Gli investitori tradizionali  acquistano o vendono un titolo in funzione delle sue reali potenzialità.
La speculazione, al contrario, non investe con l’aspettativa di guadagno derivante dalle reali potenzialità di un titolo, ma con l’attesa di una variazione favorevole dei prezzi. 
La speculazione in grado di influenzare il mercato (banche d’affari, hedge funds e grandi trader privati) in un primo momento alimenta una tendenza contraria ai valori dell’azione, originando un disallineamento dai fondamentali, mentre in una seconda fase, quando oramai tra la maggior parte degli operatori  s’è diffusa la consapevolezza che quella tendenza sia corretta, la inverte cercando in seguito di farla proseguire ben oltre il dovuto e creando un nuovo scostamento.
Tale speculazione agisce principalmente in prossimità di quelle soglie di prezzo più importanti (supporti e resistenze).
Gli attori  principali della speculazione, pur disponendo di grandi risorse, non hanno la forza di agire su tanti fronti, per cui, quando agiscono, lo fanno insieme, puntando una o poche prede e poi sferrando il primo colpo.

 
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