Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

L’indice americano ha chiuso a 1.216 punti, registrando un -1,67%.

Ultime sedute:

Prima di commentare alleghiamo il grafico che evidenzia il Double repo ribassista che, con ampio anticipo, avevamo identificato:
 
Col precedente articolo dedicato allo S&P; avevamo affermato che al contesto ribassista mancava l’inversione del trend di lungo (25+5) e soprattutto la perforazione dell’area di supporto 1.220-1.231, definendoli ostacoli duri, ma sostenendo allo stesso tempo che le probabilità di superarli erano elevate.
 
Bene, dopo la seduta di ieri che ha portato l’inversione al ribasso del trend di breve (3+3) e quello di medio (7+5), quella da poco conclusa ha visto l’indice scivolare vistosamente sotto alla 25+5 (trend di lungo) e leggermente sotto all’area di supporto 1.220-1.231, soglia inviolata da oltre due settimane.
 
La distanza con la quale lo S&P; ha perforato l’area 1.220-1.231 è comunque troppo esigua per escludere  l’ipotesi di falsa rottura.
 
Tuttavia, in un quadro in cui tutti e tre i trend sono negativi, in cui il detrended non segnala nemmeno un moderato ipervenduto ed in cui si è da poco presentato un double repo ribassista è assai pericoloso esser positivi.
 
Le speranze dei rialzisti sono aggrappate all’ultima seduta della settimana, ma, salvo impreviste notizie positive, ritengo assai più probabile l’ipotesi ribassista.
 
 
Riccardo Fracasso
 

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