I tassi americani sono tra lo 0 e lo 0,25% da dicembre del 2008.

Quasi 7 anni di politica monetaria iperespansiva senza precedenti, peraltro potenziata a lunghi tratti da imponenti piani di QE, per fronteggiare la violenta recessione economica causata dalla crisi immobiliare.

E’ sufficiente ciò per giustificare l’enorme attesa per l’annuncio di domani della decisione della Federal Reserve che, per la prima volta, dopo diversi anni, sta concretamente considerando l’ipotesi di un rialzo dei tassi.

Il rialzo dei tassi è un intervento che, solitamente, ha lo scopo finale di raffreddare l’economia scoraggiando il ricorso all’indebitamento.

Volendo semplificare l’argomento, le condizioni necessarie per un rialzo dei tassi sono due:

  • disoccupazione in decisa discesa e su livelli alquanto contenuti;
  • inflazione su livelli superiori a quelli voluti dalla FED (2%).

In sintesi, l’economia, oltre ad essere forte, deve trovarsi in fase di surriscaldamento.

Per quanto riguarda il primo punto, la disoccupazione (ultima rilevazione = 5,1%) si è praticamente dimezzata dal picco del 2009 (10%).

D’altro canto, però, l’inflazione non solo non supera il target della FED ma si attesta su valori negativi (-0,2%) che richiederebbero persino interventi espansivi (quindi in direzione opposta a quelli di un rialzo dei tassi).

La lettura d’insieme degli indicatori ci porta ad affermare che la crescita economica americana è robusta ma ben distante dal poter esser considerata in fase di surriscaldamento (anzi, sullo sfondo resta sempre il pericolo della deflazione).

In buona sostanza, non sussistono ancora le condizioni per un aumento dei tassi, che andrebbe a sommarsi al restringimento monetario già avvenuto con l’azzeramento del QE3.

Sempre che la Federal Reserve non decida di alzare i tassi per un fine diverso da quello di raffreddare l’economia.

Chiarisco: una politica monetaria espansiva eccessivamente prolungata (come quella in corso dal 2008) favorisce il ricorso all’indebitamento (vedi il margin debt sui massimi storici) ed alimenta delle bolle (nel 2008 avevamo quella immobiliare, oggi abbiamo quella sui bond, ma non solo).

Tale aspetto potrebbe spingere la Banca Centrale degli Stati Uniti a normalizzare gradualmente, seppur in assenza di pressioni inflattive, la politica monetaria.

Ad ogni modo, personalmente, ritengo che la FED domani opterà per un nulla di fatto ed è in questa direzione che si muovono i sondaggi.

Comunque, al di là di quel che sarà la decisione, ritengo che in ogni caso non modificherà il trend secondario ribassista in corso.

Riccardo Fracasso

12 Responses to Tassi: che farà la FED?

  1. roberto ha detto:

    complimenti Riccardo,ottima analisi!

  2. Riccardo ha detto:

    Ciao Riccardo,
    razionalmente concordo sulle conclusioni, quanto ai fini diversi che potrebbero intervenire vedo solo la credibilità dell’istituzione, che da tempo annuncia e mai procede.
    In verità spesso ho avuto il sospetto che prima o poi lanciassero invece un QE4, magari dopo l’elezione del nuovo presidente, quanto alle bolle, i mercati paiono trovarsi a suo agio, molto meno l’economia reale.
    Buona giornata.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Riccardo,
      spesso i comunicati delle istituzioni servono per preparare il mercato ad affrontare una misura o per intervenire verbalmente nel momento in cui non possono ancora farlo concretamente.
      Il QE4 io attualmente lo escluderei, sia perché alimenterebbe ulteriormente le bolle, sia perché a questo punto una decisione simile potrebbe anche esser letta dal mercato come un segnale di allerta sulle condizioni economiche (e così in effetti sarebbe).
      Riccardo

  3. Oleh ha detto:

    Ed ora come la prendono i mercati? Il dollaro dovrebbe scendere e di conseguenza trascinarci giù a meno di una decorrelazione; o i mercati agiranno positivamente e si riporteranno verso le rispettive parallele superiori delle forchette ribassiste di medio per poi riscendere… Mah chissà…

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Come detto sia nell’intervista che nell’articolo:
      1 – non credo sarà intaccato il trend secondario ribassista (quindi, rimbalzo = occasione per liquidare);
      2 – il dollaro andrà considerato per un possibile acquisto solo se tornerà in area 1,18.
      Buona serata.
      Riccardo

  4. Oleh ha detto:

    Grazie, altrettanto.

  5. MAURIZIO ha detto:

    RICCARDO Buonasera.
    Fed confusione totale…..Non sanno cosa fare….
    Forse si sono ricordati di cosa abbia fatto TRICHET…….
    Probabilmente reputano che un TIMINIG sbagliato nell’alzare i TASSI possa costare più caro che restare IMMOBILI……
    I mercati a WALLY mi sono sembrati confusi…tendenti al RIBASSO….Punteranno ad un nuovo minimo sotto i 1867p del 24/25-08-15 con un PUNTATA a 1825p??
    Quale è la tua opinione su questa ipotesi?
    Cosa faranno i MERCATI in EUROPA….
    Mi permetto anche un domandone finale :
    Pensi ora maggiormente possibile una discesa del FTSEMIB
    sotto i minimi del 24-08-15 di 20158p ed andare
    a toccare la parallela inferiore della FORCHETTA RIALZISTA intorno ai 19800/19900p?
    Grazie in anticipo come sempre
    Buona Serata Cordiali Saluti Maurizio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Maurizio,
      per me un nulla di fatto o un aumento dello 0,25% (perché è di questo che si sta parlando) non avrebbe cambiato lo scenario di fondo.
      Anzi, forse il nulla di fatto può esser interpretato come una decisione legata ad una situazione economica ancora debole.

      Al momento sullo S&P vedrei area 1.820 ma è presto per dirlo con convinzione.
      Per quanto riguarda il MIB ti chiedo di attendere analisi di stasera in cui, vedrai, approfondirò a dovere il tema da te aperto.
      Riccardo

  6. MAURIZIO ha detto:

    Riccardo Buongiorno e grazie come sempre per la risposta.
    Per informazione mercoledì 16-09 mi sono scaricato completamente sul FTSEMIB (a WALLY lo sono da tempo).
    Ieri in chiusura ho acquistato qualche piccola posizione
    short sul nostro INDICE con un ETF/LYXOR a 22100p.
    In attesa della tua analisi di questa sera
    Buon lavoro e Buona Giornata
    Cordiali Saluti Maurizio

  7. RENZO ha detto:

    Complimenti allo Chef ( wikipedia : responsabile cucina, crea anche i menu’ e ne sorveglia la realizzazione ). Riccardo era da un pezzo che non scrivevo anche se leggo tutti i tuoi preziosi commenti , ma anche il ” piatto fed ” lo hai preparato e condito a dovere , e come sempre esponendoti in anticipo su tanti altri…non potevo non farti ancora i miei sinceri complimenti ,grazie per i piatti gustosi che avrai certamente in serbo per tutti noi , un caro abbraccio e buon lavoro , e…buon appetito a tutti..Renzo.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ti ringrazio Renzo per averlo evidenziato.
      Buona giornata e, restando in tema … buon pranzo.
      Riccardo

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