From the monthly archives: Settembre 2011
Ieri si era affermato che lo scenario ideale per i ribassisti sarebbe quello in cui oggi si saliva fino a chiudere il gap down, per poi ridiscendere il giorno stesso o nella seconda parte della settimana, ritornando sotto la 7+5.
Alla luce di quanto detto andiamo ad esaminare il grafico:
Il nostro indice ha chiuso a 14.120 punti registrando un -1,64%.
Il Detrended non fornisce indicazioni significative.
Ultime sedute:
Come già detto in altri post, per chiudere completamente il gap down bisognava salire a 15.538 punti.
Bene, nella prima ora della seduta si è saliti a 14.537 per poi invertire bruscamente.
Il gap down può considerarsi chiuso (non è certo un singolo punto a farlo considerare ancora aperto).
In sintesi, si è saliti fino a colmare il gap e, una volta sciolta la catena al collo, i ribassisti si sono sentiti liberi di vendere.
Quindi, abbiamo ora un tassello importante (la chiusura del gap down) che avevamo indicato per comporre un ideale scenario ribassista.Un altro elemento negativo (e quindi a favore degli shortisti) è rappresentato dalla chiusura sui minimi, che rende probabili nuovi cali nella giornata di domani.

Tuttavia, si era menzionato anche la necessità di scendere sotto la 7+5; la caduta si è invece arrestata proprio a contatto della media mobile.
Non è un grosso problema, anche perchè si era affermato che la stessa poteva esser perforata anche nelle ultime sedute della settimana.
In questa circostanza, è vero sia che la 7+5 farà sentire tutta la sua influenza cercando di spingere verso l’alto l’indice, sia, però, che se Bernanke dovesse deludere le attese, la media mobile sarà inevitabilmente perforata ed il trend di medio invertito al ribasso.
A quel punto i ribassisti avrebbero pochi motivi per preoccuparsi, specie se tale ipotesi fosse confermata in chiusura di settimana.

Riccardo Fracasso

 
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