From the daily archives: sabato, Settembre 10, 2011
La seduta di ieri è stata di assoluto rilievo anche per lo S&P; 500.
Grafico:
L’indice americano ha chiuso a 1.154 punti registrando un pesante -2,67%.
L’aggettivo ‘pesante’ non è tanto riferito all’entità del ribasso ma alla conferma negativa che ci ha portato e che andiamo ad osservare ponendo sotto la lente d’ingrandimento le ultime sedute:
Nell’ultimo articolo dedicato allo S&P; 500 ci si era lasciati col dubbio se la 7+5 fosse stata o meno perforata dall’indice.
Bene, ora non v’è più alcun dubbio: rottura avvenuta e trend di medio periodo indiscutibilmente ribassista.
Ora, per aver uno scenario ribassista perfetto in tutti suoi elementi, è necessaria la perforazione della trendline rialzista (linea tratteggiata blu ‘A’).
In linea generale assegno molta importanza ai canali se larghi e correttamente inclinati come l’attuale, ritenendo sia sempre complicato uscirne.
Non farò eccezione oggi, per cui non mi sentirete dar per certa la discesa fino a che non sarà rotto tale supporto.
Ieri lo S&P; 500 ha registrato il proprio minimo, guarda caso, in coincidenza della trendline ‘A’.
Tuttavia, il fatto che abbia chiuso solo poco più sopra, unito all’inversione al ribasso del trend di medio, mi portano a ritenere molto probabile la rottura del supporto già nella prossima settimana.
D’altro canto, non è da escludere completamente un ulteriore tentativo di rimbalzo che potrebbe esser ‘sopportato’ tranquillamente dalla 7+5 che attualmente è ben sopra l’indice.
Infine, vi invito ad osservare nel grafico delle ultime sedute la 25+5 (linea rossa), e come essa sia riuscita a contenere il rialzo dell’indice americano.
Riccardo Fracasso
P.S. – Sarà mia cura rispondere lunedì prossimo ai commenti.
 
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