S&P 500: RESTA IN PIEDI L’IPOTESI DEL PULL BACK?
Abbiamo visto che la seduta di ieri ha apportato notevoli modifiche positive per il Ftse Mib.
Andiamo a vedere se è successo lo stesso per lo S&P; 500 che, come scritto, potrebbe risultare determinante anche nell’andamento del nostro indice.
Andiamo a vedere se è successo lo stesso per lo S&P; 500 che, come scritto, potrebbe risultare determinante anche nell’andamento del nostro indice.
Grafico:
L’indice americano ha chiuso a 1.175 punti registrando un +1,07%.
Innanzitutto occorre dire che la chiusura è ben distante dai massimi (1.196 punti) a causa del calo verificatosi nell’ultima ora e mezza della seduta, fase che è ritenuta la più significativa della giornata.
Ciò rappresenta un primo elemento negativo.
Nell’ultimo articolo dedicato allo S&P; 500 si era affermato che l’ipotesi avanzata domenica scorsa (recupero con chiusura del gap a 1.166 punti ed eventuale proseguimento con ‘pull back’ sulla trendline ‘A’) rimaneva quella più credibile.
Verifichiamo allora se tale scenario è stato smentito o meno dal rialzo odierno, osservando le ultime sedute:
Il gap down è stato ampiamente chiuso e lo S&P; 500 ha chiuso esattamente a ridosso della trendline ‘A’.
E’ possibile affermare che la resistenza sia stata riconosciuta.
Qualcuno potrebbe evidenziare che nell’arco della giornata ci si è spinti ben oltre la trenline ‘A’, ma giusto ieri precisai che ‘superamenti intraday di tali valori, purchè non confermati in chiusura, non invaliderebbero lo scenario ribassista’.
In sintesi, la seduta avvalora ancor più la nostra ipotesi anche se è bene evidenziare che manca ancora un tassello indispensabile per poter completare il puzzle: la reazione ribassista a contatto con la resistenza.
Fino a che ciò non avverrà, rimarrà aperta l’ipotesi rialzista.
La 7+5 e la 25+5 sopra l’indice ci segnalano un trend di medio ed un trend di lungo ribassisti; nel caso dovessero mantenere la propria impostazione, il calo diventerebbe inevitabile ed il puzzle sarebbe completato.
Ma è bene non trarre conclusioni affrettate e lasciare che le cose accadano.
Già la prossima seduta, potrebbe esser determinante.
Riccardo Fracasso
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