando quasi un secolo di storia, il 2022 è uno dei tre soli casi in un questione (gli altri il 1969 e il 1931).

In altre parole, solo in 3 volte su 97 (circa un 3%) borsa americana e tresury hanno riportato nello stesso anno una chiusura negativa.

Certo, il 2022 deve ancora concludersi, ma a un trimestre scarso da fine anno le performance sono tali da rendere quasi nulle le possibilità di un recupero totale.

Le gestioni bilanciate/flessibili, che solitamente in contesti delicati sono in grado di attenuare i cali di un asset con il rialzo dell’altro (famoso il 2008), quest’anno non ne hanno avuto la possibilità.

Persino le gestioni più conservative, imbottite di bond di breve durata, hanno riportato perdite molto consistenti.

Tale illustrazione può servire agli investitori per avere un quadro più chiaro e ai gestori/consulenti per far comprendere ai propri clienti di quanto finanziariamente complicato sia questo 2022.

Riccardo Fracasso

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