Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 23.429 punti, registrando un +0,53%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +2,93%.

La chiusura della settimana al rialzo suggerisce nuovi allunghi nel corso della prossima.

Grafico:

FTSE MIB

Una nota tecnica: il trend indica la tendenza di un movimento in un determinato arco temporale.

La direzione, invece, non sempre coincide col trend.

Chiariamo: a fine Novembre il trend era (ed è tuttora) chiaramente rialzista, mentre l’Engulfing Bearish mensile (evidenziata nella cornice rossa) segnalava la nuova direzione ribassista.

Col superamento dei massimi di Novembre gli effetti della Engulfing Bearish mensile possono già considerati conclusi.

Ciò non esclude in alcun modo eventuali cali, ma è giusto evidenziare come quanto successo ci riporti in una situazione in cui il trend è positivo e sono assenti segnali di inversione ribassista.

In assenza di segnali il target più vicino è rappresentato nell’area 23.800-24.200 punti in cui convergono:

  • pivot annuale R1 (23.849 punti);
  • mediana della forchetta rialzista (che attualmente transita a 23.900);
  • massimi di Luglio 2015 (24.157).

La convergenza di così tanti elementi rende quest’area particolarmente importante.

Il motivo per cui la storia dell’Engulfing Bearish del Ftse Mib sia già conclusa mentre quella dell’Eurostoxx 50 sia ancora aperta trova una spiegazione  in una notizia che ha spinto al rialzo il nostro settore bancario che, come più volte detto, è determinante nell’andamento del listino principale.

Mercoledì, infatti, è stato diffuso il report di Mediobanca che, tra l’altro, ipotizzava la fusione tra Intesa San Paolo e Credit Agricole (scenario che al momento non trova alcuna conferma).

E allora, andiamo ad osservare il grafico del settore bancario:

FTSE ITALIA BANCHE

Ad oggi si registra un ritorno all’interno del canale rialzista.

Tuttavia, la conferma che tale canale abbia effettivamente ricominciato a governare i prezzi la avremo nel caso di un superamento convinto dei massimi di fine Settembre 2017 e, al successivo calo, con l’eventuale tenuta della parallela inferiore.

Riccardo Fracasso

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