Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

L’indice americano ha chiuso a 1.240 punti, registrando un +0,86%.
 
Dopo un tonfo come quello di ieri (-3,67%), un rimbalzo come quello odierno (+0,86%) è del tutto normale.
 
 
Ultime sedute:
 
 
Il Detrended non fornisce indicazioni nè di ipercomprato nè di ipervenduto.
 
Il mercato, nonostante il rialzo odierno, mantiene un trend di medio termine negativo.
Il trend di lungo resta invece positivo.
 
Anche oggi l’area di supporto 1.220-1.231 punti rimane inviolata dimostrando la propria forza.
Tuttavia, da ieri il mercato non ha più la tendenza di medio termine a suo favore, e se non riesce ad invertirlo a breve, l’area di supporto è destinata ad esser violata.
 
 
Prima di presentarvi il prossimo grafico spiego, per chi non lo conoscesse, il double repo ribassista.
 
Essa è una figura che prevede:
  1. un mercato fortemente rialzista che transita sopra la 3+3 per un periodo di tempo piuttosto lungo;
  2. il mercato, dopo aver segnato un massimo, inverte perforando la 3+3….
  3. …per poi rimbalzare e tornare sopra la stessa e segnare un altro picco…
  4. …e poi calare nuovamente scendendo ancora una volta sotto la 3+3.
Tale figura solitamente anticipa una violenta accelerazione ribassista.
 
 
Grafico:
 
 
 
 
Vediamo se siamo in presenza di un double repo per lo S&P; 500:
  1. Il 4 ottobre ha avuto inizio un rialzo duraturo con l’indice costantemente sopra la 3+3;
  2. Il mercato, dopo aver segnato un massimo (nel grafico ‘1’), è sceso perforando la 3+3…
  3. …per poi rimbalzare e tornare sopra la stessa e segnare un altro picco (nel grafico ‘2’)…
  4. …e poi calare nuovamente scendendo ancora una volta sotto la 3+3…
Possiamo proprio affermare che quello disegnato dall’indice americano è un double repo.
 
Come ogni figura, anche questa non è infallibile; tuttavia è piuttosto attendibile.
Se essa non dovesse venire smentita (per es. con un ritorno dell’indice sopra la 3+3) potremo assistere a breve termine ad una violenta accelerazione ribassista. 
 
In buona sostanza, alla luce di tale formazione grafica, appare probabile la rottura dell’area di supporto di cui parlavamo in precedenza (1.220-1-231), e se ciò si verificasse le possibilità di un bel calo sarebbero molto elevate. 
 
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