LA GERMANIA AVVERTE I PRIMI SCRICCHIOLII.
Mentre scrivo il rendimento del BTP decennale è salito al 6,98% ma lo spread col BUND è sceso (488 punti).
Ma com’è possibile?
Semplice, il rendimento del BUND è salito di più di quanto non sia cresciuto quello del BTP.
Ecco spiegato il motivo per cui io presto molta più attenzione ai rendimenti che non allo spread, che è ormai diventato una moda, che però rischia di fuorviare.
Lo spread, pur calando, può non significare che le tensioni dei rendimenti siano diminuite.
Anzi, oggi è vero l’esatto opposto.
Ma spieghiamo quanto successo.
Stamattina in Germania ha avuto luogo l’asta dei titoli di stato a 10 anni.
Dei 6 miliardi di euro offerti, solo 3,644 sono stati coperti degli investitori.
Per far si che l’intera offerta fosse soddisfatta, è dovuta intervenire la Bundesbank (Banca Centrale tedesca), che ha quindi sottoscritto i restanti 2,356 miliardi (ben il 39%!!!), che andrà a vendere in un secondo momento sul secondo mercato, il che, ovviamente, si rifletterà sui prezzi.
Sia chiaro, i rendimenti dei titoli di stato tedesco restano tuttora molto bassi (decennale al 2,1%) e distanti anni luce da quelli italiani, ma la tendenza rialzista e lo scarso interesse dimostrato oggi dal mercato rappresentano un preoccupante campanello d’allarme.
D’altra parte è assolutamente normale che un decennale, emesso con tassi intorno al 2% da uno Stato che, seppur robusto, fa pur sempre parte di un’Unione (UE) in profonda crisi, non riscuota grande interesse tra gli investitori.
Nel recentissimo Check up, all’interno del quadro di previsione per il 2012, ho scritto che mi attendevo l’aumento dei rendimenti dei titoli tedeschi.
Seppur sia decisamente troppo presto per poter affermare che si aveva ragione (il 2012 non è nemmeno iniziato), si può perlomeno sostenere che quanto successo oggi rafforza l’ipotesi avanzata.
Riccardo Fracasso
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