Nell’ultimo articolo si era affermato che l’andamento del nostro Ftse Mib sarebbe dipeso molto da quella dello S&P; 500.
Grafico:
L’indice americano ha chiuso a 1.136 punti, registrando un +0,61%.
Ultime sedute:
Vi dico subito che è impossibile stabilire già ora quali siano le intenzioni dello S&P; tuttavia, in base agli elementi che abbiamo, cercherò di metter sul tavolo un’ipotesi che ritengo, al momento, abbastanza credibile, pur essendovene anche altre.
La 7+5 e la 25+5 sono ampiamente sopra l’indice, e ciò significa che il trend di medio e quello di lungo restano saldamente ribassisti.
Però, proprio perchè molto distanti lasciano aperta la possibilità di un rimbalzo.
Tale recupero potrebbe consentire la chiusura (o almeno il tentativo) del gap down che avevamo evidenziato venerdì.
Lo S&P;, per poterlo colmare completamente, dovrà salire almeno fino a 1.166 punti.
Non escludo inoltre un pull back in prossimità dell’ex supporto rappresentato dalla trendline ‘A’, per riconoscerlo stavolta come resistenza (al momento, ipotesi oltre tali livelli sono poco probabili).
Tale rimbalzo, inoltre, consentirebbe al Detrended di scaricare quel moderato ipervenduto che attualmente segnala.
A questo punto (chiuso il gap e a pull back avvenuto), se la 7+5 e la 25+5 non saranno state superate, avremo buoni motivi per iniziare a scendere violentemente.
In tal caso il nostro Ftse Mib potrebbe rompere i minimi del 9 marzo 2009 di 12.332 punti.
In sintesi, considererei un eventuale recupero come un movimento rialzista con valenza negativa.
Riccardo Fracasso
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