Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
 
 
Il nostro indice ha chiuso a 15.232 punti, registrando un +0,22%.
 
A livello settimanale la performance è pari a -3,46%.
 
 
Ultime sedute:
 
 
 
 
Dal punto di vista tecnico la seduta odierna non ha apportato alcuna modifica.
 
Il trend di medio e quello di lungo rimangono ribassisti.
 
Il Detrended, oggi, come per tutta la settimana, ha chiuso molto vicino alla parità.
 
Il Ftse Mib si mantiene sopra il solido supporto a 14.900 punti.
Ad ogni modo, si è chiuso piuttosto vicini a tale soglia, troppo per non sapere che finiremo per perforarla  nel caso in cui negli Stati Uniti dovesse confermarsi, come ritengo probabile, la rottura del loro supporto. 
 
Il ruolo del pompiere è spettato ancora una volta alla BCE, la quale, acquistando i nostri titoli di stato ha rasserenato il mercato raffreddando i rendimenti (il decennale è sceso al 6,64%).
Tuttavia, già in passato si è visto che gli interventi della BCE sono assolutamente temporanei e nel momento in cui cessano o diminuiscono le tensioni sulle nostre emissioni tornano.
A rendere ancor più complicato il compito della Banca Centrale il fatto che il problema ‘rendimenti’ stia colpendo anche la Spagna, e ancor peggio la Francia, ritenuta la seconda potenza più solida dell’area Euro dopo la Germania. 
L’Italia si trova nella scomoda posizione di chi ha estremo bisogno di aiuti ma non può nè chiederli nè accettarli perchè andrebbero a scalfire ancor più la già poca fiducia del mercato.
Senza dimenticare poi che le risorse delle varie organizzazioni internazionali (Fondo Salva Euro, Unione Europea, FMI, ecc.) non sono sufficienti per coprire l’intero debito italiano.
 
 
Riccardo Fracasso
 

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