Questo breve post per aggiornare, dopo l’annuncio di poche ore fa della BCE, le tappe del primo QE Europeo:

  • 9 Marzo 2015: prende il via il QE di 60 MLD l’anno e con scadenza fissata a Settembre 2016;
  • 10 Marzo 2016: la BCE amplia il QE da 60 a 80 MLD al mese, allargamdolo anche ai titoli corporate (quindi non solo titoli di stato) e posticipando la scadenza a Marzo 2017;
  • 8 Dicembre 2016: scadenza prolungata fino a fine 2017 ma con la riduzione del QE (tapering) da 80 a 60 MLD a partire da Aprile 2017.

Da quel che si apprende le aspettative del mercato erano per un prolungamento ma non per una riduzione dell’importo mensile.

Ad ogni modo, la politica monetaria resterà comunque molto espansiva anche per tutto il 2017.

I 1.100 MLD di euro freschi previsti inizialmente superaranno i 2.100 MLD, a riprova del sostegno della BCE ma anche di una situazione molto fragile.

Concludo con una considerazione: in un’Unione monetaria ideale è indispensabile la solidarietà, secondo la quale il QE non andrebbe ripartito in proporzione al peso che ogni Stato membro ha nella BCE (il che favorisce ancora una volta la Germania), ma dovrebbe avere un occhio di riguardo per sostenere i Paesi più in difficoltà.

La stessa solidarietà che dovrebbe prevedere amche l’emissione degli Eurobond.

I Paesi più forti (pur avendo i proprio indiscutibili meriti) godono già del grande vantaggio di una moneta molto più debole rispetto a quella che avrebbero all’esterno dell’Unione.

Riccardo Fracasso

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19 Responses to BCE: si allunga il QE

  1. Claudio ha detto:

    gentile Riccardo
    da mesi si attendeva il panico per fare un ingresso che consentisse un investimento di medio periodo vincente. Il panico non è arrivato, in compenso c’è un segnale opposto, e probabilmente si rivedrà un bull market bruciante, con interventi delle banche centrali che lasciano immaginare mercati in rialzo infinito (vedi WS).

    A proposito di WS, possiamo dire che sia in fase terminale di bolla? Molti analisti non solo dicono di no, ma danno target 2400 per il 2017, a questo punto credibili.

    LA mia idea è che questa volta il top dei mercati sarà molto molto alto e la bolla estrema, in stile 2000 o peggio.

    un saluto
    Claudio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Claudio,
      se da una parte è vero che da mesi non s’è manifestato il crollo, dall’altro sul Ftse Mib non s’è mai superato l’area di uscita indicata a Marzo.
      In merito allo S&P 500, possiamo tranquillamente affermare che è in fase di bolla da diverso tempo, e ciò anche solo osservando il margin debt ben superiore ai livelli che hanno preceduto il crollo avviatosi nel 2007.
      Ho imparato a non indicare mai un limite agli eccessi, ma al tempo stesso personalmente quando avverto troppo rischio, preferisco perder l’eventuale ultimo tratto del rialzo.

      Saluti.

      Riccardo

  2. Claudio ha detto:

    gentile Riccardo
    dimenticavo di chiederTi se alla luce di questo nuovo intervento di Draghi pensi che davvero le banche centrali saranno in grado di evitare il crash che uno sguardo al margin debt e ad altri indicatori chiamerebbero.?

    Tu hai una idea di come potrebbe avvenire il passaggio da bull a bear? Visto l’incredibile esperimento globale non mi stupirei di vedere poi una discesa verticale e senza fondo…

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Parto dalla seconda domanda: condivido pienamente che, considerate le dimensioni (temporali e di prezzo) del rialzo e della leva, l’eventuale discesa potrà essere molto rapida e, aggiungo, tale persino da non fornire rimbalzi utili per uscire.
      In altre parole, c’è il rischio di rimanere col cerino in mano, e col tuo commento hai colto perfettamente il motivo per il quale io preferisco non partecipare e suggerisco prudenza, pur consapevole che nella fase degli eccessi i miei inviti possano sembrare eccessivi o addirittura infondati. …il tempo, in tal senso, sarà galantuomo e tutto apparirà più sensato.
      Quindi, concordo che questo scenario sia da prendere in considerazione.

      Sono portato ad escludere che il nuovo intervento di Draghi impedirà il crash nel momento in cui il margin debt invertirà al ribasso o che eviterà nuove crisi del settore bancario del quale, ricordo, i problemi non sono stati risolti ma, semmai, si sono acuiti.
      Penso che la mano primaria in questi mesi stia creando un contesto ideale per un’inversione ribassista, con bassa volatilità, forte compiacenza da parte del mercato, bassa avversione al rischio.

      Ora torno sul precedente commento: per quanto riguarda il discorso bolla, ci sono aspetti oggettivi (quindi non visioni soggettive) che consentono di vederne la presenza.
      Ovviamente rispetto i metodi altrui che non per forza sono sbagliati.
      Io mi limito ad osservare che, oltre al margin debt presso livelli ben superiori al 2000 ed al 2007, il rapporto tra la capitalizzazione di borsa ed il PIL alla chiusura di ieri si attestava a 125,8%, valore superiore al 110% del 2007 e, soprattutto, ampiamente superiore alla media storica (80%).
      Non so se rendo, ma quest’inverno con la correzione che spaventò tutti gli investitori il rapporto si riportò solo a 110%…. figuratevi cosa serve portarlo all’80%, per non scordare che spesso, si passa da un eccesso all’altro, il che implicherebbe un calo ben inferiore ad 80%.
      Questo è un indicatore utilizzato da Warren Baffet.
      Ciò premesso, la presenza di bolla non implica un calo immediato ma una situazione di eccesso che può si amplificarsi (come sta succedendo) ma che può anche scoppiare da un momento all’altro.
      Non scordiamoci gli eccessi della bolla tecnologica del 2000, ma nemmeno il fragore del calo successivo.

      Ho approfondito questa risposta con la speranza sia letta da tutti e che sia compreso il motivo di certi inviti, ben consapevole dello stato d’animo che può generare un’attesa così snervante.

      Riccardo

      Riccardo

  3. Giivanni ha detto:

    Ciao Riccardo,grazie per la tua precisazione su gold e silver. Intanto lo stampaggio prosegue. Vorrei solo fare una precisazione sul debito americano(Us Debt clock qui si leggono i dettagli),dicendo che sino all insediamento di Obama il debito era 8 TRILIONI di dollari accumulati in TUTTA LA STORIA D AMERICA.Obama da solo ne ha fatti 12TRILIONI in 8 anni!!!!Il pil ovviamente è salito in America e vorrei ben vedere….e anche il nostro salirebbe se avesssimo TRIPLICATO i DEBITI.Direi che ormai è inesigibile il debito del mondo ed è un numero scritto su un orologio. Ma…siccome prima o poi le cose torneranno nella giusta dimensione e i debiti vanno ripagati SEMPRE..(vedi banche italians)qualche caos accadrà. La fed dovrà fermare questi mercati in bollissima,ma è proprio lei LA RESPONSABILE dell infinito stampaggio del debito .Carta igienica,in cambio di soldi veri.
    Ora una domanda:sul grafico DAILY (investing .com silver grafico Daily) Silver scadenza future marzo 17 si è formata una figura reversal bellissima dove manca la parete di destra che secondo me se rompe le ultime resistenze sopra 17.35 ci porta dritti sopra 18,7..e poi potremmo tornare sopra i 20$.Che ne pensi?Ancora grazie Giovanni.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Giovanni,

      poichè si parla di movimenti di un certo spessore, suggerirei di prestare maggiore attenzione ai grafici con time frame settimanale/mensile.
      Ad ogni modo, ti chiedo la gentilezza di inviarmi via mail (finanzaedintorni@gmail.com) il grafico col nome della figura cui fai riferimento ed eventuali tue considerazioni.

      Riccardo

  4. Deltaomega ha detto:

    I rialzi dell’azionario di questo periodo mi pare che si possano spiegare in un solo modo : i sogni che prevalgono sulla realtà !
    A causa dello stress e dell’incertezza derivante dalle elezioni americane, lo S&P 500 nel mese di ottobre ha corretto fino a 2080 punti, per poi iniziare un rimbalzo tutt’ora in corso dopo l’elezione di Trump. Proprio Donald Trump prima delle elezioni veniva visto dai mercati come il demonio in persona e la sua elezione come una sciagura. Durante lo scrutinio dei voti ricordo benissimo lo S&P 500 future segnare un – 4% e il gold in rally a 1350 punti. Una volta eletto Trump gli investitori si sono liberati da un incubo e hanno voluto bersi le frottole elettorali : 1) Aumento della crescita. 2) Aumento della spesa pubblica. 3) Aumento dell’inflazione. In poche parole questo rialzo è basato su delle aspettative o forse sarebbe meglio chiamarle SOGNI.

    In Italia abbiamo assistito allo stesso scenario : gli investitori si sono liberati dall’incubo e dall’incertezza del referendum (secondo alcuni la vittoria del no avrebbe generato sciagure) e una volta liberi psicologicamente i tori si sono scatenati, allineando i nostri listini a quelli continentali. Per realizzare questo rally hanno voluto credere a delle soluzioni inesistenti per la crisi bancaria. In poche parole anche il rialzo del Mib 40 è basato su dei sogni. Inoltre mi pare che il Mib 40 non ha più molta strada, è arrivato sulla parte alta del canale rialzista.
    Quando i mercati si renderanno conto che i sogni sono lontani dalla realtà, magari con un fallimento clamoroso tipo Leman Brothers (Deutsche Bank ?) o anche semplicemente constatando che le promesse di Trump sono idiozie, credo che dopo 4 o 5 Long Black Candle, saremmo abbondantemente sotto i 10.000 punti di Mib e sotto i 1500 punti di S&P 500 ! Una storia già vista nel 2008 – 2009.

    Per quanto riguarda il GOLD, è decisamente sotto pressione a causa del dollaro forte, a causa dell’aumento dei tassi previsto tra il 13- 14 dicembre. La mia impressione è che l’oro possa rimbalzare sulla notizia dell’aumento del tasso (liberazione psicologica da eventuali crolli), a meno che la FED non faccia lo scherzaccio da prete di un aumento a sorpresa di 50 punti base ! In quel caso l’oro precipiterebbe a 1050 $ ! L’incrocio della morte delle medie 50 e 200, condanna il gold a vendite nel medio periodo. Il tutto forse verrebbe scongiurato da un corposo rimbalzo sopra i 1200 $, prima vera resistenza.
    Nel portafoglio da qui a marzo io sottopeserei il Gold e aumenterei l’esposizione azionaria, ma non prima di un rimbalzo del metallo giallo e di una correzione dello S&P 500.
    Io sono uno di coloro che crede nella tradizione delle inversioni a marzo o ad ottobre … negli ultimi 16 anni è sempre stato così, spiazzando sempre tutti.

    La notizia del prolungamento del QE europeo, non ha certo agevolato l’Euro e il Gold, piuttosto ha nettamente infiammato il dollar index !

    Un saluto.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Enrico,
      d’accordo su tutto tranne che sulla tempistica della strategia.
      Questa è la classica situazione di eccesso in cui, come peraltro hai ben spiegato, ci possono essere movimenti molto rapidi e non scordiamoci che nel caso in cui le cose si aggravino con gli aumenti di capitale previsti, l’oro rappresenterebbe forse l’unico bene rifugio mentre le borse dovrebbero risentirne a livello globale.
      Saluti.

      • Deltaomega ha detto:

        Intanto il gold sta mettendo sotto pressione il supporto di 1157 $ (minimo 1153 $). Un eventuale rimbalzo oppure crollo del metallo giallo, secondo me è legato soprattutto alle dichiarazioni della Yellen, riguardo eventuali aumenti dei tassi nel 2017. L’imminente aumento di 25 punti base è già scontato dai mercati e potrebbe essere visto come una liberazione psicologica per il via al rimbalzo.
        Tu parli della mia tempistica errata nel voler sfruttare le correzioni per ripristinare la quota azionaria che purtroppo avevo annullato prima delle elezioni americane. Tale annullamento m’è costato un mancato guadagno di circa 15.000 € ! Comunque io pensavo fosse la strategia giusta e non mi rimprovero più di tanto.
        Se l’inversione avverrà a marzo com’è successo negli ultimi 17 anni, mi pare che ci sia il tempo per arrivare a 2400 punti di S&P 500, con ingresso magari a 2130. E’ chiaro che se non avverrà una correzione di qualche tipo, non ci penso proprio !
        A me sinceramente sembra strano che gli aumenti di capitale delle banche italiane possano far invertire lo S&P 500, anche perchè comunque vada a finire, MPS e Unicredit non falliranno. Saranno le mani forti a decretare la fine dei massimi crescenti e questa fine secondo me avverrà a marzo o ad ottobre, esattamente come negli ultimi 17 anni. Inoltre le inversioni RIBASSISTE (non quelle rialziste) sono sempre avvenute “dolcemente”, senza scossoni, in modo tale che nessuno si accorgesse che quelli appena segnati erano i massimi definitivi. Il crollo verticale avviene circa 1 anno dopo i massimi (massimi 2000 e crollo 2001/2002 ; massimi 2007 e crollo 2008). Con questo voglio dire che ci sarebbe del tempo per rimodificare il portafoglio. Nelle tua analisi specifichi che il trend è rialzista, i target sono al rialzo, ma forse nella tua strategia personale, pecchi di eccesso di prudenza ; come detto sopra, un peccato che ho commesso “giustamente” anch’io !

        Un saluto

        • RICCARDO FRACASSO ha detto:

          Ciao Enrico,

          un attimo.
          Io non ho detto che la tempistica che hai indicato sia errata, ci mancherebbe.
          Ho semplicemente affermato che non la indico come la più probabile, ma questo è un mio pensiero, nulla più.

          Per quanto riguarda MPS ed Unicredit, come spiegano in molti, rappresentano banche sistemiche, quindi in grado di incidere sull’intero sistema.
          Le banche rappresentano il motore dell’economia e vivono di fiducia.
          Se banche così importanti traballano, è breve il passo che venga a mancare la fiducia sull’intero settore bancario europeo (che è bene ricordare, non naviga in acque serene).
          Se l’Europa ha una crisi simile, è normale incida a livello globale.
          Magari ipotizzerei cali meno marcati di quel che ho in mente sulla borsa americana ma non scordiamoci che è in bolla e nel momento in cui la mano primaria deciderà di farla scoppiare, in un contesto come quello ipotizzato prima per l’Europa, ed in presenza di un margin debt elevatissimo, non troverà ostacoli a far partire un crollo.

          Per quanto riguarda l’oro, per me lì c’è valore.

          In merito ai tuoi interventi sul portafoglio, come già detto, per me non hai assolutamente sbagliato.
          Chi opera lo fa senza conoscere il futuro, e questo è bene tenerlo presente.
          L’investitore (non il trader) che entra in un asset in bolla, semmai, commette un errore; chi perde l’ultimo tratto del rialzo (quello più speculativo), a mio avviso no, a meno che non ci si illuda di acquistare sui minimi e comprare sui massimi.

          Saluti.

          Riccardo

  5. MAURIZIO ha detto:

    RICCARDO Ciao . Alcune considerazioni .
    Premetto , a WALLY rimango guardingo .
    Personalmente ho protetto i miei investimenti con uno SHORT in area 2200P come TI ho scritto il 23-11-16 .

    Anche se il 05-11 in un post TI scrivevo che dopo il ritracciamento violento che ci portò in AREA 2085p si sarebbero creati i presupposti per rientrare nel mercato
    almeno fino a febbraio 2017. Opinione mia personale che non TI trovava concorde in quel momento .
    In un altro post del 19-11-16 ipotizzavo un possibile approdo in AREA i 2285p (100% EST.FIBO.RIAL.e R2 del PIVOT 2016)contando sulla stagionalità storica che favorisce il cosi detto “RALLY NATALIZIO ” e sulla possibilità di una ulteriore DISTRIBUZIONE della MANO PRIMARIA .
    Anche su quest’ultimo punto avevi un approccio differente
    CITO :
    “Ad ogni modo, se dovessi azzardare una previsione, a Natale assisteremo a qualcosa di ben diverso dal rally.
    Io penso che la mano primaria stia (o abbia già) completato la distribuzione in area 2.162 punti “.
    FINE CITAZIONE .

    Per contro è opinione di molti “ANALISTI ” ,dopo quanto accaduto in questi 4 giorni (per inciso molto più semplice del prima ) ,che questa EUFORIA possa proseguire ancora per un poco .
    Le argomentazioni più interessanti a sostegno di questa ipotesi le ho trovate nelle tesi esposte settimanalmente da uno STRATEGIST che credo TU ben conosci.
    Il 24-11-16 nella sua lettera scriveva e concludeva :
    In pratica ci sembra ancora presto per comprare TREASURIES e vendere dollari .
    Molti portafogli sono arrivati leggeri di azionario alle elezioni e sono rimasti spiazzati dal rialzo successivo proprio mentre si avvicina la fine dell’anno.
    Il referendum italiano sarà l’ultima opportunità per entrare, ma proprio perché molti la attendono il ribasso, se ci sarà, sarà probabilmente breve e superficiale
    IL O2-12-16 scriveva e concludeva la sua lettera in questo modo :
    Idealmente vedremmo bene una netta scelta direzionale rialzista per la parte americana dei portafogli(almeno per i prossimi 4/5 mesi ).
    Mentre la parte europea dovrebbe essere gestita, almeno fino a maggio, in un’ottica long/short tra paesi e settori.

    Per quanto riguarda il FTSEMIB una settimana con il vento in poppa .
    A ieri sera eravamo a un +7.15% .
    Siamo usciti dalla parallela alta del canale rialzista che hai proposto nell’ANALISI del 02-12-16 . Abbiamo superato il 50% del ritracciamento Max.21418p del 31-12-15/ MIN 15017p del 27-06-16. Ora nel mirino c’è e ci dovrebbe essere il 61.8% in AREA 18950/19000p.

    Penso e credo che è come tu spesso ami ripetere:
    “MA E’ SU QUEL CHE ABBIAMO CHE ORA DOBBIAMO RAGIONARE .
    Senza mai dimenticare che il “TEMPO E’ GALANTUOMO “ e che nessuno ,a mia conoscenza “ POSSIEDE LA SFERA DI CRISTALLO “ .
    Come sempre se Ti sarà possibile grazie in anticipo per una Tua opinione
    Buona Giornata e Buon Lavoro Maurizio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Maurizio,
      la mia opinione è rimasta pressochè immutata.
      A costo d’esser noioso ribadisco che il contesto (non da oggi, ma ancor più oggi) rappresenti un terreno fertile per un rovescio.
      Tu ipotizzi Febbraio come data… ed io ovviamente non lo escludo (non escludo mai alcuna ipotesi) ma giungere a Febbraio significherebbe assistere ad un rialzo nella fase di aumento di capitale di MPS e di Unicredit, mentre io sono più propenso a vedere un fortissimo aumento di volatilità e ad un deciso aumento dell’oro.
      Mi rendo conto che il calo si stia facendo attendere e che nelle fasi di recupero come quelle di questi giorni lo scenario di crash sia motivo di non poche perplessità ma, al tempo stesso, sono consapevole che una volontà della mano primaria è quella di far apparire come conveniente ciò che è pericoloso e far credere che il peggio sia alle spalle.
      Riccardo

  6. Giovanni ha detto:

    Ciao Riccardo. Volevo correggere la parola FIGURA RIALZISTA,con FASE RIALZISTA. Fatta da minimi e massimi crescenti. Scusa l errore. Giovanni.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Giovanni,
      io sull’argento farei un ragionamento collegato a quello dell’oro, vista la chiara correlazione diretta nelle tendenze di medio/lungo periodo.
      Siamo in fase correttiva della tendenza rialzista avviatasi circa un anno fa.
      Se si desidera costruire la propria operatività su tale trend, questo è considerato dominante mentre la correzione deve essere considerata il trend che governa l’acquisto.
      Poi è vero che l’ingresso può essere fatto sulla debolezza ma anche sulla forza, attendendo segnali tecnici di recupero.
      Riccardo

  7. MAURIZIO ha detto:

    RICCARDO Ciao . Grazie per la TUA risposta .
    Alcune precisazioni sul mio pensiero se me lo concedi .

    “IPOTESI ” su WALLY …Non CERTEZZA da parte mia .
    Motivo per cui nella mia “STRATEGIA” personale d’investimento ho TATTICAMENTE scelto di non liquidare i miei titoli(storicamente più forti del SP 500 negli ultimi 15 anni sia al rialzo che al ribasso ).

    Sul FTSEMIB è un altra storia .
    Come forse ricorderai la scorsa settimana contando su una mia personale convinzione di possibile vittoria Referendaria del “SI ” ho aperto una posizione Long sull’INDICE per fare trading di breve .
    Questa mattina ho chiuso la posizione per la semplice ragione che CONDIVIDO al 100% la METAFORA del “ SOGNO “ fatta in precedenza da un lettore .
    Se posso permettermi includerei anche che la BCE è entrata a pie pari in questa situazione da FUMETTO.
    La manovra di ieri è restrittiva .
    Ma è bastato che “Draghi dicesse in CONFERENZA “ che tale non è per invertire la rotta.
    Da osservatore : i movimenti avvenuti ieri ,immediatamente all’annuncio i cambisti hanno reagito secondo logica, ovvero indebolendo il dollaro .
    La manovra di Draghi è chiaramente restrittiva e alla domanda se in effetti si trattasse di quello che ora viene definito “tapering”, contenimento, Draghi ha risposto che alla parola si possono dare molti significati. Le borse hanno ricominciato a salire e il cambio euro dollaro a scendere.
    Crederei piuttosto che sia l’esatto opposto di quella che la BCE intendeva ottenere, cioè di passare la palla ai governi, e che immaginasse di contribuire ad una forza relativa dell’euro in preparazione del possibile aumento dei tassi da parte degli Stati Uniti.
    In questo contesto l’evoluzione della CRISI POLITICA ITALIANA ricade come sempre nella COMMEDIA ITALIANA .
    In merito anche alla situazione del sistema bancario ITALIANO , ( a tal proposito i grandi operatori sono troppo impegnati a sostenere i titoli bancari. In due giorni nessuno parla più di MPS o Unicredit come un problema) la VIGILANZA BCE può prolungare i tempi su MPS solo se certa che questo comporti il ritorno di potenziali investitori, a rischio di perdere qualsiasi credibilità….
    Ma il boccino è caldo e probabilmente manca con ogni probabilità meno di una settimana alla nazionalizzazione dell’istituto senese .
    La notizia ufficiale di questi momenti dice che la BCE ha respinto la richiesta di MPS di concedere più tempo per l’aumento di capitale.
    Il rifiuto di allungare i termini da parte di BCE indica chiaramente che nessuno è disposto a prendersi le responsabilità altrui. La Bce avrebbe senz’altro accolto il prolungamento dei termini per l’aumento di MPS se fosse stata data prova che esistevano davvero dei potenziali investitori.
    Ora la palla è in una terra di mezzo, con il Tesoro che accuserà la BCE di avere affrettato i tempi.
    In questo contesto l’evoluzione della CRISI POLITICA ITALIANA ricade come sempre nella COMMEDIA ITALIANA

    La mia conclusione è che oggi siamo in un contesto istituzionale dove le responsabilità, non l’onere delle decisioni, vengono scaricate a vicenda.
    Probabilmente con questo atteggiamento si potranno ancora forse danneggiare un po’ di risparmiatori, ma gli ADC ,come quello di Unicredit , rischiano di fallire.
    A quel punto non vi saranno più governi su cui discutere, l’Italia sarà commissariata .
    Scusa la lunghezza .Come sempre lascio a TE la decisione se pubblicare questo mio post .
    Ancora Grazie In attesa della TUA ANALISI settimanale
    Buona Giornata e Buon Lavoro Maurizio

  8. Marco ha detto:

    Scusa Riccardo,
    dai commenti si deduce che, prima o poi, ci troveremo comunque ad affrontare una forte correzione e quindi per un investitore, l’oro e l’argento (beni rifugio) rappresentino una valida alternativa. Per un investitore aggressivo, che destina al trading una parte del suo portafoglio, potrebbe essere valida anche una strategia alternativa, in un’ottica di diversificazione con l’oro, di investire, al momento opportuno, short con etfs a leva sul ftse mib tipo: JEOOB894R074.
    In caso di crack e/o fallimenti questa tipologia di strumenti di investimento, sono sicuri? come pure l’Etc Etfs Ph Gold.
    Grazie per la tua risposta.
    Marco

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Marco,
      io gli strumenti a leva li consiglio esclusivamente a coloro che fanno trading molto stretto, preferibilmente giornaliero.
      In merito allo short, il trend è al rialzo…
      Sull’oro, ribadisco che a mio avviso sia uno dei pochi asset in cui è presente valore che, con pazienza, emergerà.
      Saluti.
      Riccardo

  9. Marco ha detto:

    Grazie Riccardo
    per la tua risposta. Lo so che attualmente il trend è impostato a rialzo.
    Io ho parlato dello short al momento opportuno, non ora.
    Anche per trading quotidiano come strumenti finanziari li ritieni validi?
    Grazie Marco

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Non entro nel merito dei singoli strumenti ma ti posso dire che per chi vuole operare short in ottica di trading la soluzione degli ETF è valida.
      Un consiglio: Dai una preferenza a quelli più liquidi e con minor spread denaro/lettera.
      Prego.
      Riccardo

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