Stamattina il Tesoro ha collocato altri titoli di stato: il triennale con un tasso del 7,89% (record dal 1997) ed il decennale al 7,56%.
Questi tassi elevatissimi inizieranno a gravare sulle casse dello stato tra un anno, con l’erogazione delle prime cedole.
Insomma, l’attuale governo per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 dovrà fare i conti con questo e con la recessione, che inciderà negativamente sulle entrate fiscali.
A mio parere il pareggio di bilancio nel 2013 è pura utopia.
 
 
Nel frattempo i rendimenti dei titoli di stato a due anni, all’indomani del BTP day, si sono mantenuti pressochè stabili (7,095%).
Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno si mette in evidenza che i rendimenti non sono aumentati dopo il vistoso calo di ieri, ma non si può trascurare il fatto che restano comunque su livelli insostenibili.
In sintesi, se la discesa di ieri diventerà la prima di tante allora ci sarebbe motivo per esser cautamente ottimisti, ma se il calo dovesse rimanere isolato calerebbe la notte ed avremo un bicchiere completamente vuoto.
 

Ftse Mib:

Il nostro indice ha chiuso a 14.627 punti, resgistrando un +0,34%.

Ultime sedute:

 
E’ bene riassumere: dopo una fase di congestione durata ben tre settimane (le prime tre di novembre) in cui l’indice è rimasto ingabbiato tra la resistenza a 16.000 punti ed il supporto a 14.900, il 21 novembre il Ftse Mib ha rotto verso il basso ed ha arrestato la propria corsa proprio in prossimità a 13.800 punti (nessuna chiusura sotto tale livello), obiettivo minimo che avevamo indicato con largo anticipo.
E’ storia recente il rimbalzo tuttora in corso.
Non cambia la mia opinione rispetto a ieri: salvo interventi imprevisti, il recupero non dovrebbe portarci a chiusure al di sopra dei 14.900 punti o oltre la 7+5 e la 25+5.
 
Sarà la seconda parte della settimana, quella più importante, a darci una risposta.
 
 
Riccardo Fracasso
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